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19/04/24
GOATBURNER + ACROSS THE SWARM
BAHNHOF LIVE, VIA SANT\'ANTONIO ABATE 34 - MONTAGNANA (PD)
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EvilDead - Annihilation of Civilization
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14/11/2015
( 3624 letture )
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Di storie riguardanti gruppi mai pienamente considerati e di meritevoli spin-off talvolta osannati, talaltri ignorati, è pieno ogni capitolo del grande libro del metal. Che gli Agent Steel non abbiano raccolto in proporzione a quanto meritato almeno fino ad un certo punto della loro carriera, è un fatto condiviso dalla grande maggioranza, ma dalla fuoriuscita dalla band del chitarrista Juan Garcia e dalla sua successiva unione con Mel Sanchez degli Abattoir, nacque nel 1987 un'altra realtà il cui nome era ispirato al film The Evil Dead di Sam Raimi, anch'essa forse non considerata in maniera adeguata: gli EvilDead. Basati su una struttura musicale thrash/speed arricchita da spunti HC e punk e su testi impegnati nel solco di quanto fatto ad esempio dai Vio-lence, i nostri incidono rapidamente un demo e poi, dopo aver ottenuto un contratto con la SPV/Steamhammer, un EP di tre pezzi intitolato Rise Above, propedeutico alla realizzazione della loro prima prova sulla lunga distanza, ossia Annihilation of Civilization, disco del quale ci occupiamo oggi.
Presentato da una copertina firmata da Ed Repka i cui rimandi a temi sociali sono evidenti (la scritta "Club Dead" sull'asciugamano in primo piano al posto di "Club Med" e le fattezze dei protagonisti, oltre al contesto generale, sono particolari assolutamente esplicativi) Annihilation of Civilization è un concentrato di violenza sonora ben più spostato sul thrash che sullo speed, con tutti e due i piedi saldamente piantati nella decade di appartenenza, ma con aperture ad alcune contaminazioni che ormai avevano messo altrettanto saldamente radici nella scena del tempo. Inaugurata da una manciata di secondi presi in prestito dal film citato quale ispirazione per il moniker della band, l'opera mette subito in chiaro le cose con F.C.I./The Awakening: i quaranta minuti scarsi di durata dell'album saranno martellanti, ma non privi di struttura. Quello che emerge subito è quanto, oltre ai gruppi dai quali provengono non solo i due membri prima citati, siano anche gli Slayer ad offrire spunti compositivi che poi saranno più evidenti in Living Good, un pezzo la cui parte cantata ricorda un po' troppo Chemical Warfare. A prescindere da tutto ciò, è comunque impossibile restare fermi ascoltando la title-track ed i suoi stop'n'go. Originale? Per nulla, ma "giusta", in focus con la spirito del gruppo, dell'album e dello stile, così come il ritornello, da cantare con la band sotto il palco mentre ci si sbatte con loro e per loro. Detto di Living Good, Future Shock pesta in maniera costante e regolare a sostegno di un testo tipicamente made in EvilDead, con gli assoli non troppo fantasiosi, ma adeguati al contesto del pezzo. Ostilità che sembrano cessare con l'inizio di Holy Trials, ma è solo un trucco. L'invettiva contro le strutture religiose è monolitica e fors'anche poco fantasiosa, ma certamente efficace, anche per via di alcuni passaggi più heavy che le danno il giusto pathos. Niente prigionieri con Gone Shooting. Ancora thrash d'assalto che irrompe a piedi uniti dalle casse dello stereo con tutto il suo classico corredo di sudore, brusche fermate, ripartenze, assoli isterici e quant'altro. Un testo assolutamente deviante viene adeguatamente supportato da musica allucinata in Parricide, le cui parole rimandano ad uno stato di insania mentale evidente. Parimenti, perlomeno compulsiva può essere definita Unauthorized Exploitation, il cui effetto è paragonabile a quello che si deve provare infilando due dita umide nella presa di corrente più vicina. A chiudere i due minuti scarsi di B.O.H.I.C.A. (Bend Over Here It Comes Again), peraltro assente nella versione vinile.
Disco massiccio, nervoso e nevrotico, a tratti isterico e, volendo sottilizzare, privo di spunti innovativi, ma anche maledettamente efficace; questo è in sintesi Annihilation of Civilization. Uscito durante un'epoca profondamente diversa da quella attuale, importante anche per questo e poi ristampato in varie versioni (l'originale su CD reca alcune imprecisioni nella scaletta), l'album ebbe un riscontro di vendite necessariamente limitato, ma godette anche della pubblicità derivante dal video del singolo Annihilation of Civilization sul programma di MTV Headbangers Ball, quando l'emittente non era ancora un contenitore di pubblicità e serie di dubbia utilità inframmezzate fastidiosamente da un po' di musica come oggi. Gli EvilDead, ad ogni modo, non trovarono mai modo di stabilizzare la formazione e dopo il successivo ed inferiore The Underworld e l'album da vivo Live ....From The Depths of the Underworld, anche loro subirono gli effetti dell'onda d'urto del grunge, ed il terzo lavoro in studio non vide mai la luce -esiste un demo di quelle sessioni edito su nastro, noto ai più come Terror i cui tre brani uscirono poi su Hijos de los Cometas dei Terror, appunto- e dopo il cammino indipendente intrapreso da vari membri, l'immancabile reunion che ha avuto luogo nel 2008, perdurata per circa quattro anni prima di un ulteriore split. Quello che gli EvilDead ci hanno lasciato in eredità è sostanzialmente un'enorme carica di rabbia contro il sistema e la capacità di comunicarla senza troppi fronzoli, ma anche con un certo gusto per la scrittura. Ruvido, se vogliamo, ma non privo di classe. Trattandosi di thrash, tutto sommato è ciò che serve. O che serviva?
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La copertina del disco l \' hanno disegnata pensando alle spiagge bianche di Vada |
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Tutto ciò che si desidera dal thrash. Grande disco appena accattato in vinile, non poteva mancare nella mia collezione insieme agli altri due. |
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Discozzo rispolverato in questi giorni... Bomba atomica, c'è tutto ciò che ci si aspetta da un grande album thrash: velocità, tecnica, ignoranza infinita, testi e artwork da paura! Voto 88 per un disco purtroppo un po' dimenticato. |
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bono a dire il vero mi piace e non poco , bravi davvero |
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Stò disco per quanto è ignorante si merita almeno un 95! |
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...band sottovalutata...da riscoprire..... |
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Un disco che proprio non stanca... semplicemente stupendo! Un bel 85 pieno se lo merita!
La produzione è sublime e la voce è azzecatissima per questo sound che a tratti si avvicina un po’ al Thrashcore.
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Sebbene mai troppo considerati gli evildead realizzano con questo vinile un pregevolissimo prodotto di thrash metal tipicamente bay area. In alcuni momenti, ma posso sbagliarmi, estremizzano ulteriormente la proposta arrivando ai confini del thrash core di marca cryptic slaughter. Come gli agent steel da cui alcuni componenti arrivano, non sono riusciti purtroppo a prosuguire la carriera come era auspicabile. Realizzarono ancora un'altro valido disco .... ... thrash 'til death |
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In stile thrash bay area ma più ferale, veloce e violento. Nondimeno suonato alla grande. Comprai il vinile quando fu dato alle stampe. L'ho scambiato qualche anno dopo per.... non ricordo cosa. La dice lunga. Vabbé....ero molto giovane. Recentemente ricomprato in cd. Meglio di niente. Voto 85 |
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Grande disco che The Nightcomer ha inquadrato benissimo. Non è che per caso ti piacciono gli Holocaust ? |
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Da amante incallito ed impenitente della 'stella' Agent Steel, con relativi pianeti orbitanti attorno (di cui uno, metaforicamente parlando, è rappresentato da questo gruppo) all'epoca non mi feci sfuggire Rise Above, ovvero l'EP che segnava il debutto degli Evildead. Il disco in questione invece non lo acquistai, perché nel 1989 avevo iniziato (con il senno di poi, sbagliando) a boicottare praticamente tutte le novità discografiche (specie se estreme), salvo qualche rara eccezione, in favore di un percorso a ritroso volto a scoprire le origini (metal classico, AOR, epic, US power metal, hard e prog settantiano, etc.). Oggi il vinile di questo album fa parte della mia collezione, come molti altri lavori all'epoca lasciati sugli scaffali dei negozi... Per fortuna si può sempre recuperare in queste cose... Disco violento, molto veloce e di notevole impatto, questo Annihilation of Civilization a mio parere denota sin troppo bene il periodo di uscita: si sente da come suona che non appartiene alle uscite thrash dei primi anni, quelli storici, ma la sola presenza di Juan Garcia (quanto amo i solos degli Agent Steel) vale l'acquisto. Non un capolavoro, ma un ottimo disco da avere. Del resto la scuola Agent Steel non ha mai prodotto dischi scadenti, se penso poi agli Holy Terror... Chapeau! |
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Album stupendo,secondo me molto superiore al successivo. |
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Album stupendo,secondo me molto superiore al successivo. |
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Convincente recensione, voto 80, sponsorizzazione dello zio LAMBRU, dovrò proprio prenderlo. 😊 |
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Grazie hard, c'è l'avevo in cassetta ed è nella mia immensa wish list |
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x d.r.i. ordina anche ''The Underworld'' se non ce l'hai da avere al pari di ''Annihilation of Civilization'', fallo non te ne pentirai. |
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Ordinato ieri, bellissimo!!! |
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Ottimo album. Bel gruppo. Ultimamente li sto ascoltando poco ma sono veramente bravi |
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Ce l'ho pure io in vinile,mazzataaaa!! Da avere ( se lo trovate), copertina top |
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Hard...non ricordavo neanche che fossi stato tu, tranquillo, io non me la prendo per queste cose, sono io che sparo spesso delle coglionate infantili. Poi oggi sono ancora troppo scosso per i fatti di Parigi... |
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D'accordo con Hard 'n' Heavy, ho il vinile di questo grande album, anche The Underworld è ottimo, come l'ep con la cover dei Black Flag. So che si erano riformati, adesso ho letto che si sono sciolti ancora, peccato... |
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VOTO: 87/100, ''Annihilation of Civilization'' è un MUST HAVE del Thrash metal. Anche ''The Underworld'' è bellissimo, gli Evildead non hanno niente da invidiare ai loro colleghi di band più famose, per il sottoscritto sono alla pari. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. F.C.I. / The Awakening 2. Annihilation Of Civilization 3. Living Good 4. Future Shock 5. Holy Trials 6. Gone Shooting 7. Parricide 8. Unauthorized Exploitation 9. B.O.H.I.C.A.
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Line Up
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Phil Flores (Voce) Albert Gonzales (Chitarra) Juan Garcia (Chitarra) Mel Sanchez (Basso) Rob Alaniz (Batteria)
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