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Angra - Aurora Consurgens
( 7455 letture )
Dopo l’eccellente Temple Of Shadows, c’era molta aspettativa intorno alla nuova release in casa Angra.
Purtroppo Aurora Consurgens si è rivelato in grado di spiazzare grandemente chiunque si aspettasse un disco sulla falsariga dei precedenti. Ritengo che il fulcro della questione sia da ricercare nel mood in fase di composizione: non più allegria e spensieratezza, ma lyrics e riff cupi e duri, piuttosto lontani dalla tradizione carioca a cui eravamo stati abituati fino a qualche anno fa.

I testi parlano di suicidio, talvolta, ma più in generale analizzano l’Io, come se dopo tanti falsi sorrisi finalmente si fosse arrivati al bandolo della matassa, ovvero un’infelicità di fondo che non può essere più celata, ma nemmeno esorcizzata parlandone, in quanto radicata nel punto più oscuro dell’animo umano, e questo vale anche per il ridente e spensierato Brasile.
Le musiche di Aurora Consurgens di fatto, pur nella cura estrema che contraddistingue ogni produzione degli Angra, appaiono molto claustrofobiche, legate più alla ricerca ritmica che all’esasperazione solista delle scorse release, indirizzate più ad una buona resa live, istintiva e potente, piuttosto che ad un arrangiamento estremo ed innaturale delle melodie. La tecnica, come al solito, è eccellente da ogni punto di vista e per ogni strumento, ma va detto che in questo caso gli assoli sono meno ispirati musicalmente e forse legati alla semplice sperimentazione sonora (vedi ad esempio l’uso costante del Whammy).
Forse questo è il disco in cui viene dato più spazio all’eccellente bassista Felipe Andreoli (finalmente!) proprio in funzione di strutture più essenziali e rilassate, che permettono maggiormente l’espressione dei pattern ritmici (vedi ad esempio Breaking Ties, una sorta di “finta ballata”, considerato come al solito il feeling delle composizioni).

A mio avviso, i brani migliori del lotto, e che consiglio caldamente di ascoltare, sono Scream Your Heart Out, un grande omaggio al vecchio ma sempre valido Holy Land, e The Voice Commanding You, brano dotato di una struttura ritmica davvero convincente. L’unico rimasuglio di Brasile, ancora rimasto intatto tra le note degli Angra, resta il buon gusto in fatto di percussioni e sfoghi acustici liberatori (come nella conclusiva Abandoned Fate).

Riassumendo, Aurora Consurgens è un disco che non riuscirà ad accontentare tutti, che potrebbe deludere i vecchi fan del power più spiccatamente “happy” della band, ma che potrebbe anche risvegliare l’interesse di chi è meno avvezzo alle sue vecchie produzioni.
Promosso, ma con riserva.



VOTO RECENSORE
69
VOTO LETTORI
61 su 57 voti [ VOTA]
hammercock
Lunedì 14 Agosto 2023, 1.14.41
18
EEhhh?? voto recensore 60? voto lettori 58...E poi si da 100 a cacate come lateralus dei Tool...Ma questo album è il degno seguito di Temple of shadows, tecnica e virtuosismi da far tremare anche i DT mescolati a un ottimo songwriting, sonorità a tratti più cupe e quella saudade brasiliana che non si può che apprezzare perchè è il loro marchio di fabbrica. 90 pieno ma solo perchè do il 100 a TOS
Krapa pelata
Sabato 22 Maggio 2021, 5.09.37
17
Non sono d'accordo con il recensore, ho riscoperto qust'album di recente visto che nel 2006 mi lasciai influenzare della critiche un pò dappertutto e quindi non lo comprai. Fu ingiustamente demolito ed etichettato come il peggiore album degli Angra. Sinceramente più l'ascolto e più mi convinco che è quasi a livello qualitativo del precedente Temple of shadows. E' un album più pesante e oscuro ma straordinario come solo gli Angra sanno fare, tecnicamente eccelso e agli arrangiamenti sono ottimi. Durante l'ascolto non ho mai avuto la tentazione di saltare la traccia, apre degnamente con The course of nature e conclude malinconicamente con Abandoned fate. The course of nature, The voice comanding you, Ego painted grey, So near so far e Passing by sicuramente sono le mie canzoni preferite. In conclusione credo che sia un album troppo sottovalutato
Aceshigh
Martedì 15 Settembre 2020, 17.48.50
16
Riascoltato oggi dopo non so quanto. Per quanto mi riguarda è un buon album senza ombra di dubbio alcuno, anche se preferisco i due precedenti. Mi sembra che le cartucce migliori vengano sparate nella prima parte, mentre successivamente i brani sono un po’ meno efficaci. Che tutto il complesso dell’album sia supportato comunque da un tasso tecnico a dir poco invidiabile credo che sia poi superfluo aggiungerlo. Voto 79
spanky
Martedì 26 Marzo 2013, 0.49.16
15
Grande album. L ho comprato oggi pomeriggio e per la terza volta suona nelle mie cuffie. Un parziale ritorno alle origini,con un cantante,secondo me,migliore (ammetto che Matos,pur riconoscendo le sue immense doti tecniche,non l'ho mai potuto soffrire)
Broken Spirit
Martedì 8 Marzo 2011, 18.51.19
14
Un grande album... E' da mesi e mesi in macchina e non lo leverò ancora per molto... 90...
Smau
Domenica 5 Dicembre 2010, 12.39.47
13
Questo album, devo essere sincero, mi ha veramente colpito! Molto emozionante.
space_85
Sabato 18 Settembre 2010, 19.36.27
12
assolutamente non all'altezza dei vecchi dischi...io l'ho comprato,ascoltato un paio di volte e poi evitato come la peste per i fan Era Matos e per chi ha adorato Rebirth...
dARIUS
Domenica 26 Novembre 2006, 15.27.50
11
Volevo solo, commentando la nuova Realise degli Angra, dire che opere d'Arte ce ne sono tante...tutte valutabili secondo parametri personali di gusto e interesse! Ma c'è una cosa che mi chiedo...la Musica cos'è? secondo il mio modestissimo parere è Movimento, Ritmo e Armonia in continua evoluzione, importante è la tecnica e lo spirito che la Anima!!! di conseguenza dico....che gli Angra ne hanno da vendere! Ottimo Album! PROG RULES...LIFE METAL!!!
Broken Dream
Sabato 18 Novembre 2006, 12.55.06
10
Mi è piaciuto abbastanza.
Renaz
Lunedì 13 Novembre 2006, 13.13.16
9
grazie!
master444
Lunedì 13 Novembre 2006, 12.05.04
8
Infatti renaz...ma nn mi riferivo a te...io infatti sono d accordo con il recensore...anzi dimenticavo....bravo, bella rece!!!!
Rob
Domenica 12 Novembre 2006, 22.07.06
7
Gran bel lavoro! A me è piaciuto molto. Comunque sono più o meno d'accordo con la recensione.
Renaz
Domenica 12 Novembre 2006, 21.29.52
6
beh è quello che ho detto io
Anonymous
Domenica 12 Novembre 2006, 19.38.09
5
Io ritengo invece T.O.S. di gran lunga superiore a questo...questo invece interessante e sinceramente un lavoro di buona fattura suonato da una band che sà il fatto suo alla grandissima...ma tt qui!!!
Vincenzo
Domenica 12 Novembre 2006, 16.44.00
4
A differenza di Arakness, Temple of Shadows lo considero un buon album. Aihmè, questo molto di meno e mi dispiace davvero tanto che anche gli angra si siano appiattiti così tanto. Discreta recensione
Zagor76
Domenica 12 Novembre 2006, 14.49.57
3
Sicuramente in passato hanno fatto di meglio, davvero bella cmq Scream Your Heart Out, e mi sn piaciute anche Window To Nowhere e So Near So Far. D'accordo con la valutazione complessiva.
Arakness
Domenica 12 Novembre 2006, 14.39.59
2
(vecchie o nuove, che dir si voglia) rotte. ps: ho utilizzato il max dei caratteri consentiti per i commenti
Arakness
Domenica 12 Novembre 2006, 14.37.38
1
Bravissimo Renato!!! A mio avviso hai colto in pieno il fulcro del discorso! Questo "Aurora Consurgens", è il disco che porta indietro le lancette del tempo per gli Angra e si colloca idealmente subito dopo "Holy Land" (visto e considerato che "Fireworks" non era riuscito a reggere il confronto con i primi due gioielli) . Per cui inevitabilmente segna l'ennesima frattura per quel che concerne il seguito della band brasiliana. Chi ha amato gli esordi (come il sottoscritto) non potrà far altro che apprezzare questa nuova fatica; diversamente, questo ennessimo cambio di rotta verrà letto dai nuovi estimatori come un calo di stile. Bhè...se non si fosse ancora capito, io promuovo questo Aurora Consurgens (visto che l'unico disappunto che ho con l'ottima recensione è proprio circa la considerazione su “Temple Of Shadows”, che considero tutt'altro che ottimo!!!), e spero che le coordinate stilistiche degli Angra restino per il futuro ancorate su queste nuove (o vecchie, che dir s
INFORMAZIONI
2006
SPV
Power
Tracklist
1. The Course Of Nature
2. The Voice Commanding You
3. Ego Painted Grey
4. Breaking Ties
5. Salvation: Suicide
6. Window To Nowhere
7. So Near So Far
8. Passing By
9. Scream Your Heart Out
10. Abandoned Fate
Line Up
Edu Falaschi - Vocals
Kiko Loureiro - Guitars
Rafael Bittencourt - Guitars
Felipe Andreoli - Bass
Aqualis Priester - Drums
 
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