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24/04/24
KARMA
CENTRALE ROCK PUB, VIA CASCINA CALIFORNIA - ERBA (CO)
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15/07/2016
( 983 letture )
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I Bhagavat, band black proveniente dal Piemonte, sono presenti ormai da più di 10 anni nell'underground estremo italiano, ma a discapito di ciò hanno all'attivo solamente una demo, To Burn a Lair of Snakes, datata 2009 e il full-length Annunciazione, registrato nel 2012 e pubblicato per la prima volta nell'aprile del 2013 dalla francese Unlight Productions (sottoetichetta della Drakkar Productions), ristampato due anni dopo dalla nostrana Rockshots Music Management e ora riproposto, sia in digitale che in fisico, dall’Extreme Metal Music.
Dal punto di vista musicale questo Annunciazione, sulla carta catalogato come mero black metal, in realtà presenta molte più analogie con il death, tra cui il growling profondo di Vama, spesso preferito allo screaming, e il preciso lavoro di chitarra, ricco di stop & go, nonché il precisissimo drumming di Maelstrom, ricco di cambi di tempi e doppia cassa. In realtà, gli unici punti di congiunzione con il metallo nero sono gli sporadici inserti di tastiera dal retrogusto sinfonico e i frequenti blast-beat, comunque tipici anche di un certo death violento e ultraveloce. Inoltre, risalta anche l'utilizzo inusuale della lingua italiana in brani come Il manifesto del maligno e Nei mondi infimi. La sensazione che ne consegue è che probabilmente la lingua nostrana si presta meno a questo tipo di musica rispetto all'inglese, ma il growl tende a non far notare molto al differenza. Tra le varie composizioni è degna di nota To Burn a Lair of Snakes, preceduta dall'intro Cloaca Doctrinarum e già presente nell'omonimo demo insieme a Il manifesto del maligno e Moksa. In questa traccia, tra le più violente del lotto, vengono messe in risalto le ottime linee chitarristiche della coppia d'asce formata da Vama e Mithra e i primi accenni sinfonici. Molto bella anche la penultima Su navi d'argento, nel cui intro fanno capolino le tastiere e addirittura un arpeggio di chitarra in clean. La titletrack Annunciazione, invece, si apre con accenni quasi industrial, per poi proseguire su binari tipicamente death metal, mentre in Black Tongue of Ground si può notare in alcuni punti (soprattutto nel finale) un riffing più marcatamente black metal.
Ci troviamo quindi di fronte ad un disco meritevole di attenzione, che mette in luce le qualità di questo combo piemontese anche grazie ad una produzione (anche troppo) pulita e curata. Uscite come questa fanno ben sperare circa il florido underground estremo italiano, il quale brulica di band valide come appunto i Bhagavat che spesso, purtroppo, per ovvi motivi di distribuzione e per un'evidente chiusura di molte etichette di fronte a un certo tipo di musica, non ricevono l'attenzione e l'onore dovuti.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Cloaca Doctrinarum 2. To Burn a Lair of Snakes 3. Il manifesto del maligno 4. Annunciazione 5. Black Tongue of Ground 6. Nei mondi infimi 7. Su navi d'argento 8. Moksa
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Line Up
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Vama (Voce, Chitarra) Mithra (Chitarra) Maelstrom (Batteria)
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RECENSIONI |
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