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Assassin - Combat Cathedral
18/05/2016
( 2004 letture )
Negli anni ottanta il thrash metal imperava, regalando costantemente band e relativi dischi devastanti. Appare inutile fare una lista completa delle uscite dell'epoca perché siamo tutti a conoscenza di quello che quegli anni ci regalarono; il thrash europeo aveva solide basi in Inghilterra e sopratutto nella scuola teutonica, oltre alla triade Kreator, Sodom, Destruction con l'aggiunta degli istrionici Tankard c'erano band di altrettanto valore ma troppo spesso dimenticate o peggio sparite nell'arco di pochissimi anni pur avendo pubblicato album che fanno parte del genere. Exumer, Vendetta, Angel Dust ne sono un esempio, oltre ai qui presenti Assassin fautori di quel The Upcoming Terror datato 1987 che da subito entrò nei cuori dei thrasher di mezzo mondo. Si parla di anni nei quali la musica veniva vissuta con estrema genuinità, senza rincorrere il successo fine a se stesso, quanto piuttosto offrendo dischi di valore assoluto per capacità compositive, attitudine e colmi di una gran voglia di esprimersi. Gli Assassin arrivarono al citato debutto discografico dopo un paio di demo, nei quali i ragazzi di Düsseldorf offrirono velocità ed aggressività senza compromessi; quindi, pubblicarono il seguente Interstellar Experience che risultò inferiore al precedente, pur rimanendo un buon disco di puro thrash metal. Tuttavia, gli eventi però non furono favorevoli alla band teutonica e l'anno seguente si sciolsero facendo perdere le proprie tracce fino al nuovo millennio, durante il quale tra come back e reunion pubblicarono due album discreti ma non all'altezza delle nuove generazioni di thrasher, prontissime a rimettere a ferro e fuoco il mondo intero. Il 2016 vede il ritorno degli Assassin con un album nuovo di zecca e con l'innesto di Ingo "Crowzak" Bajonczak alla voce in sostituzione di Robert Gonnella, storico singer della band; Combat Cathedral è un tipico album thrash metal, veloce e compatto con alcune soluzioni più moderate ma sempre con quel ''tiro'' tipico della band tedesca; il disco risulta un po' lungo (circa cinquantaquattro minuti) per il genere e per la proposta musicale che si rivela inevitabilmente prolissa, ma che in qualche modo riesce comunque a rendere onore allo storico monicker.

Back From The Dead apre il nuovo parto con la tipica velocità della band e tra riff granitici ed una sezione ritmica contundente, il brano è una legnata pazzesca. La voce di Ingo "Crowzak" Bajonczak si discosta da quella storica di Robert Gonnella avendo una timbrica più bassa e sicuramente con meno personalità pur risultando perfetta per il sound della band. La seguente Frozen Before Impact a sua volta risulta ''atipica'' per gli Assassin essendo più cadenzata rispetto alle tipiche sfuriate a 240 bpm, pur sempre con una struttura standard ma con la sezione ritmica costantemente sugli scudi che sostiene i riff possenti della coppia d'asce storica, formata da Michael Hoffmann e Jürgen "Scholli" Scholz, i quali conservano un discreto gusto anche durante i solo. Gli Assassin proseguono su quella strada intrapresa tre decenni or sono dove la velocità e la compattezza musicale era il marchio di fabbrica senza mezze misure, risultando sempre aggressivi. Rimane indubbio il fatto che oggi la concorrenza è assolutamente efferata, moltissime ''giovani'' band si rifanno a quel sound e, in alcuni casi, sono riuscite a renderlo più incisivo senza tralasciare gli insegnamenti delle storiche band. Il disco prosegue la sua folle corsa senza soste e con alcuni passaggi davvero interessanti come il coro in Servant Of Fear oltre ad alcuni stop & go ben inseriti nell'ambito del brano, il solo è velocissimo come di consuetudine. What Doesn’t Kill Me Makes Me Stronger inizia con un breve arpeggio crescendo nell'arco di pochi secondi per giungere alla conseguente e naturale apertura a piena velocità mantenendola per il resto del brano, con la ferocia del thrash più puro. La conclusiva Red Alert è indubbiamente il brano che più di tutti emerge all'interno del platter, l'intro cadenzato e pesante trasporta l'ascoltatore verso la cattiveria sonora degna della band tedesca: 2/4 e la voce che ringhia esprimono al meglio ciò che potrebbero in realtà fare sempre gli Assassin viste le loro capacità, il chorus è incisivo e le ritmiche serrate concludendo degnamente il ritorno discografico della band di Düsseldorf.

Combat Cathedral è un disco che si fa ascoltare ma, purtroppo, alla lunga risulta prolisso, non tanto per la costante rapidità dei brani che, in fondo, sono l'essenza di un certo thrash crudo e viscerale quanto per la lunghezza del disco stesso. Una quindicina di minuti in meno avrebbero senza dubbio giovato al nuovo lavoro di una band storica come gli Assassin. L'innesto della nuova voce risulta comunque adeguato sostenuto da una sezione ritmica veramente efficace accompagnando riff di buona fattura. Gli Assassin tornano con una album discreto che però appare un po' fuori tempo massimo vista anche l'esigua produzione della band; resta comunque da apprezzare il non volersi tirare indietro di fronte all'immensa produzione attuale e voler provare a sfidare le nuove generazioni, con la volontà di regalare ai propri fan ancora un disco alla velocità della luce.



VOTO RECENSORE
72
VOTO LETTORI
80.66 su 3 voti [ VOTA]
lisablack
Lunedì 21 Novembre 2016, 20.18.34
16
OK grazie per suggerimenti..cerco in rete e aggiungo alla lista infinita!!
d.r.i.
Lunedì 21 Novembre 2016, 20.01.19
15
@rik: grazie della dritta, ultimo protector per me ha tolto tutta la parte black per essere Thrash teutonico.
rik bay area thrash
Lunedì 21 Novembre 2016, 19.58.58
14
@d.r.i. degli assassin di the upcoming ... c'è una bella ristampa. Dei protector, se non sbaglio più death/ thrash oriented ..... Lisa avvisata ....
d.r.i.
Lunedì 21 Novembre 2016, 19.38.04
13
Si al massimo recupera the upcoming terror che è spettacolare. Ah buttate pure un ascolto al nuovo protector
rik bay area thrash
Lunedì 21 Novembre 2016, 19.31.43
12
Ciao Lisa !! Guarda a me piace ed è nel solco classico del teutonic thrash ma non del più esasperato del tipo per intenderci di album tipo pleasure to kill che so che a te piace mooolto. L' unico consiglio che ti posso dare vai in rete e ..... adesso hanno un nuovo singer decisamente piu 'ruvido' come tonalità, non si sa mai ....
d.r.i.
Lunedì 21 Novembre 2016, 19.05.37
11
Bello, non annoia. Voto 70/72
lisablack
Lunedì 21 Novembre 2016, 19.02.19
10
Ciao Rik...com'è questo album? Me lo consigli??
rik bay area thrash
Lunedì 21 Novembre 2016, 18.50.12
9
Con l' avvicinarsi della fine dell' anno mi trovo a parlare degli assassin. Un gradito ritorno e adesso che ho avuto modo di ascoltarlo con calma questo combat ... lo giudico come buono e che si fa piacevolmente ascoltare nel tempo. Anche il nuovo singer da il suo contributo e il gruppo realizza un pregevole thrash con rimandi old school che non guastano. L' unica piccola considerazione è quella che nel database di metallized non è presente la review di the upcoming terror loro pregevolissimo (imho) primo album .... grazie se un giorno la realizzerete ...
Metallycra
Mercoledì 24 Agosto 2016, 9.48.42
8
Bello. E la voce del nuovo singer mi piace anche parecchio. Con il disco degli Accuser uno dei miei ascolti preferiti di questo periodo. Anche perchè il thrash tedesco non mi stanca mai. Da piu' di 30 anni....
Doomale
Giovedì 11 Agosto 2016, 23.34.52
7
@Gianmarco, prego figurati...e' sempre un piacere dare buone dritte!
Hermann 60
Giovedì 11 Agosto 2016, 23.23.58
6
Ai tempi che furono non mi piacevano a causa del cantante, direi che col nuovo vocalist mi garbano decisamente. Complimenti alla band che dopo trent'anni picchia ancora duro. Eccome ! 75
gianmarco
Domenica 12 Giugno 2016, 10.28.38
5
grazie Doomate di avermi fatto scoprire gli Accuser .
gianmarco
Domenica 12 Giugno 2016, 10.03.25
4
grandi , Ingo non fa rimpiangere Gonella . Destruction ,Exumer e Assassin i 3 comeback "Crucchi" dei primi 6 mesi del 2016 ,gli Accuser devo ancora sentirli .
Doomale
Venerdì 3 Giugno 2016, 18.29.42
3
Finalmente ascoltato...Thrash bello abrasivo come al solito, l'album di per se non e' affatto male anche se a volte c'è qualche calo dovuto forse a qualche riff meno riuscito o ripetitivo...detto questo contiene almeno 4 o 5 pezzi bomba..tipo Red alert. Un lavoro onesto direi che si può ascoltare. Di sicuro meglio questo che l'ultimo dei Destruction (giudizio personale ovviamente). In un ipotetica classifica dei come back crucchi metto al primo posto gli Exumer poi Accuser e poi Assassin...i Paradox al momento li congelo perché ancora mi manca (ma li si va sul sicuro). Per il voto di questo Combat cathedral mi assesto in un buon 6,5 abbondante...anche qualcosina in più.
rik bay area thrash
Mercoledì 18 Maggio 2016, 20.32.30
2
@Doomale : .... ti spieghi, ti spieghi eheh. Premetto : devo approfondire il disco. Per adesso ho solo ascoltato qualcosa. Non mi sembra male. Certo e che la voce del nuovo singer è completamente differente da quella dell' ex gonella. Dispiace che anche gli assassin siano incappati nell' abbandono del singer storico. Per me è come un marchio di fabbrica. Identifica il gruppo, sempre. Devo affrontare l'ascolto di questo album senza fare riferimenti con il passato perché non sarei obiettivo. ..... sperem ....
Doomale
Mercoledì 18 Maggio 2016, 18.13.11
1
Proprio ieri commentavo positivamente "Breaking the silence"...Questo ne ho già sentito parlar bene, ma sembra esserci qualche differenza "fisiologica" con il suddetto. Penso sia del tutto normale...ma per esprimere un giudizio aspetto di ascoltarlo per intero. Gia un 7 come voto mi fa' ben sperare. Sono comunque soddisfatto di tutti questi rientri in pista (Assassin, Accuser, Exumer..etc etc)...Per me e' solo che un bene quando c'è passione. Thrash is Thrash...nn so' se mi spiego!😁
INFORMAZIONI
2016
Steamhammer/SPV
Thrash
Tracklist
1. Back From The Dead
2. Frozen Before Impact
3. Undying Mortality
4. Servant Of Fear
5. Slave Of Time
6. Whoremonger
7. Cross The Line
8. What Doesn’t Kill Me Makes Me Stronger
9. Ambush
10. Word
11. Sanity From The Insane
12. Red Alert
Line Up
Ingo "Crowzak" Bajonczak (Voce)
Michael Hoffmann (Chitarra)
Jürgen "Scholli" Scholz (Chitarra)
Joachim Kremer (Basso)
Björn "Burn" Sondermann (Batteria)
 
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