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19/04/24
GOATBURNER + ACROSS THE SWARM
BAHNHOF LIVE, VIA SANT\'ANTONIO ABATE 34 - MONTAGNANA (PD)
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17/03/2016
( 1277 letture )
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Gli Adept sono una realtà metalcore proveniente dalla penisola scandinava, da diverso tempo in circolazione ma che solo per la pubblicazione di questo ultimo lavoro sono riusciti a strappare un importante contratto con la casa discografica Napalm Records che ha deciso di dare un’opportunità a questa band. Sleepless é quindi il quarto album degli Adept ed in questo nuovo lavoro la band è riuscita a fare una buona sintesi fra gli elementi legati alle diverse tradizioni del metalcore; troviamo infatti i suoni più duri e hardcore della prima ondata del genere ma anche elementi moderni, fra melodie sospese e il fin troppo abusato djent. Il platter si fa apprezzare per la sua semplicità e la durata non eccessiva (i canonici 45 minuti) e rende l’ascolto piacevole. Inoltre Sleepless ha il proprio punto di forza nelle soluzioni recettive, semplici da assimilare e orecchiabili che si susseguono per tutto il disco. La band, di per sé, non ha inventato nulla di nuovo, ma ciò che viene prodotto è di ottima fattura; i riff delle chitarre sono molto aggressivi e potenti, sia nella costruzione dei diversi brani sia nei breakdown che costellano Sleepless. La melodia gioca un ruolo essenziale e qui si sentono bene sia le influenze della scuola melodic death scandinava, sia quelle più sintetiche e artificiali derivanti da band come i Northlane ed Erra, quasi a voler dipingere tinte sonore più astratte. Ma la band per fortuna non si perde molto in questi ricami, anzi gli Adept si dimostrano un gruppo deciso e in grado di produrre canzoni coinvolgenti con bilanciate dosi di rabbia e delicatezza. Le danze si aprono con la canzone Black Veins in cui il frontman, con in sottofondo le melodie delle chitarre, inizia a descrivere il viaggio che ci attenderà, come se stesse leggendo una poesia o un testo; dopodiché la band inizia a macinare chilometri con le soluzioni sopra descritte; in particolare in questo pezzo si fanno apprezzare i cori in sottofondo nel ritornello, molto intimi e piacevoli, purtroppo non ripresi nelle canzoni successive. Per quello che riguarda le voci ( growl e cantato pulito) dei cantanti non ci sono particolarità da sottolineare; molto canoniche, con il secondo che si destreggia in ritornelli tremendamente orecchiabili e che rimangono stampati in testa anche con un solo ascolto. Qua però i vari ritocchini post produzione sono ben evidenti, in quanto la voce tiene livelli di pulizia difficilmente riproducibili in sede live. Continuando l’analisi delle varie tracce anche qui c'è poco da rilevare; la band si dimostra abile a rimorchiare le carte e trovare soluzioni differenti, ma lo stile rimane costante per tutto il disco; giusto in Down and Our e The Choir of Absolution le cose cambiano un po’. Qua infatti abbiamo due “ballad” in cui si sente tanto il contrasto fra la melodia in sottofondo e il growl con la conseguenza di destare un forte impatto emotivo. C'è da dire che soluzioni ricalcano molto le scelte stilistiche fatte dai Bring Me the Horizon nelle tracce Don’t Go o Blessed with a Curse, ma gli Adept sono riusciti a metterci una buona dose della propria vena creativa per fare proprio questo espediente. In conclusione, Sleepless é un album suonato davvero molto bene, costante per tutti i 45 minuti di produzione ma che manca di momenti memorabili e pezzi in grado di alzare l’asticella e portare l’ascolto a un livello superiore. Gli Adept meritano comunque di essere ascoltati e un album di questa caratura non deluderà di certo i detrattori del genere.
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3
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sono io sciemo o ci sento anche qualche influenza djent ? comunque sta di fatto che questo disco e ottimo per chi vuole ascoltarsi un metalcore vario, e che non sia la solita roba.
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2
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concordo, uno dei migliori dischi metalcore dell anno 88 |
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1
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Suono moderno e potente. Davvero bravi questi Adept: disco da avere!! VOTO 90 |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Black Veins 2. Wounds 3. Dark Clouds 4. Carry the Weight 5. Rewind the Tape 6. Down and Out 7. The Choir of Absolution 8. Lights 9. The Sickness 10. Sleepless
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Line Up
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Robert Ljung (Voce) Jerry Repo (Chitarra) Gustav Lithammer (Chitarra) Filip Brandelius (Basso) Gabriel Hellmark (Batteria)
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