|
20/04/24
THE OSSUARY
CENTRO STORICO, VIA VITTORIO VENETO - LEVERANO (LE)
|
|
Assassin - Interstellar Experience
|
30/01/2016
( 2403 letture )
|
Nati inizialmente con il moniker Satanica, gli Assassin esplodono insieme al movimento teutonic thrash -capitanato da quelli che diverranno in futuro nomi di punta come Kreator e Sodom- con il deflagrante The Upcoming Terror, sicuramente il loro disco migliore, che faceva ben sperare per il futuro della band proveniente da Düsseldorf. Non c'è niente di più difficile, in qualsiasi campo professionale, che ripetersi nei successi e infatti con Interstellar Experience i tedeschi non riusciranno a soddisfare le aspettative; intendiamoci, il disco in sé non è catastrofico ma la qualità e le soluzioni qui presenti sono ben lungi dall'avvicinarsi a quanto contenuto tra i solchi del predecessore. Al di là di una copertina non proprio entusiasmante, è l'idea di fondo a non convincere del tutto; ad esempio si è voluto forse esagerare un po' troppo con il lato ludico e scherzoso a discapito di quello più "serio" valga come esempio il testo del brano Junk Food, in cui si esalta la cultura -allora imperante- del cosiddetto cibo spazzatura:
"We skated downhill on the sidewalks of mainstreet And finally we found the right store As we came very close to the great holy place We begun to see our faves Oreo - the chocolate sandwich Chocomel - number one drink of Holland Kit Kat - the british wafflesnack Bazooka - the best chewing gum
If you're hungry and have no idea what to eat The only answer is: Junk Food! That is what we want"
c'era di che rimanere un attimo basiti; come possono simili lyrics scatenare la folla in un headbanging convinto? In contrapposizione a questo, si possono trovare anche tematiche più profonde, ma quella che viene fuori è la sostanziale mancanza di un filo conduttore che dia una direzione al 33 giri. Ciò che fa raggiungere la sufficienza al full length in questione, oltre alla non trascurabile produzione ad opera di Harris Johns, è la prova dei musicisti, i quali trovano anche alcuni buoni spunti e un'attitudine comunque positiva, anche se nulla è trascendentale tra i solchi del disco: tuttavia il tupa tupa di Resolution 588 fa tornare indietro nel tempo e il tema trattato (il conflitto tra Iraq e Iran) risolleva il morale messo a dura prova dalle trovate stucchevoli di cui appena detto. La voce di Gonnella, coadiuvata da brevi cori onnipresenti, graffia più che può fin dai primi versi dell'opener Abstract War -sorretta da un buonissimo lavoro delle chitarre e da un drumming dirompente- il duo Hoffmann/Vekic sforna riff su riff senza soluzione di continuità, mentre il basso di Markus Ludwig apre opportunamente Pipeline, la quale non è altro che una cover dei The Chantays, band surf rock divenuta famosa negli anni sessanta per questa hit strumentale; in ogni caso si tratta di un rifacimento divertente e nulla più.
Una mezza delusione per i fan che avevano adorato The Upcoming Terror, un lavoro che non portava nulla di nuovo nella scena dell'epoca e che si affidava a soluzioni stra-abusate "importandole" da oltreoceano; ecco cosa rappresenta Interstellar Experience: un platter della durata di nemmeno mezzora con due brani strumentali (di cui la title track piuttosto inutile, specie nella lunga coda), canonico in molti passaggi e tendente ad annoiare l'ascoltatore, a differenza del precedente che, per quanto più "grezzo" e scarno, aveva personalità e un carattere che qui invece sembra scendere a compromessi, strizzando l'occhio a quella scena thrash statunitense che però in quel momento dava alla luce capolavori storici del calibro di South Of Heaven e ...And Justice For All (e altri ne avrebbe creati di lì a poco, vedi un certo Rust in Peace) e con i quali il confronto sarebbe impietoso, oltre che inopportuno per mille e più motivi. Gli Assassin si scioglieranno nel 1989 in seguito al furto della strumentazione e all'impossibilità di ricomprarla per mancanza di pecunia, ma torneranno in futuro -come spesso accade- con una reunion che vedrà ulteriori cambiamenti nella formazione; come detto ci sono anche buone cose all'interno dell'album, ma la sensazione che, al di là di una certa pigrizia compositiva, si sarebbe potuto fare di più e meglio rimane.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
20
|
Beh quello Tino è uno dei migliori dischi di sempre di thrash usciti dalla Germania |
|
|
|
|
|
|
19
|
Nel 1988 usciva un certo deception ignored dei deathrow...anno d\'oro come pure i due successivi |
|
|
|
|
|
|
18
|
Riascoltato recentemente, d\'accordo col recensore che The Upcoming Terror era superiore e faceva parte dell\'underground teutonico ( come anche i Darkness) , ma per me questo è un album da 75, Thrash vecchia maniera di quello vero e \'originale\' e quoto il commento 9 di Galilee |
|
|
|
|
|
|
|
|
16
|
Buon disco Thrash, per me merita 75, non di più. Il primo album era veramente figo invece,spero di trovarlo nei rispolverati prima o poi. Che tristezza le ultime tre righe, poveretti...
|
|
|
|
|
|
|
15
|
Voto troppo basso questo è un album che spacca voto 85 |
|
|
|
|
|
|
14
|
Eh, in teoria in una recensione bisognerebbe tener conto di quanti più fattori possibile... è una vita dura ah ah ah |
|
|
|
|
|
|
13
|
I testi, io non li considero proprio.... |
|
|
|
|
|
|
12
|
Mi riferivo soprattutto ad alcuni testi che come ho spiegato trovo francamente discutibili... comunque non è stato stroncato mica ha preso 30 per dire, poi ok sono stato molto stretto di manica ma la sufficienza c'è. Musicalmente ne ho evidenziato la bontà , secondo me però qui hanno esagerato a voler fare gli Exodus degli inizi (per fare un esempio ) e sinceramente alcuni filler su 8 pezzi non sono pochissimi. Insomma per me il precedente era altra cosa poi non pretendo di essere il depositario della verità; ho sbirciato in giro per il web e c'è chi lo ritiene un mezzo capolavoro così come chi lo trova assai deludente... |
|
|
|
|
|
|
11
|
A parte gli scherzi ce l'avevo in cassetta registrata questo interstellar ma non mi ha mai preso più di quel tanto. Delle seconde linee tedesche preferivo sicuramente tankard, Angel dust, vendetta, risk, primi guardian e soprattutto primi rage che ora definiscono power ma allora erano patrimonio thrash |
|
|
|
|
|
|
10
|
Grinder...mitici soprattutto perché all'epoca erano l'ennesimo gruppo che prendeva spunto dai judas per il nome....dopo genocide, ripper, tyrant, running wild, exciter, rage |
|
|
|
|
|
|
9
|
Quoto Lambruscore. Sorpassato è un termine sbagliato. Comunque se si becca un 62 questo non so come sia possiate dare la sufficienza a dischi di band come Game over, Gama bomb, etc etc.... questo era nettamente superiore in tutto e 25 anni meno soprassato di questi ultimi. eh eh.. |
|
|
|
|
|
|
8
|
Sorpassato nel 1988? Mi spiace ma non sono d'accordo con Matocc, è uscito nel periodo perfetto del genere, per me il 1988 è stato un anno d'oro, ogni tanto scopro ancora dischi usciti nel periodo e sbavo adesso come all'epoca, ahah, poco tempo fa ho scoperto una band che mi era sfuggita, sempre thrash crucchi, i Grinder, il loro debut , Dawn for the living, lo consiglio alla grande... |
|
|
|
|
|
|
7
|
No vabbè non martoriamo questo disco...per me 80 se lo merita tutto! |
|
|
|
|
|
|
6
|
Rispetto il lavoro del recensore, ma il voto è davvero troppo impietoso. Un 70 e oltre è quasi impossibile darlo a questo album. In ogni caso pareri! |
|
|
|
|
|
|
5
|
Per precisare: come ho scritto non volevo fare un confronto diretto, cercavo di sottolineare che in quell'anno mentre gli assassin davano alla luce un disco che si rifaceva a un thrash Bay area a quel punto se così si può dire "sorpassato" (lo avrei capito di più fosse uscito ad esempio nell'84) altri uscivano con dischi che erano più sperimentali e quindi più avanti sia tecnicamente che a livello di songwriting (per quello avevo citato i 2 esempi più famosi di quel 1988) ma probabilmente potevo esprimermi meglio. |
|
|
|
|
|
|
4
|
Questo disco è il migliore degli Assassin. C'è anche sul libro i 100 migliori dischi thrash edito dalla Tsunami. Un buon disco dalla discreta personalità, che sicuramente piacerà un casino agli amanti del genere. Personalmente un 75. Non di più. Riguardo ai contenuti trovo abbastanza inutile fare sempre paragoni coi big 4. Esistono decine e decine di band che hanno sfornato capolavori durante tutti gli anni 80 che non sono da meno rispetto a quelli dei big 4. Insomma citare sempre queste band fa molto ascoltatore medio. Quindi è un consiglio, siate più colti, visto che lo siete, soprattutto se si stronca un disco che in genere è abbastanza apprezzato. Anyway son gusti, non è comunque un must, a mio avviso. |
|
|
|
|
|
|
3
|
Per me grande disco, che come il precedente ho ancora in cassetta originale, bei riff, produzione buona, vocals vicine all'hardcore, quindi per me sta benissimo nel filone thrashcore / crossover dell'epoca, un 85 come minimo. |
|
|
|
|
|
|
2
|
#errata corrige #predecessore |
|
|
|
|
|
|
1
|
62....ma? Meglio che sto zitto, per me appartiene con il suo successore alla categoria di grandi album thrash anni '80. ''1986 The Upcoming Terror'' ''1988 Interstellar Experience'' da avere. |
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
|
|
|
|
|
Tracklist
|
1. Abstract War 2. AGD 3. A Message to Survive 4. Pipeline 5. Resolution 588 6. Junk Food 7. Interstellar Experience 8. Baka
|
|
Line Up
|
Robert Gonnella (Voce) Dinko Vekic (Chitarra) Michael Hoffmann (Chitarra) Markus Ludwig (Basso) Frank Nellen (Batteria)
|
|
|
|
RECENSIONI |
|
|
|
|
|
|
|
|