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20/04/24
THE OSSUARY
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Dark Symphonica - Immersion
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18/05/2016
( 945 letture )
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I Dark Symphonica si formano nel 2008 a Brisbane (Australia). Sono un gruppo giovane e non molto conosciuto, che proprio con Immersion nel 2015 pubblica il suo lavoro più completo. La formazione australiana opta per uno stile attentamente calibrato tra la gentilezza di passaggi orchestrali e l'impatto aggressivo tipico del genere metal, il tutto più presto detto symphonic metal, appunto. Si tratta, come quasi d'abitudine in questo sottogenere, della classica formazione female-fronted, con Sam Wolstenholme nel ruolo della bella voce lirica. Tanta è la somiglianza con gruppi ben più famosi, come Nightwish e After Forever, balzante all'orecchio fin dai primi secondi, che si finisce per chiedersi se sia davvero necessaria tutta questa abbondanza di gruppi symphonic, di cui anche i Dark Symphonica fanno parte.
La copertina del cd è una fanciulla bruna, priva di sensi, abbandonata alla corrente marina. Le vesti bagnate aderiscono alle forme, il corpo è parzialmente illuminato, proteso verso una fonte di luce. Tutto il resto è colore del mare. Anche qui il suggerimento è arrivato niente di meno che da Oceanborn (Nightwish-1998), cosa che porta a chiedersi: casualità o mancanza di nuove buone idee? Nonostante la poca originalità vista fin qui, il cd riserva comunque alcune belle sorprese all'interno di brani ben arrangiati. Chains Of Misfortune è la prima traccia di Immersion; l'esordio è un'intro cadenzata di pianoforte, una parentesi meditativa che precede la rumorosa batteria e lo scoppio verso sonorità decisamente più aggressive. Riff martellanti vengono equilibrati da più morbide riprese orchestrali. La voce di Sam Wolstenholme è lo strumento che forse meno degli altri si lancia in prestazioni di resistenza e protagonismo, rimanendo a volte all'ombra dell'onda strumentale. Come in Estrella, dove la voce fa d'accompagnamento alla controparte strumentale, in un brano davvero ben armonizzato, che tra assoli, modulazioni e virtuosismi vari chiude con successo i suoi preziosi dieci minuti e mezzo. Goliath è la traccia più lunga dell'intero cd, nonché la conclusiva. Sorretto da un inarrestabile doppio pedale e da un basso che si concede addirittura un breve assolo, il brano è un vero e proprio concentrato di energia. I quattordici minuti neanche si percepiscono se ci si lascia trasportare dall'attitudine con cui i Dark Symphonica giocano a travestire il loro symphonic metal, arrivando a sfiorare punte di progressive o addirittura trasformandosi per alcuni secondi in colonna sonora. Il tutto sapientemente intervallato e con i vari movimenti mai esasperatamente lunghi. Insomma, un giusto equilibrio necessario per un brano non semplice dal punto di vista esecutivo, e nemmeno immediatamente comprensibile per l'ascoltatore.
I Dark Symphonica appaiono inizialmente un gruppo come tanti, che aspira al successo promettendo però ricette usate ed abusate. In seguito si capisce però che ascoltare Immersion non è stato tempo sprecato. La qualità tecnica c'è come anche le buone idee. Non tutti e sette i brani brillano per originalità, ma alcuni di essi, come quelli sopracitati, valgono senza dubbio la pena di essere ascoltati.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Chains Of Misfortune 2. Farewell 3. Envy 4. Aphopis 5. Estrellia 6. Set Me Free 7. Goliath (Tiranny Part I)
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Line Up
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Sam Wolstenholme (Voce) Raouf Araji (Chitarra) Michael Gill (Basso) Nicholas Wilson (Tastiera) Trystan Jongejan (Batteria)
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RECENSIONI |
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