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The Mars Volta - Amputechture
( 8092 letture )
Impossibile, allo stato attuale delle cose, definire la nuova idea di rock di Omar Alfredo Rodriguez-Lopez e Cedric Bixler-Zavala, gia’ autori dell'ipnotico e mal frequentato (mentalmente) Frances The Mute, lunghissima icona acida-progessiva che servì a fermare il tempo fra orchestrazioni ingombranti, sensibili ed incompiute.
Solo il tempo, la noia, il progresso e il regresso sonoro, potranno conferire a questo Amputechture il giusto merito. Chi ha condiviso il palco con gente come Primal Scream, Miles Davis Quintet, Fela Kuti, Björk, Mahavishnu Orchestra, Can e Band of Gypsy e ha collaborato con una leggenda vivente come Larry "El Judio Maravilloso” Harlow (pianista e co-fondatore della Fania All Stars), puo' permettersi davvero di tutto, anche di ostemperare al suo pubblico un vistoso manifesto che glorifica e osanna gente come Pink Floyd, King Crimson, Yes e Porcupine Tree.

Il prog offerto dai The Mars Volta e' disarmante e inumano. Parliamo di progressive rock, spaziante dal punk al free-jazz, dal dub al noise piu’ importuno, parliamo quindi di strabordamenti sonori e visivi, di indirizzamenti legati all'annullamento totale del “concetto canzone”. La liberta' viene invasa e repressa dallo stesso concetto di liberta': i The Mars Volta si trovano a fare i conti con il proprio erotismo musicale, un continuo specchiare le proprie paranoiche idee su strutture in grado di rifletterne forse la meta' (che sia una conseguenza della dipartita del batterista Jon Theodore?).
Questo e' forse il vero limite di Amputechture: la ricerca efferata del noise in un contesto che forse (a tratti) non lo richiede. Ma non si puo' rimanere indifferenti da questo concentrato di psichedelia. Seppur lungo (76 min!), il disco, stoicamente, ricerca latrati spassionati e abbandonati decine e decine d'anni fa, gestendo con tutta la sua incoerenza, momenti rock e veri e propri rompicapi sonori (ricordiamo che alla riuscita di quest’album collabora anche un certo John Frusciante!).
Da qui partono scheggie acidissime tramutate in assoli e oscillanti linee vocali acute piu' che mai: senza alcun pragmatismo, senza alcun disagio nel conferire all'ascoltatore vicinanze con invasati ultrasuoni! Il capo di questa tribu' e' un egocentrico isterico.Cedric Bixler-Zavala non riesce proprio a controllarsi, spinge lungo i virtuali confini non violabili, i propri limiti, raccoglie il concetto di progessive per elaborare disperate adunanze sonore. Nessuno e’ in grado di definire il rinnovamento o logoramento che questa band offre. Nessuno puo' districarsi senza contraccolpi mentali fra le pieghe di questo Amputechture.

Elevare la loro concezione di acido sonoro o abbandonare le loro grida progressive? Day Of The Baphomets, la multiforme e infinita Tetragrammaton, Vermicide o Vicarious Atonement non potranno comunque risolvere il freddo quesito, ma se amate perdervi in progetti non programmati e difficoltosi, accarezzate pure (con qualche timore, lo ammetto) la loro inquieta e cinica esistenza.



VOTO RECENSORE
78
VOTO LETTORI
55.12 su 54 voti [ VOTA]
Stefano
Lunedì 16 Maggio 2022, 17.25.05
12
Basta Tetragrammaton: un mettere in musica la grandezza del genio umano in rapporto al cangiare inesorabile della natura. Divinamente eccelsa.
patrick
Venerdì 18 Maggio 2018, 19.55.13
11
a quanto pare la qualità sparisce in favore della quantità di proposte messe insieme da Omar Alfredo Rodriguez-Lopez e Cedric Bixler-Zavala , boh nel periodo iniziale hanno fatto cose favolose , qua siamo alla proposizione quasi industriale del chitarrista , un po come Klaus shulze ai tempi d'oro
Undertow
Lunedì 2 Ottobre 2017, 21.02.56
10
Buonino, non di più. Come si dice qui sotto, De-loused era un altro pianeta. 70
Mickey
Domenica 8 Luglio 2012, 17.54.17
9
CI vorrebbe un ritorno al Post-Hardcore contaminato di De-Loused....
lizard
Lunedì 2 Aprile 2007, 16.35.12
8
Ho letto delle recensioni abbastanza feroci sull'ultimo lavoro dei Mars Volta, cosa che dimostra ancora di più il loro valore assolutamente puro. I Mars Volta, questo è ovvio, non sono adatti per tutti. O si amano o si odiano. Potevano scegliere la strada breve e di sicuro successo della banalità e dei riff orecchiabili, ma invece hanno intrapreso la via più ardua e faticosa: quella della ricerca e della sperimentazione. Attualmente non mi viene in mente nessuno con lo stesso coraggio...forse i Radiohead. A chi li accusa di esasperare e dilatare i tempi delle composizioni, con inutili fronzoli, si può rispondere che i Mars Volta hanno sempre usato il "noise" come tentacolo per saggiare l'atmosfera circostante, quindi non è una novità, ma una loro caratteristica. Io trovo questo disco visionario e bellissimo fin dal primo ascolto. Un'altra prova del loro valore prezioso che va preservato e non svenduto
Marty
Martedì 21 Novembre 2006, 14.16.35
7
Me lo aspettavo proprio così l'ultimo dei mars volta...ma rispetto a de-loused in the comatorium e Frances the mute devo dire che per una volta c'è una canzone che non mi piace affatto...El Ciervo Vulnerado..odio il fatto che l'abbiano stroncata così...poi anche musicalmente non mi ha mai pigliato piu di tanto..invece Vicarious Atonement e Tetragrammaton sono uno spettacolo...rimango del fatto che comunque il loro capolavoro rimane "De-Loused in the comatorium" e la canzone che rispecchia molto di piu lo stlie marsvolltiano rimane "Cassandra Gemini"...30 minuti di orgasmi su orgasmi...
pirce
Lunedì 30 Ottobre 2006, 21.56.59
6
un grande album solo il tempo potra rendere giustizia e definire l'esatta dimensione di questo difficile lavoro
Renaz
Lunedì 23 Ottobre 2006, 14.11.21
5
Nulla a che spartire con Deloused In The Comatorium, cmq un buon disco
Francesco Gallina
Sabato 21 Ottobre 2006, 9.22.23
4
Non l'ho ancora sentito, ma la rece è molto buona
Zagor76
Sabato 21 Ottobre 2006, 0.50.08
3
Boh sarò una voce fuori dal coro, ma a me nn è piaciuto, le soluzioni mi sembrano fozate e ripetitive, lo trovo noioso e deludente. Neanche sufficiente
PACCIDA
Venerdì 20 Ottobre 2006, 23.23.15
2
...sante (Vermicide) e la collaborazione di John Frusciante, il disco non decola dando l'impressione che questo parto sia stato un po' prematuro. IL MIO PERSONALE PARERE? 75!
PACCIDA
Venerdì 20 Ottobre 2006, 23.20.43
1
Mi ricordo di aver letto poco + di un anno fa su una rivista che si parlava degli At The Drive-in, la band dalle cui ceneri, oltre agli Sparta, hanno preso vita i The Mars Volta. Oltre all'amicizia, ad aver preservato l'unione tra il chitarrista Omar Rodriguez e il cantante Bixler Zavala, entrambi di indubbie orinini portoricane, è sicuramente stata la comune e naturale tendenza all'improvvisazione. Ma questo marchio, che li ha positivamente contraddistinti sin dall'ottimo De-Loused In The Comatorium, se continuerà ad essere utilizzato in modo improprio ed eccessivo come in questo caso, peraltro a discapito del songwriting, difficilmente potrà essere fonte di longevità per la band. Ci troviamo infatti difronte ad un concept album sulla ricerca della spiritualità nell'arte in cui fa da padrona una vera e propria involuzione di quel caos sonoro che in Frances the Mute era tutt'altro che macchinoso e privo di mordente. E nonostante la tecnica ineccepibile, qualche episodio interess
INFORMAZIONI
2006
Universal
Prog Rock
Tracklist
1 - Vicarious atonement
2 - Tetragrammaton
3 - Vermicide
4 - Meccamputechture
5 - Asilos magdalena
6 - Viscera eyes
7 - Day of the Baphomets
8 - El ciervo vulnerado
Line Up
Cedric Bixler Zavala: vocals
Omar Alfredo Rodriguez-Lopez: guitars
Blacke Fleming: drums
Isaiah Owens: keyboards
Juan Alderete De La Pena: bass
Marcel Rodriguez-Lopez: percussions
Adrian Terrazas-Gonzales: various instruments
Pablo Hinojos: samples, guitars
John Frusciante – guitar
 
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