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Barbarian - Cult of the Empty Grave
14/04/2016
( 2107 letture )
A circa un anno e mezzo di distanza da Faith Extinguisher, i fiorentini Barbarian tornano ad infestare il mercato con il loro nuovo, marcissimo Cult of the Empty Grave, stavolta su Hell Headbanger Records. Basati, ancora una volta, su quanto a loro tempo fatto dalle più putride e primordiali incarnazioni dello speed/thrash -gli accostamenti a Celtic Frost e più ancora Hellhammer sono in ogni caso di prammatica- i tre continuano sulla loro strada, inserendo solo qualche piccolo aggiustamento di rotta dettato dalla maggiore maturità raggiunta.

Consueta produzione marcia tendente a restituire l'atmosfera da live in un pub, solita ignoranza in ogni singolo pezzo, altrettanto solito auto-crogiolarsi in atmosfere malsane e (più che) volutamente sgradevoli, ma, come accennato, anche qualche piccolo aggiustamento di contorno, magari nemmeno introdotto a livello cosciente. A venire un po' più fuori a scapito della matrice black, infatti, è la vena più heavy metal old-school, peraltro da sempre presente nella loro musica, ma in questo caso maggiormente esaltata dalla aumentata convinzione nei cori e, in generale, in una accresciuta tendenza a rifinire meglio le canzoni. Il tutto, beninteso, da intendere nel quadro della proposta dei Barbarian, decisamente poco incline alla piaggeria verso le necessità commerciali ed alla raffinatezze in generale. La partenza con Bridgeburner mostra subito che i Barbarian sono sempre loro, ma con la loro parte heavy leggermente più in evidenza. Tempo medio e riff classico, con cori dal retrogusto epic (i Manowar sono tra le loro band preferite e ritorneranno a far capolino in tutto il disco) e accelerazione speed/thrash. Insomma: tutti gli ingredienti più classici del gruppo, solo miscelati nello shaker in proporzioni leggermente differenti. Il resto della scaletta non riserva grosse sorprese, fattore che un ascoltatore di un simile gruppo, del resto, non si aspetta. Ancora sostanzialmente heavy con Whores of Redemption, brano reso più sulfureo dalla voce di Borys Crossburn, poi ancora tempi medi e cambio di ritmo condito dal tipico "UH!" con Cult of the Empty Grave. Decisamente più thrash Absolute Metal, una semplice corsa nel metal estremo dell'84, a braccetto dei Venom e dei Sodom, ma con un'attitudine un po' più cazzona e tipicamente thrash, appunto. Ancora marciume su tempi medi con Supreme Gift, nuovamente condita da una massiccia dose di heavy sia nel riff di base che negli interventi della chitarra. Poi Bone Knife sposta tutto in territori più marziali, risultando forse il pezzo più riuscito dell'album, specialmente per ciò che riguarda le parti vocali e considerandolo come summa di Cult of the Empty Grave, coretti compresi. Infine, Remoreless Fury, un altro mid-time "abbellito" dal canonico cambio di ritmo che fa ribollire un brano altrimenti troppo prevedibile, mette la parola fine sul nuovo album dei Barbarian.

A prescindere dai piccoli aggiustamenti di secondaria importanza precedentemente segnalati, chi acquista un CD col moniker dei Barbarian in copertina, sa benissimo cosa aspettarsi e non mette certo in preventivo di trovarsi di fronte ad evoluzioni che vadano al di là di quanto specificato. Heavy/speed/thrash vecchia scuola (prima metà anni 80) tra Hellhammer, Manowar, Bathory e Sodom, registrazione simil-presa diretta, nessuna vera sorpresa, sudore, birra e poche menate; questo quanto hanno da offrire anche stavolta i Barbarian ad un pubblico che proprio questo vuol sentire. Se vi piace l'articolo, i toscani vi soddisferanno anche a questo giro.



VOTO RECENSORE
74
VOTO LETTORI
87 su 2 voti [ VOTA]
ObscureSolstice
Venerdì 14 Dicembre 2018, 11.37.08
6
questo album lo presi quando li vidi dal vivo di spalla, come quando succede spesso che una band mi colpisce a prezzo onesto delle band piccole. Una band senza fronzoli, da ascoltare senza troppi impegni quando si vuole, che ti sbatte in faccia il metal più semplice e animalesco. Il mio mondo preferito. Più che sufficiente i Barbarian. Dove cè black/heavy/speed/thrash prima scuola ultra alcolico sporco e "vandalo" io ci sono. Le peculiarità alla Motörhead si sentono tutte, anche di batteria. Promossi i barbari
Doomale
Martedì 27 Settembre 2016, 16.28.50
5
Riascoltato poco fà...mi piace assai sto metal rozzo!
Undercover
Martedì 19 Aprile 2016, 17.33.10
4
Per me invece è un passo indietro rispetto a "Faith Extinguisher" che penso sia più album rispetto a questo che ho trovato un po' dall'andazzo altalenante. Il disco in sé non è male, ma stavolta non vado oltre la sufficienza piena.
Zess
Martedì 19 Aprile 2016, 16.49.17
3
Ascoltato ieri, niente affatto male ma non avevo dubbi
jek
Lunedì 18 Aprile 2016, 20.35.20
2
Per ora ho sentito solo Absolute Metal che effettivamente odora di zolfo alla Venom, ottima band nonostante l'inflazione di uscite lo metto in lista.
Doomale
Giovedì 14 Aprile 2016, 23.58.51
1
Il precedente mi era gia' piaciuto, ma a leggere dall'essenziale e sempre chiara recensione di Raven penso proprio che questo potrebbe piacermi di piu'. Oltretutto 74 per i miei canoni e' un signor voto..quindi tutti i segnali sono giusti. Ripasso più in la'
INFORMAZIONI
2016
Hells Headbangers Records
Heavy/Thrash
Tracklist
1. Bridgeburner
2. Whores of Redemption
3. Cult of the Empty Grave
4. Absolute Metal
5. Supreme Gift
6. Bone Knife
7. Remoreless Fury
Line Up
Borys Crossburn (Voce, Chitarra)
D.D. Prowler (Basso)
Lore (Batteria)
 
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