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Nokturnal Mortum - Nechrist
16/04/2016
( 3330 letture )
Dovuta premessa: chi scrive non condivide le tematiche di violenza e di odio verso le religioni cristiana ed ebraica presenti in questo album, né appoggia il nazional-socialismo né ideologie neo-naziste. Si è soltanto attenuto ai testi presentati nell’album.

L’Odio verso il cristianesimo. Quello con la “o” maiuscola. L’Odio violento, perverso, persecutore. Chi mastica metal da un po’ di tempo, soprattutto nelle sue pieghe più estreme e in particolare nel black metal, sa che la tematica è molto comune e viene comunicata con tutti i mezzi a disposizione: copertine, testi, concerti e anche attraverso atti di sfregio veri e propri verso luoghi di culto di questa religione. Religione che non è altro che un inganno, forse il più duraturo fra tutti. Religione vista come un morbo, distruttrice di popoli e tradizioni, che rende l’uomo schiavo e sottomesso, dalla quale ci si deve liberare ad ogni costo. Come dimenticare Du Som Hater Gud dei Satyricon, nella quale è racchiuso il culmine dell’odio e della avversità verso “Dio e la vita cristiana”, che vide la sua più elevata espressione artistica in quella oscura e gelida Norvegia della prima metà degli anni novanta? Passano anni, anche se pochi, ma le ideologie non cambiano e il black metal si divide in diversi sottogeneri, di cui uno di questi è il National Socialism Black Metal (NSBM), il quale porta le tematiche ben conosciute ad uno stadio ancora più violento e ideologico, associandole e prendendo spunto dal nazional-socialismo, che si diffuse (sfortunatamente) in Germania nella prima metà del Novecento con la salita al potere di Adolf Hitler. Come spesso accade all’uomo sfuggono di mano certe cose e anche il NSBM sfuggì di mano ad un gruppo tedesco di nome Absurd, in quali membri si macchiarono nel 1993 dell’omicidio dell’allora quindicenne Sandro Beyer, ragazzino che viveva in solitudine ed in emarginazione che vide nel gruppo tedesco la sua rivalsa, anche se proprio gli altri membri della formazione lo uccisero in quanto raccontò a terzi le attività occulte praticate dai ragazzi e le loro idee favoreggianti il nazismo.
Ma perché parlare del NSBM nella recensione di Nechrist? Oltre alla cover che raffigura una croce celtica, simbolo utilizzato in modo inappropriato da partiti di estrema destra, bisogna parlarne in quanto l’album rappresenta il picco più alto di questo sottogenere abbastanza sviluppato nelle terre slave, per fortuna solamente musicalmente parlando, in quanto perlomeno i Nokturnal Mortum non vennero mai chiamati in causa in vicende di cronaca nera.

Nechrist è il terzo capitolo della discografia della band ucraina, inaugurata dal full-length Goat Horns portato alle stampe dopo tre demo, uno split e due EP, tutti pubblicati nel giro di soli 3 anni dal 1995 al 1997. Al primo album segue un anno dopo To the Gate of Blasphemous Fire che, a differenza del più sinfonico debutto e dei più mistici demo/EP, racchiude in sé l’animo più black del combo, al quale succede appunto il nostro >Nechrist, che musicalmente può essere interpretato come una via di mezzo fra le due produzioni precedenti. I testi, alcuni in inglese ed altri in russo, trattano dall’odio verso il cristianesimo al razzismo, dal nazionalismo all’amor di patria, dalle tradizioni all’elogio degli antichi padri fondatori della loro terra, il tutto condito con cattiveria, violenza e blasfemia. Probabilmente più di qualcuno storcerà il naso in seguito a quanto letto e si interrogherà sulla moralità dei temi trattati dal quintetto in questione, ma non è certo questa la sede per discuterne.
Tornando alla release e in particolare alla musica presentata, è possibile riscontrare brani che alternano parti prettamente black metal, a passaggi in cui emerge tutto il lato folk della formazione. La produzione è di bassa qualità, i riff sono taglienti e distorti, al tal punto che spesso la chitarra finisce in secondo piano a favore della strumentazione popolare (violino, lira, tamburi, ocarina, cornamusa e sopilka) e della batteria, la quale tiene altissimi e tirati tutti i ritmi dell’album, passando da un blast beat all’altro senza mai calare di tono. Il tutto accompagna le terribili urla di Varggoth, che appare anche molto versatile attraverso diversi stili di scream. Ogni brano si differenzia dagli altri per qualche caratteristica: l’opener The Funeral Wind Born In Oriana con i suoi cori ci porta nelle feste popolari ucraine; Night Before the Fight spicca per il suo riff iniziale e per la voce cattivissima da far invidia a qualsiasi gruppo black norvegese; la seguente Black Raven è la traccia più sperimentalista, in quanto inizia con il suono della cornamusa accompagnato da cori in lingua, per poi riprendere le sfuriate black sentite in precedenza, ricordandoci quasi A Fine Day to Die degli indimenticabili Bathory. Tale pezzo apre inoltre le porte alle tematiche legate all’avversione verso il cristianesimo e all’elogio delle tradizioni e degli antichi, il tutto proiettato in una visione nazionalista. Il platter continua con The Call Of Aryan Spirit, brano più ideologico legato al NSBM: il testo richiama all’odio e incita ad azioni oltraggiose nei confronti di cristiani ed ebrei. Segue la misteriosa The Child of Swamps and Full Moon, uno dei brani che meno si distingue all’interno del lotto. Death Damnation è caratterizzata da riff e blast beat puramente black che lasciano spazio a composizioni folk solo alla fine. In the Fire of the Wooden Churches presenta una grande alternanza fra black e folk attraverso riff non indifferenti che accompagnano cori e voci femminili che incitano alla distruzione della religione cristiana. La violenta ed a tratti rallentata Jesus’ Blood rappresenta il punto più alto dell’ostilità rancorosa presente nel full length, ricorrendo anche alla blasfemia. L’album si chiude con la title-track, altro pezzo che non si distingue in maniera particolare, ma che sicuro è la traccia più folk di tutta la composizione. La versione del 1999 in cassetta si conclude qui, ma nel 2004, la nuova versione in CD contiene dopo la title-track ben 78 brani che racchiudono suoni naturali, giungendo lentamente fino al numero 88, che non è altro che una rivisitazione di Perun’s Celestial Silver, già presente nella demo Lunar Poetry.

Nechrist, che dall’ucraino è traducibile in italiano con “pagano”, è un album da apprezzare attraverso diversi ascolti, senza alcun pregiudizio nei confronti della band, la quale ora, dopo aver cambiato logo abbandonando le croci rovesciate, ha annunciato che non tratterà più di temi legati alla politica. Non ascoltandolo tutto di un fiato nella sua interezza si rischia di sottovalutarlo, di cadere nella superficialità e di non goderne al meglio. Questo terzo capitolo dei Nokturnal Mortum è una tappa fondamentale della loro discografia ed è rivolto a tutti coloro che volessero allargare i propri orizzonti musicali ascoltando qualcosa di diverso dal “solito” black nord-europeo, senza ovviamente togliere la maestosità a quest’ultimo, rimanendo però in un clima di altissimo odio e di avversità verso il cristianesimo.

The sun has shown
it's insidious crown
and my eyes see
the night landscape dying
but I'm standing here,
I'm child of the moon
the angels are weeping
it's time to wake the army...



VOTO RECENSORE
87
VOTO LETTORI
69.29 su 55 voti [ VOTA]
X
Lunedì 12 Giugno 2017, 15.43.23
25
Ideologicamente e Musicalmente perfetto.
Punto Omega
Domenica 18 Dicembre 2016, 13.09.32
24
Ultima strofa fi The Call of Aryan Spirit (non che le altre siano meglio): "Let our slavonic blood boil up with our hatred Hey, our land, stay with us! Let every step on our land turn for the damnation on jews! White power, you have to destroy of useless tribes Under your glorious obsession! Because they are not people, They are worms whose mission is only parasitism Let the aryan spirit support us! The war is sacred! total war!" Avete letto? Bene, ora sostituite le parole jews con italians. Supportereste ancora il gruppo?
Lbstdrt
Lunedì 5 Settembre 2016, 1.05.50
23
L'album è straordinario, probabilmente il capolavoro assoluto. L'atmosfera è straordinaria, eccezionale, così come le sonorità. Li ho visti anche io quando sono venuti in Italia, suonando ottimamente. Sugli "ubriachi e sui bracci tesi" non dico nulla, ma non vedo nulla di male nelle braccia alzate, così come non vedo nulla di male nel Pagan Front e nelle idee da esso sostenute. Tornando alla musica, il taglio gelido delle chitarre è da brividi, così come le parti più Folk. Tuttavia per me questo è Black Metal e nient'altro.
simo
Martedì 26 Aprile 2016, 10.09.17
22
Sei meno simpatica di Ezio Greggio
deborah
Martedì 26 Aprile 2016, 1.46.25
21
questa recensione chi l'ha scritta? la serrakkiani del pd? XD
ObscureSolstice
Domenica 17 Aprile 2016, 17.01.46
20
appunto non è il black classico ma è un pagan/folk/black metal. Uno delle band cardine del genere, complimenti all'Ucraina a livello internazionale è stimata, come anche ci sono ottime band in Polonia, Russia etc. E' un ottima band come testi, come sonorità e come proposta estrema di black pagan con tinte folk qua e là. Inutile nominare il black classico norvegese, che conta ben poco l'accostamento come ha detto Theo, non è che se una valida band non è norvegese allora è merda a priori, intendiamoci. Perchè in quel caso di black metal non conoscete molto in largo. Poi questi non sono molto di fine anni '90, già a metà dei '90 hanno prodotto i primi demo
terzo menati
Domenica 17 Aprile 2016, 14.05.02
19
Si in effetti l'obiezione ci sta. Diciamo allora il Black più canonico norvegese di metà fine anni 90 e tutta la mercanzia moonfog. Questo l'ho ascoltato sul tubo
Theo
Domenica 17 Aprile 2016, 13.29.08
18
Ma come "il black oggi"... Il disco è uscito nel '98-99 in piena epopea... E, anche anni a parte, il disco c'entra comunque ben poco col Black comunemente inteso, o quello di fine '90. Comunque se preferisci per i motivi detti roba meno Black ma hai apprezzato le sonorità di "NeChrist", ammesso tu non conosca il resto eh, consiglio i due dischi che hanno fatto dopo ("Weltanschauung" e "The Voice Of Steel"), magari li troverai più interessanti e vari.
terzo menati
Sabato 16 Aprile 2016, 22.46.54
17
Io il disco l'ho ascoltato e lo trovo musicalmente buono anche se il Black al giorno d'oggi lo trovo poco interessante dopo l'abbuffata di fine anni 90. Il discorso testi e concept e' complementare alla musica, da sempre. Come horror e King Diamond, figa droga e motley crue, storia e iron Maiden.
simo
Sabato 16 Aprile 2016, 22.34.47
16
Si può parlare dei testi anche senza ascoltare la musica, non vedo cosa ci sia di male
ObscureSolstice
Sabato 16 Aprile 2016, 22.32.44
15
la gente non ascolta nemmeno il disco e parla
simo
Sabato 16 Aprile 2016, 22.20.24
14
Scusa Terzo, in effetti ho toppato alla grande il tuo discorso é sensato, infatti oltre a trovare queste proposte senza senso mi hanno sempre, come dire, fatto anche sorridere proprio per l'ingenuità di fondo e sto parlando solo dei temi trattati perché non l'ho nemmeno ascoltato(e non penso lo farò mai)
terzo menati
Sabato 16 Aprile 2016, 22.08.56
13
Simo non hai capito il mio discorso. Io sono tollerante per natura e i musulmani per me non sono un problema come non lo sono cristiani ed ebrei, ognuno per me è libero di pregare se ci crede il suo.Dio. Dico solo che se ti ergi a guerriero bianco che vuole salvare l'europeo dai nemici che vengono da est, se te la prendi con cristiani ed ebrei di questi tempi sei anacronistico e anche un po' coniglio. Quindi secondo me rimane la musica perché di concettualmente estremo non rimane un cazzo...forte con i deboli debole con i forti
Doomale
Sabato 16 Aprile 2016, 21.27.58
12
Ricollegandomi al mio primo commento, volevo solo aggiungere che questo lo trovo il naturale collegamento tra il pagan Black piu crudo del precedente e altrettanto ottimo To the gate of blasphemous fire e quanto avverra' dopo a partire da Weltanschauung. Per poi arrivare al capolavoro assoluto dell'ultimo.Un lavoro imprescindibile quindi x tutti gli amanti del genere.
simo
Sabato 16 Aprile 2016, 21.10.35
11
Adesso, capisco la critica violenta contro il cristianesimo, prendendolo come pretesto per decantare la libertà(apparente) dell'essere umano e condannare l'idea di un Dio, non capisco invece la necessità di parlare di razze ariane e tirare in ballo il nazismo dopo ciò che la storia ha insegnato a tutti. Inoltre a chi pensa che si dovrebbe approfittarne per criticare l'islam dico che non ha capito come gira il mondo
hattori hanzo
Sabato 16 Aprile 2016, 18.16.34
10
Da vero ateo , mi sembrano dei ciellini esaltati.......
terzo menati
Sabato 16 Aprile 2016, 16.47.32
9
Non intendevo che fanno cinema per fare spettacolo, ma che non fanno paura a nessuno. Prendersela con cristiani ed ebrei al giorno d'oggi è come prendersela con un vecchietto acciaccato o con un ragazzino handicappato. I veri bulli nerboruti che ti rompono il culo sono gli integralisti islamici...e quelli mica porgono l'altra guancia quelli ti fanno male veramente. Queste band dovrebbero essere le prime a cogliere la palla al balzo per sparare a zero sul islam, moderato e non, ed essere credibili nel male, ma non lo faranno mai. Quindi per me la loro carica guerresca pagana, la loro cattiveria ariana e' roba da Walt Disney. Per chi piacciomo meglio concentrarsi sulla musica senza farsi troppe para oppure ascoltare altro.
Theo
Sabato 16 Aprile 2016, 16.14.49
8
Che sia cinema, immagine o verità sibceramente poco importa, mica ci devo cenare insieme... Disco stupendo come del resto ogni loro uscita. Parole su di loro ne ho sempre spese fin troppe (e sono tutte meritatissime), tuttavia questo non è considerabile il loro miglior disco di certo quindi il voto è forse un filino alto... Ma, se non altro, la recensione rende giustizia al valore del platter in questione. Ad ogni modo, come premesso, si parla di band e dischi come ce ne sono poche/i. Sul fatto che "The Voice Of Steel" sia poi il loro miglior disco poi non si discute, tuttavia fin dai demo (nessuno ricorda "Lunar Poetry" ed il purtroppo mai citato "Twilightfall" del '95?) hanno sempre dimostrato di essere un passo o due avanti. Tra l'altro, sono tornati quest'anno con uno split di cui consiglio molto la parte degli ucraini, che mostra una band in formissima e con tante idee ottime che fanno ben sperare per il nuovo full in lavorazione. Chepeau.
Malleus
Sabato 16 Aprile 2016, 15.16.33
7
Solo cinema? Solo immagine? Ma se quando questi hanno suonato al Colony c'erano solo braccia destre tese e nazisti ubriachi. Non parlate a vanvera di cose che non sapete, la fanbase dei gruppi del Pagan front è tremendamente schierata e convinta, io onestamente mi dissocio in pieno dalle loro idee atroci. Ciò non toglie che musicalmente siano enormi, anche se per me il vero capolavoro è venuto anni dopo e risponde al nome di The voice of steel.
Falkenbach
Sabato 16 Aprile 2016, 15.00.10
6
Ben detto terzo menati, è solo spettacolo (aspetto sempre stato presente nel black metal) che fa, se vogliamo, da "contorno" alla musica. E, sceneggiate a parte, la musica è di primissima qualità.
Luca
Sabato 16 Aprile 2016, 14.31.17
5
Onore
ObscureSolstice
Sabato 16 Aprile 2016, 12.15.19
4
quanti dei nostri beniamini anche di band grosse hanno ideologie contestabili ma non lo fanno apparire, per quindi, va bene così. Sul lato artistico bisogna comunicare altro, poi possono essere dei filo terroristi o massoni fuori dalla band poco mi importa. Quando si parla di Nokturnal Mortum io parlerei di folk/black metal
lux chaos
Sabato 16 Aprile 2016, 11.40.17
3
100% d'accordo con terzo menati. Il resto è cinema, bell'album comunque e bella rece
terzo menati
Sabato 16 Aprile 2016, 10.50.33
2
Polemiche per l'ideologia? Comincio io. Questa attitudine sarà credibile e veramente pericolosa quando le band Black.anticristiane o peggio quelle nsbm cominceranno ad osannare all'annientamento dell'islam o peggio faranno scempio grafico dei loro totem disegnandosi di fatto un mirino sulla fronte. In caso contrario saranno solamente quello che sono in realtà, bravi musicisti che fanno del cinema
Doomale
Sabato 16 Aprile 2016, 10.43.16
1
Dopo The Voice of Steel e Weltanschauung, uno dei miei preferiti (ovviamente anche Goat Horns, ma quello era piu' symphonic). Uno dei classici del pagan Black metal, quello vero. Per me loro rimangono musicalmente parlando uno dei pesi massimi nel campo..Gruppo geniale. Non mi interessa parlare della loro ideologia, almeno in questo spazio. Ovviamente ora scatteranno le polemiche dopo questa rece eh eh😆. Un 8,5 x me. P.s. Per quanto mi sembra ci sia qualche ristampa, copie di questa stampa stanno a prezzi esagerati.
INFORMAZIONI
1999
Oriana Music
Folk/Black
Tracklist
1. The Funeral Wind Born in Oriana
2. Night Before the Fight
3. Black Raven
4. The Call of Aryan Spirit
5. The Child of Swamps and Full Moon
6. Death Damnation
7. In the Fire of the Wooden Churches
8. Jesus’ Blood
9. Nechrist: the Dance of Swords
10. Perun’s Celestial Silver
Line Up
Knjaz Varggoth (Voce, Chitarra)
Sataroth (Tastiera)
Saturious (Tastiera, Strumenti Tradizionali)
Xaar Quath (Basso)
Munruthel (Batteria)

Musicisti Ospiti
A. Dubovic (Violino)
S. Rayko (Violino)
Savva (Ocarina, Cornamusa, Lira)
Vanda (Sopilka, Tamburi, Cori)
 
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