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26/04/24
ELECTRIC VALLEY RECORDS FEST
BLOOM, VIA EUGENIO CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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21/01/2016
( 1678 letture )
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I milanesi Cyrax tornano a due anni di distanza dal precedente Reflections con il loro nuovo album: Pictures. Per chi non conoscesse il monicker lombardo, sappia che la band è dedita ad un progressive metal dalle tinte heavy, incredibilmente compatto grazie ad una produzione e missaggio cristallino e potente, ma al tempo stesso variegato e ricco di validi spunti e soluzioni ad effetto, sebbene i pezzi abbiano un minutaggio contenuto.
Una volta premuto il tasto play, il nostro viaggio musicale può iniziare. Musicalmente parlando, l'operato dei Cyrax può essere identificato come una miscela personale a metà tra l’heavy metal classico (la voce ad esempio richiama i vocalizzi acidi di Rob Halford in Painkiller) e il progressive di scuolaDream Theater ( si pensi al riffing che omaggia in più punti il mostro della sei/sette corde John Petrucci), tuttavia durante l’ascolto vi sono anche diversi spunti sinfonici che alla lontana potranno ricordare echi dei Therion. Concentriamoci però nello specifico. Le chitarre, suonate da Filippo Ferrari presentano una buona dose di tecnicismi, mai fine a se stessi e sempre al servizio delle canzoni: tutto l’album è costellato da riff di buona fattura, potenti e aggressivi, ma che non lesinano un'abbondante dose di melodia (si prendano ad esempio il brano che ha per titolo lo stesso monicker della band e la suite, spezzettata in tre parti Shine Through Darkness) . In alcuni episodi c’è anche spazio per qualche arpeggio acustico, come all’inizio della seconda traccia, The 7th Seal o per tutta la bucolica These Greenvalleys, dove è evidente il rimando ai Therion. Anche gli assoli, sparsi un po’ ovunque in tutti i brani, sono buoni e mettono in luce un discreto gusto solista. La voce di Marco Cantoni è artefice di una bella prova dai registri vocali vari: in alcuni momenti ricorda i vocalizzi striduli ed acidi di Rob Halford in Painkiller ( si pensi all’opener Cyrax), in altri riesce perfettamente ad inserirsi con linee più melodiche e su toni più bassi e cupi ( come in alcuni passaggi della già citata Shine Through Darkness oThese Greenvalleys), anche se i passaggi migliori sono quelli più aggressivi e diretti, anche se nel complesso dimostra di essere un vocalist di indubbio valore. Giuseppe Corecella, il tastierista della band, è certamente uno dei protagonisti del disco, grazie alla sua capacità di unire in equa misura parti sinfoniche azzeccate e mai eccessivamente pompose, elementi elettronici, in realtà appena accennati e tappeti atmosferici. Inoltre, lo si può apprezzare nei suo interventi solisti, spesso alternati con la chitarra ( si prendano d’esempio tripletta composta da Cockroach, These Greenvalleys e Odipus Rex). La sezione ritmica si rivela, anche dopo ripetuti ascolti solida ed efficace, dietro le pelli Lorenzo Beltrami è autore di una performance tellurica e versatile quanto basta per un disco di heavy prog, mentre le quattro corde di Cesare Ferrari sostengono la linea ritmica con naturalezza, ritagliandosi di tanto in tanto piccoli spunti che aggiungono pepe alle canzoni.
Riassumendo, il secondo lavoro dei lombardi Cyrax risulta piacevole e vario quanto basta per suscitare l’attenzione del pubblico nostrano e, perché no, con un po’ di fortuna e dura gavetta, un giorno questa compagine potrebbe riscuotere soddisfazioni e consensi anche all’estero.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Cyrax 2. The 7th Seal 3. Cockroach 4. These Greenvalleys 5. Oedipus Rex 6. Shine Through Darkness pt. 1 7. Shine Through Darkness pt. 2 8. Shine Through Darkness pt. 3 9. Phunkrax
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Line Up
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Marco Cantoni (Voce) Filippo Ferrari(Chitarra) Giuseppe Corcella (Tastiere) Cesare Ferrari (Basso) Lorenzo Beltrami (Batteria)
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RECENSIONI |
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