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19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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Premiata Forneria Marconi - Storia di un Minuto
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( 14023 letture )
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Dopo aver recensito il Banco del Mutuo Soccorso e volendo aprire una finestra sul quel mondo dell'italian-prog che ebbe respiro più che europeo, non si può fare a meno di passare a quella che fu la band che incontrò il più grande successo commerciale, e per di più a livello mondiale: la Premiata Forneria Marconi o, come saranno abituati a conoscerla all'estero, la PFM. Il nome doveva essere inizialmente solo Forneria Marconi, ma alla fine venne aggiunto anche Premiata su suggerimento di Colombini, D.A. della neonata Numero Uno. La band, composta da strumentisti già molto noti ed apprezzati nel giro "ufficiale", e che agivano sotto il nome de I Quelli o I Krel, si era già ritagliata una solida fama mediante esibizioni dal vivo con Yes e Procol Harum e culminate nel concerto del 1971 di Bologna, dove aprirono per i Deep Purple. Dopo il singolo Impressioni di Settembre/La carrozza di Hans, l'LP Storia di Un Minuto vide la luce in quel fantastico '72 che salutò anche le uscite, oltre quelle del Banco, anche di gruppi come Balletto di Bronzo, Quella Vecchia Locanda e Le Orme e fu subito chiaro che un'opera del genere poteva tranquillamente reggere il paragone con quelle dei maestri riconosciuti di un genere che all'epoca veniva definito in Italia come Pop (in un'accezzione evidentemente molto diversa da quella odierna) e che rispondevano ai nomi di Genesis, ELP e Jehtro Tull. Dopo l'Introduzione è subito Impressioni di Settembre, un brano il cui testo è stato scritto da Mogol (la Numero Uno venne fondata da lui, da Battisti e da un pugno di artisti transfughi dalla Ricordi della quale non condividevano più il progetto musicale votato alla commercialità più becera) e che è da considerare storico sia sotto l'aspetto prettamente musicale, presentando una partitura di grandissima presa emotiva ed un ritornello per la prima volta solo strumentale, sia perchè si tratta della prima incisione italiana ed una delle primissime europee in cui compare il moog, scelto per sostituire il flauto nell'esecuzione del tema caratterizzante della canzone. La storia di come il moog, non ancora ufficialmente in commercio in nessun posto del mondo, compaia su questo LP meriterebbe uno scritto a parte, ma in questa sede non intendo dilungarmi troppo su questo punto; fatto stà che il moog, assieme al "consueto" mellotron ed agli strumenti di estrazione acustica a corda ed a fiato, conferì a Storia di un Minuto un sound che diede una impronta precisa a tutto il movimento prog. L'LP fu peraltro registrato per scelta in assoluta presa diretta, ciò per salvaguardare l'impatto "live" delle composizioni, che per la maggior parte furono scritte da Mussida, con testi di Pagani ed arrangiamenti a cura della band. La celeberrima È Festa non è null'altro se non una tarantella arrangiata come prog-song, ed anche su questo punto mi riservo di tornare in altra sede. Dove... Quando... è divisa in due parti: la prima medioevaleggiante, la seconda incentrata sul virtuosismo alla tastiera di Flavio Premoli. La Carrozza di Hans fu scritta da Mussida su un camioncino e fu la prima incisione per la Numero Uno; anche questo pezzo meriterebbe un capitolo a sé stante, ma per ora vi basti sapere che con questa canzone scritta durante un trasferimento da Torino a Milano la PFM visse la manifestazione più importante dell'epoca. Si tratta di una lunga suite per la maggior parte strumentale, ma con uno spiazzante inciso profondamente melodico che irretisce l'ascoltatore a causa dei suoi complessi cambi di atmosfera. A chiudere l'album ci pensa Grazie Davvero, il pezzo più sperimentale, in cui i fiati orchestrati da Premoli raggiungono vertici di sincopata bellezza. Da non sottacere la splendida cover di chiaro stile post-metafisico. Un album fondamentale per una band che poi conquisterà il mondo con il marchio della Manticore e che dopo scelse di rinunciarvi, e che deve essere conosciuto da tutti gli amanti della musica.
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81.69 su 131 voti [
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Appena acoltato. Vinile 180 grammi. Storia del Prog Italiano. Niente iperboli. Da ascoltare per capire da dove viene quella sinfonia che sentiamo dentro. Per coprire il vuoto dell'anima. Per portare sempre con noi un pezzetto di '70. Peccato che non si possa tutti aver vissuto i '70. Saluti! |
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21
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Grande capolavoro della musica Italiana e del Prog tutto. E' stato uno dei primi dischi che ho ascoltato in assoluto e si merita tutto il successo che ha avuto e che ancora oggi ha (Anche fuori dall'Italia). Da avere. |
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20
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Appena arrivato, appena ascoltato... capolavoro! Veramente qualcosa che non mi aspettavo. |
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E' un buon punto di inizio, sicuramente. Poi passa al Banco e via così |
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Appena ordinato questo cd, voglio in qualche modo avvicinarmi a questo tipo di musica che è lontanissimo dal mio genere preferito. |
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Uno dei più bei dischi di prog di sempre in ambito italiaco e non. Impressioni di settembre è il capolavoro assoluto che tutti conosciamo con quel moog epocale. Ma non bisogna dimentiare Dove...quando e E' festa che nel Live in USA avranno una veste ancor più luccicante. 85 |
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bello davvero. che band. ci sta il 90 |
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Non c'entra nulla col disco, ma ogni volta che ascolto la PFM mi viene quando, a 15 anni, Mauro Pagani mi raccolse dall'asfalto con un braccio rotto dopo una caduta in motorino, a Framura vicino alle 5 terre, dove ho passato le vacanze per 25 anni. E non sapevo neanche chi fosse Sul disco cosa dire che già non sia stato detto, capolavoro della migliore band progressive italiana insieme agli Area. |
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Peccato per loro... o forse no Grazie per la spiegazione Raven! |
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Fu letteralmente così. Al culmine della fama americana e quando si apprestavano a sfondare definitivamente dopo un lungo tour con P. Frampton, semplicememente preferirono tornare in Italia, perdendo il treno della fama mondiale.Tornarono in seguito, ma il momento giusto per questo tipo di gruppo era passato. |
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Questo è un debutto col botto - di quelli che fanno la differenza, come la hanno fatta, e che passano alla storia. Potrei sbagliarmi ma gruppi in grado di sfornare delle pietre miliari al primo colpo così come loro non ce ne sono molti. Mi piacciono tutte tantissimo, con Grazie Davvero un gradino sotto. Dove Quando (1 e 2) ha una tale intensità dall'inizio alla fine che ascoltarla è letteralmente come viaggiare con la mente. Il motivo portante è così caldo e coinvolgente che altri gruppi ne avrebbero fatto (a torto) una supersuite di 30 minuti. Una domandina al recensore Raven, se ha voglia di rispondere. Quando dici "Un album fondamentale per una band che poi conquisterà il mondo con il marchio della Manticore e che dopo scelse di rinunciarvi", perchè dici che "dopo scelse di rinunciarvi"? Posso fare una ricerchina in rete, ma visto che siete così gentili a confrontarvi con gli utenti spesso ci provo. Evviva! |
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10
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ottimo disco! però il Banco era di tutt'altro spessore... |
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Una line-up invidiabile, canzoni straordinarie! l'apice dei PFM. |
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Disco stupendo !!! Anche in futoro faranno buone cose,ma le migliori opere della Premiata sono quasi tutte concentrate in questo album. |
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ottimo disco, però la versione 45 giri di Impressioni di Settembre è decisamente superiore |
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La storia del progressive rock italiano. Indimenticato e indimenticabile. |
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Il mio preferito dei grandi PFM, basti citare Impressioni di Settembre, E' festa, La Carrozza di Hans. Grandi, come i Banco all'altezza dei grandi del Prog dell'epoca |
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perso secolo XV memorie abbiamo le del.... |
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Caro Gofro, la prossima rece prog dovrebbe riguardare i Metamorfosi, poi dovrei passare agli Area. La Strana Officina la ho recensita molto tempo fa, controlla nelle vecchie pagine dei classici. |
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2
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Raven, dato che hai aperto la finestra attendo con ansia una tua recensione degli Area del mitico Demetrio Stratos (R.I.P.) e della Strana Officina!!! Abbiamo perso le memorie del XV secolo!!! |
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Il Prog italiano degli anni '70 HA SPAZZATO VIA qualsiasi altra scena estera dell'epoca, quella inglese in primis. Non c'è paragone tra il trio Pfm, BMS e Area con i vari Genesis e King Crimson. Punto. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Introduzione 2. Impressioni di Settembre 3.È Festa 4. Dove... Quando... (Parte I) 5. Dove... Quando... (Parte II) 6. La Carrozza di Hans 7. Grazie Davvero
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Line Up
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Flavio Premoli organo, pianoforte, mellotron, clavicembalo, piano a puntine, moog, voce Giorgio Piazza - basso, voce Franz Di Cioccio - batteria, moog, voce Mauro Pagani - flauto, violino, ottavino, voce Franco Mussida - chitarra elettrica, acustica, dodici corde, mandoloncello, voce
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