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Mortillery - Shapeshifter
06/06/2016
( 1215 letture )
I Mortillery (da non confondersi con i più celebri Artillery) sono un quintetto canadese formatosi nel 2008 e dedito al thrash metal più grezzo e sfrenato, quello dei bei vecchi tempi della Bay Area. Niente di trascendentale o particolarmente originale, naturalmente, ma i cinque, capitanati dalla micidiale cantante Cara McCutchen, hanno dalla loro una interessante capacità di songwriting ed una considerevole potenza sonora, che li ha portati ad incidere, finora, due buoni album in studio. Si sa, tuttavia, che il terzo lavoro è quasi sempre quello più delicato per una band che si rispetti (nel thrash, poi, questo assunto sembra curiosamente valere ulteriormente, basti solo pensare a Reign in Blood e Master of Puppets) e, pertanto, i nostri amici sono chiamati alla prova del nove con questa terza fatica, intitolata Shapeshifter. In particolar modo, dal momento che il precedente Origin of Extinction ci aveva convinto fino ad un certo punto, siamo noi per primi ad avere i riflettori puntati sul quintetto di Edmonton.

L'album si apre con Radiation Sickness, inaugurata dal passo di soldati (o sono i simil-scheletri della copertina?) che si muovono e dalla batteria marziale, che sfocia però nel più classico brano di thrash old school: riff velenosi ed assassini, sound privo di compromessi e voce lancinante della nostra Cara, che, lungi dal rifarsi all'illustre collega Sabina Classen, si muove su un registro vocale decisamente più acuto, quasi ad omaggiare gli Overkill. Un po' di melodia in più fa capolino dalle prime note di Age of Stone, come a dimostrare che i nostri sanno fare anche altro rispetto al “semplice” thrash dei primordi, così imbevuto di hardcore, ma la direzione che prende il brano è poi nuovamente quella dei primordi del genere, con il più classico dei “tupa-tupa” del batterista Kevin Gaudet. La traccia migliore di questo inizio è però Bullet, che mostra un po' più di personalità dei nostri ed alcune scelte musicali interessanti, fra cui degli improvvisi stop fra una strofa e l'altra; lo stesso si può dire per Mantis, anch'essa ben composta e congegnata, con un'improvvisa sfuriata in stile punk attorno al primo minuto ed una serie di riff azzeccati da parte della coppia Kent Quinlan/Alex Gutierrez. Una batteria alla Motorhead apre invece Black Friday, traccia più lenta rispetto a quelle ascoltate finora, a dispetto di una interessante accelerazione dove i musicisti mettono nuovamente in mostra le loro qualità, da non trascurare; bypassata la meno convincente Wendigo, il thrash più moderno di At the Gates ci dà il bentornati ad un buon livello qualitativo, orchestrato a dovere dai due chitarristi e nuovamente glorificato dall'ugola omicida della cantante classe 1981. Deliziosamente old school risulta Torture, inaugurata dal basso di Miranda Wolfe (quote rosa rispettate nella band, ci par di capire!), mentre la title-track di Shapeshifter, piazzata in conclusione, mostra la versatilità di Cara McCutchen, che si esbisce tanto nel simil-scream che abbiamo imparato ad apprezzare, quanto in alcuni sporadici growl, nonché in parti melodiche, dove, a dispetto della bella voce, la apprezziamo francamente un po' meno; non perché non sia brava, ma perché i cori in stile Halestorm mal si addicono alla violenza della proposta dei Mortillery. Complimejti per il coraggio, quantomeno.

Shapeshifter è un buon album, migliore del suo predecessore: i nostri dimostrano di non saper pescare solo nel repertorio thrash dei primi anni 80, mettendo anzi in mostra influenze hardcore, ma anche più moderne e melodiche, oltre ad un tasso tecnico non indifferente, soprattutto nelle parti ritmiche. Al tempo stesso, però, la band non ha (ancora) fatto quel salto di qualità che ci auguravamo, attestandosi su livelli abbondantemente sufficienti, ma non elevati come il fatidico terzo album richiede. Nessun problema, ci può stare un po' di tempo in più per il definitivo salto di qualità, ma ci auguriamo che il prossimo lavoro veda finalmente questo benedetto superamento delle influenze dei numi tutelari ed un po' di personalità in più.



VOTO RECENSORE
68
VOTO LETTORI
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Hermann 60
Sabato 13 Agosto 2016, 11.40.53
11
Quell'album mi piaceva un sacco e lo ascolto ancora con piacere, purtroppo è uscito nell'anno sbagliato, 1986,tra l'altro il gruppo è ancora attivo, l'ultima uscita è una compilation del 2010.
Doomale
Sabato 2 Luglio 2016, 17.36.20
10
@Hermann 60, i Sentinel Beast...???io direi che anche loro non erano per niente male..anzi! Proprio qualche giorno fa quando si parlava di queste ragazze "strillone" mi e' venuta voglia di riascoltarli...il loro esordio era un bel LP di speed power heavy thrash con lato diciamo piu epico maideniano. Pensa che sull'album F.O.A.D. dei Darkthrone, Fenriz o Nocturno Culto lo metteno nella loro ipotetica classifica di album seminali per i propri gusti e ascolti insieme ai Blessed Death, Slaughter e altri!
Hermann 60
Sabato 2 Luglio 2016, 16.45.03
9
Bravo Doomale, gli Znowhite eravano veramente tosti, a proposito di voci femminili che ne pensi dei Sentinel Beast
Hermann 60
Sabato 2 Luglio 2016, 16.43.25
8
Bravo Doomale , gli Znowhite erano veramente tosti, a proposito di voci femminili che ne dici dei Sentinel Beast ?
Doomale
Lunedì 6 Giugno 2016, 22.07.27
7
@Rick...eh eh..ricordo ricordo...ste femminelle terribili!
rik bay area thrash
Lunedì 6 Giugno 2016, 21.45.52
6
@Doomale : concordo per gli znowhite, veramente tosti. C'erano anche i detente, con la dawn crosby (rip) che a quanto a voce non difettava.
Doomale
Lunedì 6 Giugno 2016, 21.27.35
5
Io ho sentito solo un pezzo distrattamente...quindi dovrei prestare piu attenzione per giudicare, pero' devo dire che sia loro che la casa discografica si son dati da fare per spingerli. Vedremo se ne sara' valsa la pena...Cmq restando in tema di female vocale...io consiglierei gli Znowhite vecchio gruppo speed-thrash che spaccava il culo veramente di brutto..il loro esordio nel finale anni 80 era un gran bell'album.
jek
Lunedì 6 Giugno 2016, 20.21.15
4
Ho sentito qualcosa sul tubo ma come pensavo salvo un paio di casi la voce femminile nel metal non la digerisco.
nihilist
Lunedì 6 Giugno 2016, 19.55.40
3
Che nome di merda.
jeffwaters
Lunedì 6 Giugno 2016, 19.18.03
2
Stasera lo ascolto...nessuno ha sentito l'ultimo dei Crisix???
rik bay area thrash
Lunedì 6 Giugno 2016, 18.40.55
1
Le anticipazioni, tramite i video che avete gentilmente messo a disposizione, erano veramente di buon auspicio, imho. Ho avuto modo di ascoltare dell'altro e mi pare di capire che sti mortillery ci sanno fare. Veloci, determinati e con una gentile signorina che ci porta a spasso per le song con la delicatezza di un panzer. Quest ' anno non so più come fare, troppi dischi nuovi di thrash veramente validi, senza contare le re-issue. ... più quello che uscirà ... c'è da rovinarsi, ahahah
INFORMAZIONI
2016
Napalm Records
Thrash
Tracklist
1. Radiation Sickness
2. Age of Stone
3. Bullet
4. Mantis
5. Black Friday
6. Wendigo
7. At The Gates
8. Torture
9. Shapeshifter
Line Up
Cara McCutchen (Voce)
Kent Quinlan (Chitarra)
Alex Gutierrez (Chitarra)
Miranda Wolfe (Basso)
Kevin Gaudet (Batteria)
 
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