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19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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Killing Joke - What`s THIS For...!
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19/12/2015
( 3050 letture )
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Chi conosce i Killing Joke, anche appena superficialmente, lo sa: Jz Coleman e compagni non hanno mai scritto due volte lo stesso album, al punto da risultare, di volta in volta, amati o detestati da categorie di appassionati totalmente diverse fra loro. Si tratta di una band talmente camaleontica e difficile da inquadrare in un preciso genere di riferimento da risultare, a tratti, quasi frustrante. New wave, post-punk, heavy metal, industrial metal, gothic rock, a tratti perfino dance rock; questi, fra sfumature varie, sono i sottogeneri in cui il grandioso talento di questa bizzarra band si è estrinsecato, producendo album storici che sono stati di ispirazione per formazioni, naturalmente, totalmente diverse fra loro: basti citare, ad esempio, la nota cover di The Wait realizzata dai Metallica, cui possiamo contrapporre la cover di Requiem ad opera dei Foo Fighters (il buon Dave Grohl ha anche suonato su un loro album) e la cover di Millennium proposta dai Fear Factory. Band, stili e decenni diversi, eppure unite dal comun denominatore del verbo della band britannica. Per alcuni versi, logicamente, questa estrema ecletticità non ha giovato ai Killing Joke, ma ha in compenso garantito loro una fan-base altrettanto eclettica e variegata.
Ciò nonostante, all'atto del secondo lavoro in studio, molti fan della prima ora dovettero sentirsi quantomeno spiazzati: pur essendo ancora lungi da quella sorta di "dark-wave" che i musicisti inglesi abbracceranno a partire dalla seconda metà degli anni 80, What's THIS for…! rappresentava un album decisamente diverso rispetto al leggendario esordio: il punk acido e tribale di Killing Joke, infatti, si presentava sfumato, con aggiunta di sonorità piuttosto particolari, eppure, tuttavia, più oscuro e minaccioso che mai. La prima traccia dice già tutto The Fall of Because, una delle tracce più note del gruppo, ripete il riff di chitarra in modo quasi ossessivo, mentre la voce di Coleman, molto più eterea e distante rispetto ai brani martellanti del primo lavoro, sembra declamare il suo personale sermone direttamente dalle basi dell'Inferno. Non a caso, molti anni dopo, la band rilascerà un album intitolato Hosannas from the Basements of Hell. Oltre al punk, in questo What’s THIS for…!, c’è del funk, ma anche dell'elettronica, a conferma, comunque, di un'evoluzione sostanzialmente coerente del sound della band negli anni a venire. Tension, secondo brano del lotto, ci riporta maggiormente ai riff martellanti e metallici ed ai ritmi tribali di Killink Joke: la batteria di Paul Ferguson è indubbiamente protagonista e finisce quasi per rubare la scena ai compagni di band, che tuttavia, come di consueto, rinunciano ad un loro spazio solistico per puntare tutto sul muro sonoro collettivo. Unspeakable, altro brano molto noto del lavoro, è dominato tanto dalla sezione ritmica (il basso di Martin "Youth" Glover è sontuoso), quanto da un sottofondo di tastiere oscuro ed inquietante, sul quale il frontman prosegue, imperterrito, a declamare la sua personale profezia dell’Apocalisse. Butcher riecheggia più che mai di sonorità elettroniche ed industrial, con la voce di Coleman effettata e, probabilmente,"responsabile" delle soluzioni sonore elaborate più tardi da band come Nine Inch Nails e Ministry. E' poi la volta di Follow the Leaders, insospettabile successo dance che mostra, ancora una volta, quanto particolare fosse allora e sia tuttora lo spettro musicale dello Scherzo che Uccide. Rientra perfettamente nel loro bizzarro humour, poi, il fatto che la traccia intitolata Madness sia quella dal ritmo più "leggero" presente sull’album, ritmo che cozza con il titolo, con il testo e con il cantato agghiacciante del frontman, che urla al mondo la sua pazzia. Who Told You How?, particolare strumentale che ci riporta su lidi industrial, è infine il preludio alla conclusiva Exit, ennesimo inno oscuro ed alienante che ripropone quanto abbiamo già avuto modo di ascoltare nel corso dell'album, condensandolo all'estrema potenza.
What’s THIS for…! non è certamente un lavoro semplice: non lo era già l'esordio discografico, pure più diretto ed immediato, dunque non può esserlo un album complesso e ricco di molteplici sfaccettature come questo. Ci risulta difficile apprezzarlo più di Killing Joke, un primo vagito assolutamente irripetibile ed imperdibile, eppure la delirante oscurità che anima tutto il secondo disco del gruppo londinese è, a distanza di oltre trent'anni, ancora capace di scuoterci dal profondo. Già Revelations, seppur in parte e Fire Dances (senza parlare di Night Time e della sua hit Love Like Blood), nonostante siano due validissimi album, perderanno parte della follia musicale proposta dai Killing Joke in favore di sonorità sempre più elettroniche. What’s THIS for…!, dunque, è l’ultimo disco (almeno fino al già citato Hosannas from the Basements of Hell) dove i musicisti ci offrano la loro personale visione dell'Apocalisse, della follia e dell'oscurità. Come si suol dire in questi casi, vi pare poco?
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13
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Si questo secondo lavoro della band e' un po' piu' variegato, aperto, per quanto sempre oscuro rispetto al predecessore. La sola danzereccia Follow the leaders vale da sola l'acquisto di questo album. E, oseghei dire che il sound tribal funk di quel brano/perla e' stata una della l'influenze primarie nella sezione ritmica dei Jane's Addiction. 83? io dighei piu' un 89, eeeee il debutto 95. Ma sono mie personali opinioni ovviamente. Caghi saluti |
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12
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Disco variegato, ricco di spunti melodici e sonorità che andranno a influenzare enormemente l'industrial tutto. Recensione impeccabile. Voto: 88 |
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11
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I darkettoni non hanno preso benissimo la svolta metal degli anni 2000, almeno quelli più integralisti. Io dico che Coleman e soci hanno dimostrato di saperci fare anche con sonorità più dure e che questa band non è né dei gotici né dei metallari, vanno per la loro strada, suonano quello che gli pare e fanno bene così visto i risultati. Il debut resta il mio preferito, per il resto è lotta aperta, forse questo e Night time si giocano il secondo posto, ma qui son gusti. Intanto Pylon gira nello stereo che è una meraviglia... |
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10
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io vado pazzo per - Democracy - che poi Pandemonium sia una bomba di album nessuno lo mette in dubbio........, be ragazzi poco da dire, mi vado ad ascoltare e gassare con il Videoclip di ''Millennium'' sul tubo. |
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9
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Vero, più Pandemonium di Democracy, ma entrambi meritevoli |
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8
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do un consiglio a tutti i fan dei KILLING JOKE fate vostri questi due stupendi album: 1994 - Pandemonium 1996 - Democracy, (2 CD) MUST HAVE. |
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7
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Si in effetti revelations e brighter piacciono molto a me , mentre i fans del gruppo non li considerano molto. Lo stesso però non vale per fire dances che contiene vari classici della band(dominator,fun and games,let's.all go, the gathering) ; quindi boh son gusti. Sono abb d'accordo su extremities disco piuttosto interessante. |
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6
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Matt: Revelations, Fire dances ma soprattutto Brighter than a thousand suns dal mio punto di vista sono abbastanza trascurabili, ma è questione di gusti. Concordo sul bellissimo Night time. Non si può escluderedai migliori, invece, il magnifico Extremities Dirt & various repressed emotions del 1990 |
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5
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i Killing joke possono vantare per lo meno 4 album di livello assoluto ovvero i primi due , fire dances e night time. personalmente aggiungo revelations e brighter than a thousand suns .nella parte più recente della loro discografia si incontrano altre perle: l'omonimo del 2003 e l'immenso hosannas giustamente menzionato qui sotto. pylon dopo due dischi buoni ma non eccelsi pare rialzi nuovamente l'asticella della qualità .immensa band. per what's this for il voto è 90. |
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4
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C'è stato un periodo in cui ascoltavo a ripetizione Follow the leaders.. L'ho devastato quest'album! |
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3
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What`s THIS For...! BELLISSIMO un (must have), nient'altro da aggiungere. |
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2
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Concordo con Testamatta, questi in 35 anni e toccando svariati generi non hanno quasi mai sbagliato niente. Band influente come poche e discone anche questo. |
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1
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Valore indiscutibile seppur piuttosto ostico. Il problema è che quest'album ha sempre sofferto del paragone col suo precedessore anche perché, poi, dal successivo Revelations il cambio di rotta sarà ben più netto. Per quanto mi riguarda i Killing Joke sono il suono dell'Apocalisse (ascoltare Invocation da Hosannas from The basements of hell per capire cosa intendo) |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. The Fall Of Because 2. Tension 3. Unspeakable 4. Butcher 5. Follow The Leaders 6. Madness 7. Who Told You How? 8. Exit
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Line Up
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Jaz Coleman (Voce, Tastiere) Kevin "Geordie" Walker (Chitarra) Martin "Youth" Glover (Basso) Paul Ferguson (Batteria, Cori)
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RECENSIONI |
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