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Childrenn - Animale
12/04/2016
( 870 letture )
“Supergruppo” è un termine legato a doppio filo alla magica leggenda degli anni 70 in cui musicisti di enorme talento e notorietà univano le loro forze spinti da stima e amicizia reciproca o semplicemente da produttori o manager che intravedevano la possibile nascita di un’alchimia magica. Tante volte la formula ha funzionato, alcune altre no, ma il termine è sopravvissuto ed ancora oggi viene usato (e sovente abusato) per indicare l’avventura musicale di personaggi noti ed estremamente talentuosi che si riuniscono sotto un monicker.

Nel caso dei danesi Childrenn la definizione “super-gruppo” calza in modo appropriato, nonostante ai più i nomi: Jacob Brixen, Manoj Ramdas, Jakob Krogh Jørgensen e Rune Nugge Kristensen non dicano probabilmente nulla, ci troviamo infatti di fronte a personaggi rilevanti nella scena rock della penisola nordica che vantano collaborazioni in The Raveonettes, SPEkTR, Sort Sol, Psyched Up Janis, Hymns From Nineveh e Powersolo. La band dopo alcuni live shows di “riscaldamento” in patria esordisce con questo Animale (titolo nella favella nostrana incredibilmente privo dei tipici strafalcioni di chi, all’estero, si cimenta in questo campo) uscito sotto l’egida della locale Mighty Records. Il platter è stato registrato a Copenaghen, ma del lavoro di mixaggio si è occupato Randall Dunn già al lavoro con Sunn O)), Black Mountain e Earth. Il background dei componenti è abbastanza variegato per questo nel disco si possono ascoltare tante influenze e commistioni di generi diversi che, con alterne fortune, provano a trovare un modus vivendi nelle sei tracce di Animale. La base è costituita dalla psichedelia settantiana, reinterpretata in chiave moderna su cui si innestano venature noise/kraut-rock e una buona dose di alternative a rendere il tutto di difficile catalogazione. Il pregio, e in un certo senso anche uno dei difetti, di questo album sta proprio nella sua grande eterogeneità: da un lato ascoltare tanti stili e sound diversi anche all’interno delle stesse tracce da al disco un piglio originale, fresco e imprevedibile dall’altro è molto complesso assimilare le canzoni in particolare per la presenza di lunghi spezzoni onirici ripetuti in modo ossessivo oltre alle differenze, a volte spiazzanti, fra bridge e ritornello che sembrano non avere nulla che li colleghi. Queste caratteristiche saltano subito all’orecchio nella opener Handcuffed acida, psicotica e disturbata in cui dominano due melodie ripetute alternativamente per tutti e quattro i minuti; più energica e movimentata la successiva Black Unicorn in cui la sezione ritmica spinge sul gas mentre le chitarre si lasciano andare su melodie sognanti e dissociate soprattutto nel folle bridge centrale. Si ritorna ad atmosfere sulfuree dominate dal basso “grasso” e distorto di Jørgensen per Submission la cui durata di oltre sei minuti la rende difficile da digerire, discorso analogo per Animale/Neural Oscillations che conta oltre otto primi di discreta follia traslata in musica, in cui l’unico punto di riferimento è il tappeto ritmico sui cui viene costruita ogni sorta di divagazione sonora che ha il suo culmine nella melodia da film horror anni ottanta realizzata con le tastiere nel finale. Almeno inizialmente più tradizionale, e forse addirittura un po’ banale, It’s Time To Leave torna su coordinate più strettamente rock con una alternanza classica di bridge e ritornello per lasciare spazio alle solite divagazioni psyc nel finale; discorso similare per la chiusura di Dancing On Ashes che si apre con melodie eteree e solari per interrompersi bruscamente in un rocambolesco stacco noise che si arresta solo nel finale.

Animale si guadagna assolutamente la sufficienza per l’originalità delle composizioni data dalle sue tante anime e una vena psychedelic portata avanti con perizia nella scelta dei suoni e con la capacità di sorprendere anche dopo un certo numero di ascolti. Questa è però un’arma a doppio taglio che porta anche alcune delle tracce a perdersi nelle troppe divagazioni dissonanti e nella ossessiva ripetizioni di alcune melodie. Se i Childrenn sono un “vero” supergruppo dovranno dimostrare di poter limare questi difetti per sfornare un secondo album con i fiocchi.



VOTO RECENSORE
65
VOTO LETTORI
88 su 1 voti [ VOTA]
INFORMAZIONI
2016
Mighty Music Records
Hard Rock
Tracklist
1. Handcuffed
2. Black Unicorn
3. Submission
4. Animale/Neural Oscillations
5. It's Time To Leave
6. Dancing On Ashes
Line Up
Jacob Brixen (Voce, Chitarra)
Manoj Ramdas (Chitarra)
Jakob Krogh Jørgensen (Basso)
Rune Nugge Kristensen (Batteria)
 
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