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25/04/24
MARDUK + ORIGIN + DOODSWENS
AUDIODROME, STR. MONGINA 9 - MONCALIERI (TO)
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27/10/2015
( 1060 letture )
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Fratelli del metallo, se non vedevate l'ora di ascoltare un disco zeppo di richiami ai Symphony X, Shadow Gallery Shadow Gallery e Stratovarius, dove chitarre e tastiere si intrecciano sino allo sfinimento, eccovi accontentati. La proposta del giorno è un platter tipico finlandese creato dalle talentuose mani e menti dei Simulacrum che potrebbe risvegliare l'impianto uditivo degli appassionati.
Dopo l'ottimo esordio intitolato The Master and Simulacrum che ha piazzato la band tra le migliori del 2012 in patria, a distanza di tre anni i giovani scandinavi ci riprovano con Sky Divided, poderoso concept album progressive metal tendente al power dalla composizione e produzione interamente "casalinga" (la Dark Noise Production è, infatti, creatura di Chrism): Il tastierista non si fa mancare proprio nulla, neanche uno spiazzante e mordibo assolo di sax tra le classiche mitragliate strumentali in Broken, brano di facile assimilazione e probabilmente tra i meglio riusciti in questo nuovo lavoro. Non tralasciando i contenuti strettamente fantascientifici e futuristici del songwriting che ben accompagnano l'aspetto sonoro del disco e che rappresentano le passioni giovanili dei musicisti in questione, Sky Divided rientra tranquillamente tra le sorprese discografiche che, tuttavia, come si intuisce facilmente dai primi passi della recensione, non brilla certamente per originalità, anche se quest'ultima non può dirsi accantonata del tutto. In ogni caso, meglio che i puristi non si abbattano e provino comunque a lanciarsi nell'ascolto di questi brani che presentano elementi incoraggianti e che lasciano ben sperare per le prossime uscite. Teniamoli d'occhio quindi.
Nelle sue nove tracce che sforano l'ora complessiva di un solo minuto, Sky Divided regala alti e bassi con melodie e ritmiche di prima e seconda scelta molto ben eseguite, con riff a tratti devastanti, una tastiera sopra le righe, validi chorus ed una voce che, per via di qualche carenza tecnica, non convince del tutto. Oltre alla già citata Broken, colpiscono particolarmente la dinamica Behind the Belt of Orion, la più sinfonica Embrace the Animal Within ed il violento singolo Deep in the Traches. La suite conclusiva A New Beginning, invece, tradisce le aspettative perdendosi tra le mille idee senza mai decollare del tutto. Una lode alla produzione che, nonostante l'origine non esattamente professionale (almeno nelle apparenze), risulta grandiosa e rende l'idea di un mondo secoli avanti al nostro.
I Simulacrum, nonostante la facilità con cui si percepiscono le marcate influenze derivanti dai padroni del genere proposto, hanno tirato fuori un lavoro ampiamente sufficiente che potrebbe finalmente lanciarli al di là delle barriere nordiche, con merito direi. In attesa di una ulteriore conferma, magari più inedita, non possiamo fare altro che promuoverli ulteriormente. Siamo solo all'inizio ma, bene così.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Timelapse 2. Behind The Belt of Orion 3. Broken 4. Embrace the Animal Within 5. Deep in the Trenches 6. The Abomination 7. Sky Divided 8. Enter Hyperion 9. A New Beginning
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Line Up
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Niklas (Voce) Solomon (Chitarra) Petri (Chitarra) Chrism (Tastiere) Olli (Basso) Henri (Batteria)
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RECENSIONI |
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