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29/03/24
500 HORSE POWER + GAIN OVER
BORN TO BE WILD MC PADOVA, VIA GUIDO NATTA 14 - RUBANO (PD)
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Spektr - The Art to Disappear
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26/02/2016
( 2118 letture )
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ki.K e Hth, abili trasfiguratori di materia black metal, sono i due nomi dietro il misterioso progetto francese Spektr che, a tre anni dal precedente Cypher, tornano sulle scene con un nuovo lavoro, intitolato The Art To Disappear. Un lavoro freddo, asettico, disturbante, pieno di elettronica, non facile da assimilare e che decisamente esula dai cliché più tradizionali legati al black metal della vecchia scuola, come produzione lo-fi, chitarra zanzarosa e batteria sempre velocissima. In un certo senso, non è neanche esatto parlare propriamente di black metal. Esso infatti viene via via sempre più snaturato e stravolto da ritmiche ossessive, inserti noise e campionamenti e dalla visione musicale futuristica e sperimentale del duo. Del black rimane forse un senso di alienazione che trasuda dopo ogni ascolto. Ma qui l'atmosfera che si respira non è quella di una gelida foresta norvegese o di un oscuro castello medievale, anzi, non c'è spazio per l'atmosfera: la musica risulta così straniante da eliminare nell'ascoltatore qualsiasi emozione o sensazione.
The Art To Disappear silenziosamente si muove fra i riff ultradistorti della chitarra, filtrati attraverso pesantissimi effetti, i ritmi incostanti della batteria, che nonostante il suono molto elettronico si mantiene sempre su patterns tipici del black metal, con un discreto utilizzo della doppia cassa, e i continui effetti noise che, con il loro suono disturbante, risultano la vera arma in più del gruppo. La voce, se non fosse per brevi parti parlate che compaiono in qualche pezzo, è completamente assente e ciò contribuisce a rendere il lavoro ancor più difficile da assimilare. La brevissima opener Again, che non è altro che un effetto noise mandato in loop per trenta secondi, ha il compito di farci addentrare in un mondo futuristico ed industriale e Through the Darkness of Future Past ce ne spalanca definitivamente i cancelli, con riffs nervosi e meccanici e batteria varia ma priva di particolari tecnicismi, tanto da far quasi pensare sia opera di una drum machine. La voce, che all'inizio pronuncia il titolo della canzone e qualche altra parola incomprensibile, comparirà in seguito saltuariamente, senza lasciare però il segno. Il breve interludio Kill Again non è altro che la riproposizione dello stesso tema dell'intro, con l'aggiunta di un organo che rende l'atmosfera ancora più inquietante. From the Terryfying to the Fascinating e That Day Will Definitely Come sono altre due mazzate terribili, ma mentre la prima è talmente martellante e ipnotica da non dare un attimo di respiro all'ascoltatore, la seconda alterna sapientemente parti ambient/industrial e sfuriate con doppia cassa e blast-beats. Le successive e inquietantissime Soror Mystica e The Only One Here sono due intermezzi noise tra cui si inserisce una furiosa Your Flesh Is a Relic, mentre il finale è affidato alla titletrack The Art To Disappear. Trattasi del brano più lungo e probabilmente di uno dei migliori del lotto, aperto e chiuso da una strana ritmica simil-jazz e dal suono di un organo hammond, nei suoi dieci abbondanti sfodera ritmiche indiavolate e riff assassini e taglienti inframezzati e filtrati dai soliti suoni disturbanti delle tastiere.
Ci troviamo dunque davanti a un disco di difficile ascolto anche per i fruitori abituali del genere e soprattutto per quelli più intransigenti: la totale assenza di parti vocali, le influenze industrial e noise che si percepiscono per tutta la durata del disco, i pattern di batteria martellanti e le linee di chitarra spesso dissonanti ne fanno un lavoro di ottima fattura, ma al contempo arduo da apprezzare, frutto di uno stile ormai maturo e completamente formato che non vuole scendere a compromessi e sembra allontanarsi dal black, ma che invece ne rimane saldamente ancorato per creare qualcosa di ancora più inumano e sperimentale.
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3
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Un disco molto molto buono. Sono veramente validi! |
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2
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*volevo dire i precedenti.... |
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1
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I presenti mi erano piaciuti parecchio...un industrial-Black molto alienante e dopato...progetto tra più interessanti in questo campo. Daro' un ascolto anche a questo |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Again 2. Through the Darkness of Future Past 3. Kill Again 4. From the Terryfying to the Fascinating 5. That Day Will Definitely Come 6. Soror Mystica 7. Your Flesh Is a Relic 8. The Only One Here 9. The Art To Disappear
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Line Up
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Hth (Voce, Chitarra, Basso, Campionamenti) ki.K (Voce, Batteria, Campionamenti)
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RECENSIONI |
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