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Mirror - Mirror
15/01/2016
( 2579 letture )
Ce ne vorrebbero di più, di progetti come i Mirror. Imbevuti di sonorità old-school, ispiratissimi dal punto di vista compositivo, incalzanti, oscuri, epici.

I Mirror nascono da una folgorazione dell'ex bassista degli Electric Wizard Tas Danazoglou. Della band madre di Danazoglou i Mirror mantengono alla lontana le coordinate doom-sludge, per virare però, decisamente, verso i magici Seventies. L'ispirazione principale giunge nientemeno che dai magniloquenti Rainbow di Ronnie James Dio e Ritchie Blackmore, sia per l'immaginario gotico-tragico, sia per i suoni di chitarra esotici e l'impostazione vocale operistica. Proprio il singer Jimmy Mavromatis è il grande valore aggiunto della band. Il vocalist è un mix perfetto tra nuances operistiche, esplosioni metalliche e graffianti passaggi in puro stile hard rock. Tutto il range tra Dio, Gillan e David Byron degli Uriah Heep è coperto alla perfezione, con in più la non trascurabile aggiunta di un convincente piglio interpretativo personale. Mavromatis canta storie epiche con totale passione e assoluta devozione, proprio allo stesso modo del Dio metallico degli anni Settanta. I Rainbow a cui i Mirror guardano sono, ça va sans dire, quelli del capolavoro Rising; la band di Danazoglou non si fa problemi a nasconderlo neppure per un attimo. Sfide contro le forze oscure della Natura, guerre e lotte tra fazioni contrapposte, antichi miti: tutto il Rainbow-compendio torna in vita, come in uno specchio che distorce lo spaziotempo (non a caso il nome della band è proprio Mirror). Ma i Mirror, come accennato, non sono solo e semplicemente eredi dei Rainbow. Il sound del quintetto capitanato da Danazoglou riesce a essere bilanciato tra passato e presente, con passaggi non lontani dallo sludge e con, più in generale, la sensazione di un perfetto equilibrio tra le infinite componenti che il metal di ieri e di oggi è in grado di offrire a un ascoltatore "dall'orecchio aperto". Il lavoro chitarristico ne è un esempio limpido: il background extreme metal dei due axemen Matt Olivo e Stamos K (il primo membro della band grindcore Repulsion, il secondo dei ruvidi Satan's Wrath) permette alla coppia di rielaborare le classiche soluzioni blackmoriane, donando loro nuova linfa vitale. L'impasto solido tra riffing e momenti solistici non fa altro che esaltare ulteriormente la qualità della proposta dei Mirror. Da rimarcare anche la spinta fornita da basso e batteria, ben sottolineata da un adeguato boost in fase di produzione; è proprio il basso di Tas Danazoglou a fare da definitiva cerniera tra passato e presente, con passaggi ora più vicini alla maniera di Steve Harris e altre volte non lontani da un certo gusto à la Mastodon. Interessante anche la costruzione narrativa del disco, che si avvale di passaggi extramusicali - come il rumore dello specchio infranto che chiude la prima canzone - davvero convincenti. Sempre dalla titletrack Mirror si può ricavare un'altra costante del lavoro: la qualità ipnotica dei riff di chitarra, sporchi fino al midollo di un passato magico e ieratico. Evocativi e rainbowiani, oltretutto, sono pure i titoli (Curse of the Gypsy, bellissima nel suo incidere misterico e implacabile, Year of the Red Moon, Cloak of a Thousand Secrets, Orion's Sword, tra le altre). Va menzionata, tra i brani che compongono la setlist, almeno la purpleiana Heavy King (con abbondanti reminiscenze à la Highway Star, infarcite di hammond) e non si può prescindere neppure dalla conclusiva e pantagruelica Elysian, vera e propria summa del Mirror-pensiero e del Mirror-sound. Completa il tutto un artwork inquietante e solenne, oscura ciliegina sulla torta di questo debut album.

Grande disco, questo esordio della band di Taz Danazoglou. Dai Mirror, da qui in avanti, non possiamo che aspettarci grandi cose.



VOTO RECENSORE
83
VOTO LETTORI
85 su 1 voti [ VOTA]
verginella superporcella
Venerdì 22 Gennaio 2016, 11.38.05
2
cover stupenda!!
Slow
Giovedì 21 Gennaio 2016, 10.12.53
1
Gran bel disco
INFORMAZIONI
2015
Metal Blade Records
Heavy Rock
Tracklist
1. Mirror
2. Curse of the Gypsy
3. Year of the Red Moon
4. Heavy King
5. Madness and Magik
6. Galleon
7. Cloak of a Thousand Secrets
8. Orion's Sword
9. Elysian
Line Up
Jimmy Mavromatis (Voce)

Matt Olivo (Chitarra)

Stamos K (Chitarra)

Tas Danazoglou (Basso)

Jaime Gomez Arellano (Batteria)
 
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