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19/04/24
GOATBURNER + ACROSS THE SWARM
BAHNHOF LIVE, VIA SANT\'ANTONIO ABATE 34 - MONTAGNANA (PD)
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Circle II Circle - Reign of Darkness
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13/04/2016
( 2061 letture )
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Formati nel 2003 da Zak Stevens, dopo la sua uscita dai mitici Savatage, i Circle II Circle hanno sfornato dischi con regolarità e costanza, tanto che, dopo due anni dal precedente Seasons Will Fall, ci propongono questo nuovo lavoro intitolato Reign of Darkness, settima loro fatica. I Circle II Circle forse non si scrolleranno mai di dosso l’appellativo di band derivativa, quasi uno spin-off dei Savatage. Coscienti di questo, Zak e soci continuano infatti a comporre dei brani tipicamente riconducibili a un heavy power metal di stampo U.S. energico e vigoroso, impreziosito da una massiccia dose di melodia di indubbia qualità e perizia tecnica, che tuttavia non riesce a restituire completamente le stesse emozioni della (ex)band dei fratelli Oliva a cui si ispira.
L’intro Over-Underture, brano completamente strumentale, potrebbe benissimo essere presente in un qualsiasi disco dei Savatage o del progetto sinfonico Transiberian Orchestra. La successiva Victim of the Night ci regala subito l’inconfondibile voce di Zack modularsi su dei muscolosi riff -di chiara ispirazione periodo Edge of Thorns / Handful of Rain- che fanno da potente muro sonoro a un tappeto di ipnotiche tastiere e buoni assoli. A seguito della più delicata e introspettiva Untold Dreams, in cui Zak riesce benissimo a esprimere il suo caratteristico timbro vocale, le successive It's All Over, One More Day, Ghost of the Devil proseguono con l’esprimere quanto già dichiarato nella opener: brani ben strutturati da ritmiche vigorose condite da forti intramezzi melodici, che, seppur impeccabili nell’esecuzione, rimangono leggermente banali peccando di manierismo. Dopo la metà del disco, inoltre, si percepisce un notevole calo compositivo, tanto che i rimanenti brani non lasciano particolare traccia nell’ascoltatore, se non in alcuni spunti, come per esempio l’assolo in Sinister Love. Chiude il disco la ballad Solitary Rain che conferma l’assoluta maestria di Zak Stevens su brani di questo tipo e che si candida ad essere una delle migliori tracce di tutto il disco.
In sintesi, Reign of Darkness merita ampiamente la sufficienza, grazie ad alcuni brani riusciti e alle ottime registrazione e produzione ma, come detto in precedenza, paga troppo una componente derivativa che francamente lascia un po’ la sensazione del già sentito e fatto meglio da altri. Non basta infatti la bellissima voce di Zak Stevens, i delicati passaggi pianistici e i morbidi arpeggi, senza la geniale base compositiva della coppia O’Neill/Oliva capace di tradurre poesia in musica. Peccato, il disco che scorre via ai primi ascolti, alla lunga annoia un pochino, lasciando trasparire un lavoro manieristico che porta a considerarlo come uno di quei tanti dischi destinati a non lasciare il solco e ad essere presto dimenticati. Per molti la carriera di Zak Stevens ha già raggiunto il suo apice durante la militanza nei Savatage e probabilmente è cosi; consapevoli del fatto che sia ancora uno dei migliori e più dotati cantanti sulla scena, ci piacerebbe, nel rispetto della sua identità artistica, percepire un’evoluzione in grado di stupirci e di regalare qualcosa di migliore e di più personale. L’obbiettivo non è facile, ma non è forse questa la vera sfida da cogliere per i Circle II Circle? Se non fosse cosi, la domanda all’ascolto di Reign of Darkness sarebbe solo una: "Quando ci sarà la reunion ufficiale dei Savatage"?
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è chiaro che i circle paghino un fortissimo debito nei confronti dei savatage. Però è anche vero che oggi se voglio ascoltare qualcosa del genere sono l'unica possibilità. Quindi ogni loro uscita mi lascia sempre abbastanza soddisfatto. Nel caso di questa loro ultima fatica personalmente sarei un po' meno duro. Un 70/75 ci sta tutto, e parlando più in generale della band, almeno due dischi ottimi li hanno fatti (tra cui il precedente seasons will fall) |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Over-Underture 2. Victim of the Night 3. Untold Dreams 4. It's All Over 5. One More Day 6. Ghost of the Devil 7. Somewhere 8. Deep Within 9. Taken Away 10. Sinister Love 11. Solitary Rain
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Line Up
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Zak Stevens (Voce) Christian Wentz Chitarra) Bill Hudson (Chitarra) Marc Pattison (Chitarra) Henning Wanner (Tastiera) Mitch Stewart (Basso) Marcelo Moreira (Batteria)
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