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Megadeth - Cryptic Writings
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21/03/2016
( 5284 letture )
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Cryptic Writings, un titolo quanto mai azzeccato verrebbe da dire oggi e -a maggior ragione- ai tempi della sua uscita, quando i fan di MegaDave infilarono non senza qualche patema nel proprio lettore l'album in questione. Siamo nel pieno della decade successiva a quella degli anni d'oro del thrash e i Megadeth hanno chiaramente deciso di ammorbidire il proprio sound; in realtà la cosa era già apparsa evidente col pur valido Youthanasia e, in parte, addirittura con Countodown to Extinction, che seppur potente e veloce sembrava più "musicalmente abbordabile" rispetto ai lavori precedenti della band. Cryptic Writings vede la luce in un periodo abbastanza particolare per il frontman rossocrinito: il gruppo è reduce da un avvicendamento di management, tanto per cambiare ci sono alcuni dissidi tra i membri del medesimo (chi lo avrebbe mai detto, vero?) e Dave, che si è trasferito in un'altra città, lamenta anche qualche problema di salute. La situazione non è delle migliori, il nuovo manager spinge il quartetto ancor più verso un suono commerciale e li affida al produttore Dann Huff il quale, essendo un chitarrista e godendo dell'ammirazione incondizionata di Mustaine, lo porta verso i lidi hard rock -e addirittura AOR- che erano congeniali alla sua band, i Giant; per ammissione dello stesso Dave, Huff gli avrebbe insegnato alcune tecniche e trucchi che gli faranno ottenere risultati che altrimenti lui non sarebbe stato in grado di raggiungere senza la sua guida, e per i quali gli sarà assai grato.
Dunque eccolo qui, il nuovo lavoro di MegaDave & soci: bisogna ammettere che i timori dei fan di vecchia data non potevano minimamente venire fugati dalla copertina, essenziale come non mai; la rinuncia alla mascotte Vic Rattlehead non era del tutto una novità, ma se non altro la cover di Youthanasia era un piccolo capolavoro, qua oltre alla pochezza del concept veniva abbandonato pure l'ormai storico logo Megadeth -presente solo nella costina laterale anteriore del CD- in favore di una semplice scritta stilizzata veramente anonima (a ciò si rimedierà con la futura reissue del 2004)... le premesse non erano delle migliori, purtroppo. E la musica? Come detto il leader della band puntava al mainstream, a raggiungere quanto più pubblico possibile per farsi conoscere pure al di fuori dell'ambito prettamente metal, e aveva deciso perciò di sacrificare l'attitudine che li aveva fino ad allora caratterizzati in favore di un sound più radiofonico e pacato. E ascoltando brani come I'll Get Even, Use the Man o A Secret Place è impossibile non rendersi conto di cosa avesse in testa Dave per la sua creatura, e in parte centrerà anche l'obbiettivo; Trust si piazzò infatti nella posizione più alta fino ad allora raggiunta dal gruppo nella Mainstream Rock Chart, venendo mandata continuamente in onda nelle stazioni radio rock americane e sulla stessa MTV. Sempre a proposito dell'opener, da ora e negli anni a venire essa praticamente verrà suonata in apertura di ogni concerto dei Megadeth; evidentemente Mustaine ne ha una considerazione altissima, forse maggiore degli effettivi meriti della stessa. Tornando al disco, a scanso di equivoci va detto che qualcosa di buono tra i solchi di Cryptic Writings lo si può senz'altro trovare: il riff di She-Wolf e relativi ululati di chitarra non stupiscono ma possono accontentare il thrasher che si metta all'ascolto del full length, così come il "tiro" di The Disintegrators o l'incipit di Vortex. Bisogna però mettere anche in conto la presenza di alcuni filler che, seppur non orrendi in senso assoluto, di certo non aiutano a far decollare un disco chiaramente concepito in maniera assai differente rispetto al passato; pare difficile credere che la line up sia la stessa che ha partorito Rust in Peace, il drumming di Menza è fin troppo sacrificato e infatti questo sarà l'ultimo album del batterista con i Megadeth; da ora in avanti ci sarà una girandola di musicisti ancora maggiore che in passato, girandola che minerà la stabilità delle varie formazioni future e presumibilmente in parte l'identità dei Megadeth.
Un album controverso, che presenta luci ed ombre al suo interno e ha diviso la critica fin dalla sua uscita; con il senno di poi raggiunge la sufficienza, come detto la tracklist presenta alcuni episodi convincenti, ma è innegabile che chi li aveva conosciuti con i dischi precedenti si ritrovava di fronte quasi una band diversa che aveva stravolto il proprio sound, virando decisamente verso sonorità più easy e meno impegnative sotto tutti i punti di vista; roba che per i vecchi thrasher fu un vero e proprio shock. Ciononostante il peggio doveva ancora arrivare (chi ha detto Risk?) e i Megadeth dovranno attraversare periodi anche più bui che ne mineranno addirittura la sopravvivenza, ma questa è un'altra storia...
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Ascoltato in questi giorni.. Primo Album successivo a CTE che ho sentito.. E' vero che "l'abito non fa il monaco" però la copertina non è stata un bel biglietto da visita.. Tanti momenti sottotono e pochi sussulti, dati dagli assoli di chitarra, che han tenuto desta l'attenzione fino al termine.. Inizialmente ho stentato a credere che fosse lo stesso Gruppo di RIP.. Ho letto opinioni contrastanti su questo Lavoro e fra Soddisfatti e Delusi, mi ritrovo fra i secondi.. P.s: Ho invece letto diversi pareri positivi su Dystopia.. Quasi un ritorno ai fasti di 30 anni fa.. Prossimamente lo ascolterò sperando in una bella sorpresa.. |
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Guarda se proprio devo dirla tutta io adoro Youthanasia che qualcosa di commerciale forse ce l'ha pure... è che questo mi sembra molle, meritevole della sufficienza avendo comunque pezzi validi (come ho scritto nella rece) ma a mio modo di vedere non al livello di alcuni lavori anche successivi tipo TSHF o Endgame, ma questo è il mio pensiero |
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Voto del recensore fasullo... condizionato dal fatto che non e' il genere che tutti vorrebbero dai Megadeth visti i capolavori trash precedenti.
Cercando di essere "open mind", purtroppo parola sconosciuta a molti metallari conservatori e con i paraocchi, l'album e' pieno di pezzi di altissimo livello e grandissima personalita' che contraddistingue sempre i lavori dei Megadeth. Abbiamo capito che non avete digerito la svolta commerciale ma bisogna essere obiettivi nel recensire un disco, infatti il voto dei lettori e' quello reale del suo valore. |
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Eeeeeeee' chiagho che Mustaine egha un po' confuso, eeeeee' chiago che dopo avegh rasciunto eeeeee fasti elevatissimi, un po' di appannamento e' noghmale che agghivi ! No, non e' bello come disco, tghanne qualche canzone, maaaaa devo dighe la veghita' ? Meglio questo cheeeee Load dei Metallica ! Almeno Mustaine suona si tgha insceghtezze e cadute, ma almeno aaaaaaa me mi sembra ONESTO nelle eeeeee intenzioni. Invesce pagheghe mio Load suona ghuffiano. Io dei eeeeee Metallica anni 90 non miiiiiiii sono mai fidato. Cooosa che hanno fatto anche le peghsone dughante le mie vendite, quando discevo che i Burri e Fontana avghebbegho quadruplicato il loro valoghe ! Ed ee' veeeeeeramente suscesso ! |
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Mi trovo d'accordo con la recensione, disco controverso, come tanti altri usciti in quegli anni..
L'intro di Trust è molto simile a quella di Mentally Afflicted dei Vio-lence, il riff di She-Wolf somiglia a Subterfuge degli stessi Vio-lence, ed FFF, a parte il refrain, è quasi una cover di Motorbreath.
Paradossalmente queste 3 tracce per me sono le migliori dell'album. |
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Disco pessimo, a parte le carine Trust e She-wolf con quest’ultima che rende molto meglio dal vivo |
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Album altelante tra hard rock e pezzi molto duri,come la stupenda She wolf-con un lavoro di chitarra strepitoso-,la buona Trust,la violenta vortex,la melodica a secret place,il resto sono solo mediocri riempitivi. |
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Devo dire che a me piace parecchio. |
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Disco due facce..una molle (trust,use the man,)e a mio parere a volte sgradevole(Almost honest,Mastermind,have cool will travel,I'll get even),si alterna ad una piú gradevole,a tratti leggera(a secret Place e sin),a tratti dura come i Megadeth non lo erano da anni(vortex,She wolf,fff,the disintegrators)
Insomma si capisce che direzione volevano prendere(vedi il seguito)ma nota ancora eccome il potenziale della band!! |
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trust e use the man con il sample di needles and pins le mie preferite ,peccato che nel remaster il sample in questione sia stato tolto . |
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Ad ogni modo,io credo che in questo disco sia contenuto uno dei brani migliori dei Megadeth he wolf! un brano dal riff tremendamente ficcante,un ritornello che ti si attacca in testa e un finale con il solito meraviglioso tornado di assoli in cui Mustaine e Friedman dimostrano ancora una volta a tutto l'universo metal come si deve suonare la Chitarra metal! |
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Sono curioso di riascoltarlo, saranno 20 che non l'ascolto o forse più. Quando lo comprai fu la stessa sensazione di load. A partire dalla copertina, una delle più brutte e insipide mai viste e l'album che avrò ascoltato 3 volte. Magari con tutti questi anni cambierò idea. |
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Si salva solo trust...suonata molte volte dal vivo. |
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Ricordo la delusione quando comprai il CD.
Ho ascoltato al'infinito Countdown e Youthnasia, quindi la mia non è una critica ai suoni "ammorbiditi" : qui si tratta semplicemente di un album senz'anima e senza idee. Ogni tanto qua e là qualche buon o spunto come giustamente detto nell'articolo, ma davvero poca roba. Voto 6 di stima. |
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Stavo cercando "countdown" e mi ritrovo tra le mani "CW" dopo anni parcheggiato nel cassetto ma anche un bel pò consumato...lo rimetto su e....diamine non me lo ricordavo più WOW che SOUND che dire, fantastico, oggi lo assaporo ancora meglio, sembra un vino maturato in botte...GRAN BEL LAVORO |
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Pensate che all'epoca lo acquistai giusto per le critiche XD....e tutt'oggi posso affermare di aver fatto un buon acquisto,siamo lontani oramai dai tempi belli però diversi pezzi sono più che accettabili e ogni tanto tutt'oggi qualche ascolto se capita glielo dò  |
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Album interessante..anzich cambiare totalmente genere come fecero' i metallica,passando dal metal all'hard rock,i megadeth hanno saputo alleggerire i toni,ma proponendo sempre pezzi vicini al metal e sinceramente,anche quelli piu' vicini al Rock sono piu' interessanti di quelli contenuti in Load e Reload(album comunque godibili);Trust ha un bel tiro,she wolf è un brano fantastico che da solo vale tutto l'album,buona anche mastrmind e FFF. |
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Un disco da sei politico. Megadeth erano ben altro, dopo Countdown e` iniziata una fase piu` commerciale che non ha mai prodotto grandi risultati. |
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Non è un brutto album ma neppure un grande capitolo per i Megadeth. Ci sono alcuni ottimi pezzi e altri meno interessanti, diciamo che rimane un buon complemento a Youthanasia che sembra essere quasi un lavoro maggiormente focalizzato. 70 per me. |
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Disco gardevole, lontano dai Megadeth di qualche anno prima ma tutto sommato contiene ottime composizioni. P.S : non è un Album Tharsh Metal.. |
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Disco oscuro. Il primo acquistato dei megadeth. Trust, almost honest, secret place son grandissime canzoni. Sarà per motivi affettivi ma per me vale almeno 85! |
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L'ultimo è ancora nella home page. |
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Vengono segnalate trimestralmente in un apposito articolo chiamato "L'Archivio della 'Zine". L'ultimo è del 31 scorso. |
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Scrivo qui perché non so dove farlo altrimenti. Non ho capito se c'è una pagina particolare in cui vengono segnalate le recensioni riscritte (Whitesnake...Venom ...questa...). Grazie |
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Non mi sono mai accodato a coloro che stroncarono l'album. Trust e Disintegrators sono splendide; I'll get even ha quel tocco oscuro che affascina; FFF mette in risalto i solismi sfrenati delle chitarre e Vortex pur ultra-tecnica non annoia mai. Discreto |
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MI pare che il senso sia molto chiaro: ciò che sostituiamo è stato scritto in un periodo in cui non avevamo raggiunto questa qualità media. Pertanto, molte di queste vengono sostituite da nuove, scritte da recensori ritenuti più adatti a rendere il disco. IN generale, se permetti, non dobbiamo spiegare nulla, ma lo facciamo comunque. Abbiamo deciso di sostituirle e lo abbiamo fatto, così come spiegato praticamente in ongi articolo della serie. IL commento 11 spega il resto. E' curiosissimo che un servizio che serve ad innazlazare la qualità media di ciò che leggete venga criticato. IL disco è inutile? Che importanza ha? é uscito, esiste e va trattato, così come una buona parte di ciò esce adesso , del resto, tanto più che ha quel nome in copertina. Il resto è polemica sterile, gioco nel quale alcuni sembrano essere particolarmente bravi. |
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No, non l'avevo scritta io... semplicemente mi è stato assegnato questo rifacimento e io l'ho scritto tutto qua. |
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La recensione precedente, l'avevi scritta tu? Non mi pareva che fosse così particolarmente inappropiata da riscriverla di sana pianta. Non ho capito il VERO motivo che ti ha spinto a riscriverla, tutto qui. Io sarò zuccone ma sull'archivio della zine viene detto "......rifatte integralmente per renderle adatte alla qualità di scrittura -concedeteci questa piccola immodestia- che da anni ci contraddistingue. In particolare, riflettori accesi sui Megadeth." Si ma in che senso, forma, contenuti, voti..... |
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11
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Tenete presente che nello specifico la recensione vecchia non era stata scritta nel 1997 quindi non era nemmeno quella a caldo in realtà. E spesso i commenti si riferiscono anche a quanto scritto nella rece stessa per cui se questa viene sostituita possono risultare fuori luogo se non incomprensibili |
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10
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Ah ora ho capito. Cmq per me il bello delle recensioni é rileggere dopo tempo i commenti le idee le polemiche ecc.. Trovo piu genuine le recensioni fatte a caldo rispetto a quelle anni dopo.. Oppure quando le rifate potreste tener anche le vecchie! |
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9
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Di migliaia di dischi recensiti in questa zine il 71% potrebbe essere definita inutile da ognuno di noi. Con un però, i dischi che formano la percentuale cambiano da utente ad utente. |
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Spiegare? È solo la 21° volta che il tutto viene spiegato nell'articolo L'archivio della Zine... comunque non volevo evitare i tuoi commenti mi chiedevo solo perché li hai fatti su una recensione -e di conseguenza su un album- che TU hai definito inutili |
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7
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Potresti almeno spiegarlo, il motivo di questo inutile rifacimento, così eviteresti anche i miei inutili commenti. |
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6
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e che senso avrebbe commentare una recensione inutile di un album inutile? |
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Che senso ha rifare una recensione inutile, per un album inutile. Comunque, l'inizio del declino della band. Lo comprai a scatola chiusa, ma già dalla copertina anonima, che vidi dalla vetrina ebbi un cattivo presentimento e infatti......riposto al secondo ascolto, riascoltato dopo una decina d'anni e ri riposto......per sempre. |
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@black Hanno rifatto la recensione e di conseguenza azzerato voti e voti lettori. |
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3
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Come mai son spariti tutti i commenti?? E voti lettori |
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2
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Un disco che ho provato ad ascoltare un paio di volte, ma non mi ha mai convinto, esattamente come Youthanasia. Preferisco Risk. |
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1
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Condivido in pieno. all'epoca fu deludente, perchè semplicemnte fu il primo album non buono/ottimo della band. Però a ripensarci oggi, riguardando i pezzi della scaletta, tutto sommato e un album che può meritare il suo 65, con dei bei pezzi e delle cadute di stile rovinose. |
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