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TRAFFIC CLUB - ROMA

Vader - Impressions in Blood
( 6833 letture )
ll sound e l’attitudine polacca ha fatto passi da gigante. Dai grandiosi Behemoth di Nergal ai furiosi Yattering, dai Decapitated ai rinati Vader di Piotr "Peter" Wiwczarek. Dopo 7 anni, e alcune cadute verticali (Revelation e The Beast) il combo polacco sforna una mazzata micidiale, che, anche se non entrerà a far parte della storia del death-metal meno narcisista, (ri) mette in chiaro risalto le qualità estreme del gruppo, (ri) portando il combo sulle corrosive cime di De Profundis e Litany. Impressions in Blood è senza dubbio il disco più feroce e aggressivo dei Vader e questo va decisamente apprezzato, ma come tutti i dischi di una certa parte polacca, manca di quel “di più“ che poteva portarlo ai cosiddetti piani alti. Mi spiego meglio: il genere alla quale si rifanno i Vader è quel death tutto attacco (ta-ta-ta-ta per intenderci…), quel massacro sonoro tanto caro ai combi floridiani, ma se a questa multitudine noise non viene associata nessuna “variazione sul tema” allora si rischia davvero di non dare un senso a tutto il lavoro fatto. Non fraintendetemi, il senso c’è, eccome se c’è, ma quello che fa arrabbiare è che i Vader con questo Impressions in Blood potevano davvero fare il colpo grosso, dare un segnale violentissimo al sistema e ad un certo tipo di death. Le ritmiche proposte da Maurycy "Mauser" Stefanowicz e Marcin "Novy" Nowak hanno dell’incredibile, tanto è il massacro costante proposto: serratissime sterzate, un devastante premere sul pezzo, con la batteria del polpo Dariusz "Daray" Brzozowski (che ha sostituito il povero Krzysztof "Doc" Raczkowski, morto per un tumore a soli 35 anni), sempre in primo piano (dicono niente i Behemoth?) e impulsiva. La furia scomposta di Litany viene lenita da questa nuova travolgente opera, che seppur lasciando sul posto alcuni frammenti (leggi innovazione), tiene decisamente alto il valore estremo della band: nel loro sound possiamo comunque trovare un riffing sempre teso, cambi di tempo in quantità e un growling (Peter è uno di quei singer che fanno e faranno sempre discutere) in una forma strepitosa, a metà fra Sakis e Seth. L’atmosfera creata dai Vader è sempre pregna di pesantezza, nessun dubbio: dalla disarmante Shadows Fear a Heavens Collide..., da Helleluyah!!! (God is Dead) a Predator, passando per Field of Heads, Red Code e Amongst the Ruins. Il distruttivo sound dei Vader non conosce limiti, non conosce paure o alterazioni. Insomma, sembrano dire: noi siamo cosi, prendere o lasciare ed i fans saranno come sempre divisi: chi accetterrà (e amerà) senza compromessi, il nuovo massacro e chi, come me, si mangerà le mani (per loro) per l’occasione diciamo “mancata”. Il capolavoro, infatti, era davvero dietro l’angolo. Complimenti (con riserva).



VOTO RECENSORE
77
VOTO LETTORI
48.55 su 45 voti [ VOTA]
DeathPriest
Venerdì 30 Marzo 2018, 22.28.16
10
I Vader non vogliono essere melodici. I Vader vogliono fare la devastazione. E con quest'album lo hanno fatto: può piacere o no. Io comunque gli ho dato 90, giusto per alzare la media, che è vergognosamente bassa😂
LAMBRUSCORE
Giovedì 7 Agosto 2014, 8.05.14
9
@MPostmortem, se ti riferisci a Doc, avevo letto che era morto di infarto, a seguito comunque di problemi con la droga.
MPostmortem
Giovedì 7 Agosto 2014, 7.32.54
8
Ma quale tumore??? O.o
nessuno
Giovedì 30 Settembre 2010, 22.20.13
7
E' stato un disco pazzesco!!!Grande rispetto!!
idiamindada
Martedì 14 Aprile 2009, 18.05.43
6
questo non è un disco! è un autotreno che ti sferraglia addosso! Helleluyah (god is dead), Red Code, They Live!!! vedasi, la malvagia Predator.. ecc.. per me è un ottimo lavoro, ma.. sono novello del genere..
Mao Zedong
Giovedì 11 Settembre 2008, 14.37.33
5
Disco violento e dall' impatto devastante e chirurgico.
ludo94
Giovedì 15 Maggio 2008, 22.46.03
4
Il nuovo album dei Vader si appresta ad essere un album potentissimo,qui non si parla certo di capolavoro ma di un semplice buon album.L'unica cosa che secondo me non và è la copertina,troppo inusuale,troppo incasinata.Per il resto il mio voto è 70
Renaz
Mercoledì 4 Ottobre 2006, 0.52.34
3
Colpa mia che ho cancellato i commenti, sorry. Non c'è bisogno di scaldarsi
killing
Domenica 1 Ottobre 2006, 20.10.12
2
Spiego il problema: nella prima recensione avevo erroneamente associato i Vader alla scena greca (momento di confusione...). Il lettore qui sotto ha giustamente fatto rilevare l'errore, ma causa correzione della recensione si sono persi i relativi commenti (ti avevo ringraziato). Quindi, nessun problema nel ringraziarti ancora e dirti di continuare a seguirci cosi attentamente. Saluti D
SAtyr
Venerdì 29 Settembre 2006, 20.48.48
1
beh,potevi almeno ringraziarmi per averti evitato una figura del cazzo davanti ad altri lettori....
INFORMAZIONI
2006
Regain Records
Death
Tracklist
1. Between Day and Night
2. ShadowsFear
3. As Heavens Collide...
4. Helleluyah!!! (God is Dead)
5. Field of Heads
6. Predator
7. Warlords
8. Red Code
9. Amongst the Ruins
10. They Live!!!
11. The Book
Line Up
Piotr "Peter" Wiwczarek - chitarra, voce
Maurycy "Mauser" Stefanowicz - chitarra
Marcin "Novy" Nowak - basso
Dariusz "Daray" Brzozowski - batteria
 
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