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19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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12/03/2016
( 1335 letture )
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Ci sono nomi di musicisti i quali, quando si scorre la formazione di una band da recensire, forniscono determinate garanzie quasi a prescindere dall'ascolto. Quello di Anton Reisenegger appartiene proprio a questa categoria. Coinvolto nel corso degli anni in realtà quali Pentagram (Chile), Fall Out, Lock Up e United Forces, Anton si ripresenta adesso con i Criminal, band presente sulla scena dal 1991 con otto album all'attivo, compreso questo Fear Itself che esce nuovamente sotto Metal Blade a Marzo 2016. Cominciata come avventura thrash/death/HC cilena, resiliente alle mode più o meno valide e passeggere, quella dei Criminal è diventata, nel corso degli anni, una band anglo/cilena con base nel vecchio continente, ma sempre dedita a martellare pesantemente nelle orecchie degli ascoltatori il suo metal cazzuto e bellicoso.
Registrato utilizzando gli studi personali del bassista Danny Biggin, ubicati in quel di Suffolk, Fear Itself è una nuova conferma dell'indole veemente di cui sopra da parte dei Criminal. Indole peraltro esaltata nel tasso qualitativo dall'innesto del chitarrista solista cileno di stanza a Berlino Sergio Klein, subito ottimamente inserito nel gruppo ed in buona evidenza. Percorrendo i sentieri già tracciati da Napalm Death, Sick Of It All, Carcass, Exodus & C., i Criminal non inventano certo nulla di nuovo, tuttavia, giovandosi di una buona produzione, molto massiccia, ma con ogni strumento non troppo "impastato" col resto ("the band purposely avoided the vices of modern metal production such as samples, quantizing and ampsimulators") e di una verve rimarchevole, i nostri mettono insieme un lavoro non molto lungo, rabbioso, schiumante elettricità e sudore. Ossia tutto quello che si può volere da un CD del genere, testi su disinformazione e sfruttamento compresi. I discreti fondamentali tecnici complessivi e la freschezza dell'esecuzione, ma soprattutto la giusta attitudine dei quattro figuri che si celano dietro al moniker, fanno il resto. Intro a parte, ognuno degli undici pezzi può essere posto in posizione diversa in scaletta, senza che l'economia del disco ne risenta in bene od in male. Nessuno di loro, infatti, stacca in modo netto sugli altri, con la sola eccezione di Scream Of Consciousness, l'unico strutturato su una durata superiore ai cinque minuti, mentre il resto della scaletta resta sotto i quattro. Down Driven, Shock Doctrine, The One Who Speaks At Night e Deep In The Rot quelli che si fanno leggermente preferire, ma si tratta di sfumature all'interno di un quadro monolitico, privo di cedimenti ed un po' più meditato rispetto ai precedenti album.
I Criminal non hanno mai prodotto capolavori e probabilmente mai lo faranno, ma sono decisamente affidabili, precisi e convinti, con il solito Reisenegger la cui presenza è sempre una guarentigia scritta. Fear Itself resta nel solco della tradizione qualitativa del gruppo, sempre al di sotto della primissima fascia, è vero, ma costantemente ben al di sopra del minimo sindacale; e non di poco. Se cercate qualcosa di pesante, solido e garantito come "approved by metalheads", i Criminal sanno come ottenere il relativo certificato di sicurezza sul (loro) lavoro.
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2
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Interessante...non sapevo fosse la band di Anton...di sicuro dopo la rece di Raven andro' a sentirmelo! |
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Gran bella band per quello che ho sentito un po' troppo spostata sul Death ma come detto sound solido granitico e pesante. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Intro 2. Down Driven 3. False Flag Attack 4. Shock Doctrine 5. The Needle and Knife 6. Scream of Consciousness 7. Summoning the Apocalypse 8. The One Who Speaks at Night 9. Animals to Gods 10. Deep in the Rot 11. Wasted Youth 12. Carne Molida
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Line Up
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Anton Reisenegger (Voce, Chitarra) Sergio Klein (Chitarra) Dan Biggin (Basso) Zac O'Neil (Batteria)
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RECENSIONI |
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