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29/03/24
ENUFF Z’NUFF
BORDERLINE CLUB, VIA GIUSEPPE VERNACCINI 7 - PISA
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Aborted - Termination Redux
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27/01/2016
( 2706 letture )
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Rilasciato in vinile e in digitale per celebrare i 20 anni di attività, e molto probabilmente per preparare gli ascoltatori ad un nuovo album, Termination Redux è il nuovo EP degli Aborted. Il disco è composto da quattro nuovi pezzi (tre escludendo l’intro) più la ri-registrazione di The Holocaust Re-Incarnate (Engineering the Dead, 2001) e mette in chiaro le intenzioni del gruppo per quanto riguarda il prossimo full.
L’intenzione ovviamente, è quella di non cambiare di una virgola un approccio ormai funzionante e su cui i musicisti si trovano a proprio agio. Il sound, quindi, è sulla linea degli ultimi lavori, mescolando groove, tecnica e soprattutto violenza. Pur essendo dei brani composti da riff molto tecnici ad opera di Mendel infatti, i pezzi scorrono facilmente e arrivano dritti in faccia. Menzione d’onore anche per il batterista Ken Bedene, vera e propria piovra umana che con il suo ecletticismo rende i passaggi più pesanti e groove davvero interessanti e ricchi di dettagli. È anche merito suo se Vestal Disfigurement Upon the Sacred Chantry, il pezzo più groove dei tre presenti, gode di un dinamismo non indifferente. La title-track e Bound in Acrimony mettono in mostra l’aspetto più diretto e a tratti funambolico dei ragazzi, con continui stop n’go, cambi di tempo e valanghe di blast beat. Nell’insieme colpisce anche il leader Sven, mai così tanto dinamico al microfono; con un continuo alternarsi di growl, scream e harsh vocal varie, dimostra come non abbia la benché minima intenzione di limitarsi a svolgere il classico “compitino”.
Sfortunatamente si tratta di soli 10 minuti scarsi di nuova musica (escludendo la brevissima intro e la traccia ri-registrata) e per dare una valutazione completa aspetteremo il full. Quest’ultimo, a giudicare da questa ottima anteprima, si appresta a lasciare più che soddisfatti i seguaci del gruppo, che all’alba dei 20 anni di carriera dimostra di essere ancora affiatato.
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4
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Quoto Bassi. Oltretutto quei cambi di voce a cazzo di Sven sono di una bruttezza indescrivibile, per non parlare di riff accostati in modo da far assumere ancor meno senso a tutto. Niente di strano comunque, credo che alla fine riusciranno a campare di quei 5 o 6 pezzi buoni che hanno fatto nell'intera discografia, di cui alcuni al limite del plagio. |
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3
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Loro sono una garanzia in questo genere...e nonostante i vari cambi di line up, non ne risentono. Mi aspetto un altro bel calcio in faccia sullo stile dell'ultimo..e ascoltando il singolo di lancio sembra proprio cosi. Grande Svencho |
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2
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Più che della lunghezza avrei da ridire sulla mancanza di idee contenuta in questo EP. |
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1
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10 minuti...non ha senso |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Liberate Me Ex-Inferis 2. Termination Redux 3. Vestal Disfigurement Upon the Sacred Chantry 4. Bound in Acrimony 5. The Holocaust Re-Incarnate
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Line Up
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Sven "Svencho" de Caluwé (Voce) Mendel bij de Leij (Chitarra) Danny Tunker (Chitarra) JB van der Wal (Basso) Ken Bedene (Batteria)
Musicisti ospiti Julien Truchan (Voce)
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