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Vehement Animosity - Entropy
15/11/2015
( 828 letture )
Formatisi nel 2012 e originari di Cipro, dopo tre anni di gavetta, i Vehement Animosity danno alla luce il loro primo EP. Il giovane gruppo propone un death metal dal taglio moderno, con un elevato tasso di tecnica, che tuttavia non rinuncia mai a delle incursioni melodiche. Una buona commistione di melodic e tech, fondamentalmente. Gli ingredienti nel calderone sono parecchi, poiché non mancano anche sezioni acustiche e che sfiorano il prog, seppur alla lontana. Il breve EP (appena venti minuti) che andiamo ad analizzare oggi appartiene quindi ad un genere che negli ultimi anni è stato fra i più prolifici. Distinguersi in un oceano si gruppi di questa corrente non è impresa facile infatti e, di certo, i ragazzi non hanno fatto molto per aiutarsi.

Un pianoforte drammatico apre Arecibo Message, un breve strumentale dal taglio sinfonico che crea un'atmosfera sospesa, in bilico fra l'ansia e l'epico. La prima vera traccia di Entropy viene introdotta dalla fredda e precisissima batteria di Socrates Karoulas. L'ansia di una pressante esistenza, caduca e mortale, si riscontra sia nelle parole graffianti della canzone, sia nell'arrangiamento, molto nervoso e teso. Tuttavia bastano pochi secondi a mettere in evidenza quella che sarà la lacuna che inficerà di più il giudizio finale del disco: le registrazioni del guitar work sono del tutto insufficienti, a parte per alcuni frangenti della ritmica, risultando tremendamente deboli e stentate, con la conseguenza di essere anche poco fluide. Un vero peccato perché le idee compositive alla base di Chiasma non sono da scartare e, dal bridge acustico centrale ad alcuni stacchi secchi e melodici al punto giusto, vi sono diversi spunti degni di nota. Il tasso di violenza si alza vertiginosamente con Epitomes Of Misanthropy, in un inizio martellante in cui a fare da padrone è il growl gutturale di Alex Kinanis. La componente tech in questo pezzo è particolarmente emancipata, lasciando qualche venatura di prog death. Sentiamo ritmiche del tutto fuori di testa, rapide e brevissime sezioni di pianoforte che creano un botta e risposta con la chitarra e fraseggi dal taglio più neoclassico. Dopo una chiusura quasi groove, ci spostiamo verso Sixth Sense Complexity, un brano con diversi alti e bassi. Sicuramente la composizione qui non spicca d'originalità, ma non si può dire che sia tutto da buttare: l'idea del bridge è sicuramente degna di nota e ci permette di staccare un attimo dalla scarica continua di violenza. Anche qui ovviamente la produzione arrancata della chitarra colpisce di nuovo, sporcando in maniera irrecuperabile uno sweep picking veramente poco fluido e chi lascia una nota di perplessità abbastanza pesante. Senza infamia e senza lode l'EP va a concludersi con Xenovirus, un angosciante pezzo che non aggiunge e non toglie nulla alla formula provata dai Vehement Animosity. Bella l'idea di spezzare, poco oltre la metà, la canzone con una sorta di breakdown veramente ben fatto, mentre risulta totalmente casuale e fuori posto lo stacco finale di pianoforte, troppo breve e sconnesso da tutto il resto.

Ad inficiare in maniera molto pesante tutto Entropy vi è una produzione mediocre, che in alcuni punti sfiora la sufficienza ed in altri non la vede proprio. Numerose sono le sbavature tecniche, al più per quanto riguarda le chitarre, mentre ad essere più stabili e performanti sono batteria e voce. Ad appesantire il tutto vi è una mancanza di originalità abbastanza marcata: più di un pezzo gode di spunti piacevoli, che tuttavia da soli non bastano a tirare su il bilancio generale.
E' sempre una sconfitta e un dispiacere stroncare un gruppo emergente, ma considerato il genere di cui stiamo parlando e l'oceano infinito di concorrenza che i Vehement Animosity hanno, è bene fin da subito evidenziare e colmare alcune lacune. In ultima battuta, conservo una piccola fiammella, che solleva i ragazzi dalla totalità delle colpe: con un'altra produzione e con alcuni accorgimenti in più, Entropy sarebbe stato un EP decisamente diverso.



VOTO RECENSORE
50
VOTO LETTORI
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INFORMAZIONI
2015
Autoprodotto
Melodic / Techno / Death
Tracklist
1. Arecibo Message
2. Chiasma
3. Epitomes Of Misanthropy
4. Sixth Sense Complexity
5. Xenovirus
Line Up
Alex Kinanis (Voce e Chitarra)
Marios Lemonaris (Chitarra)
Sevan Dakessian (Basso)
Socrates Karoulas (Batteria)
 
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