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25/04/24
MARDUK + ORIGIN + DOODSWENS
AUDIODROME, STR. MONGINA 9 - MONCALIERI (TO)
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Mortuary Drape - All the Witches Dance
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16/07/2016
( 6121 letture )
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I Mortuary Drape sono stati tra i pionieri del metal estremo in Italia insieme a band come Bulldozer, Death SS, Necrodeath e Schizo. Tutti gruppi che si sono fatti portavoce di un sound oscuro, grezzo e primordiale, che ha influenzato moltissimi combo anche al di fuori della nostra penisola. I Mortuary Drape, nonostante fossero già attivi nel 1986, furono tra gli ultimi ad esordire, se consideriamo che i debutti della altre formazioni sopracitate risalivano al 1987 (Into the Macabre dei Necrodeath), al 1988 (...In Death of Steve Sylvester dei Death SS) o addirittura al 1985 (The Day of Wrath dei Bulldozer); questo nonostante canzoni come Primordial o Funeral Chant fossero già state scritte e completate anni e anni prima, come dimostrano demo come Necromancy o la VHS Darkness Attack.
Eccoci dunque al cospetto di All the Witches Dance, debutto col botto dei Mortuary Drape, che uscì nel 1994 per la greca Unisound Records, che in quello stesso anno avrebbe licenziato anche Mysteria Mystica Zofiriana dei “nostri” Necromass e un capolavoro quale Non Serviam dei Rotting Christ. Il disco, carico di un'energia malvagia e imperniato, come da tradizione, su temi quali occultismo e negromanzia, trasuda cattiveria da tutti i pori e anche oggi riesce a colpire l'ascoltatore con inaspettata violenza. All'epoca della sua uscita, però, non venne accolto negli ambienti estremi italiani con la stessa enfasi con la quale vennero accolti capolavori come quelli citati all'inizio. Il motivo è presto detto: All the Witches Dance è ancora un lavoro indefinito, nel senso che è in una sorta di limbo a metà fra il black metal della prima ondata (quello dei Bathory, dei Venom e degli Hellhammer, per intederci) che, però, era ormai storia datata e una sorta di death/thrash estremo nello stile dei Possessed o dei primi Sepultura. Insomma, in un'epoca in cui il death imperversava in America e il black aveva ormai conquistato la Norvegia e l'Europa intera, All the Witches Dance rischiava di essere visto come un disco un po' obsoleto e in un certo senso superato.
Fortunatamente, come già accennato in precedenza, il disco aveva dalla sua un'energia insita e una violenza che lo rendevano e lo rendono tutt'oggi un lavoro oscuro e trascinante. La lunghissima intro My Soul apre il sabba con una voce femminile che declama in una sorta di recitativi inni al signore delle tenebre, suggestivi anche se un po’ prolissi. Un decadente giro di basso ci conduce alla mitica Primordial, che mette subito in chiaro l'intento della band: i musicisti, pur non dotati di una tecnica sopraffina (anche se ogni tanto viene inserito qua e là qualche assolo di buona fattura), producono una musica violenta e rapida, senza però rinunciare a creare un'atmosfera quasi ritualistica e mortuaria, appunto. La canzone in questione si dimostra particolarmente trascinante con i ritmi thrasheggianti della batteria e la voce catacombale di Wildness Perversion, a metà fra scream e growl. Il ritornello, in particolare, è facilmente riconoscibile nella sua semplicità e immediatezza:
Wild and free, primordial Wild and free, primordial Wild and free, primordial Wild and free, primordial
Le liriche, ovviamente, già all'epoca non erano particolarmente peculiari, specialmente se confrontate a quelle di moltissime altre band estreme, ma vennero arricchite da quell’impronta quasi religiosa che aveva caratterizzato ad esempio anche i Mercyful Fate. Continuando con l’ascolto, un'altra canzone assolutamente degna di nota è Tregenda (Dance In Shroud), vero e proprio simbolo della musica dei Mortuary Drape, che alterna spettrali arpeggi in clean, alle classiche sfuriate. La messa nera si conclude con la blasfema Occult Abyss, capace di trascinare l'ascoltatore in uno sfrenato headbanging grazie alle ottime linee chitarristiche e al drumming in doppia cassa.
In conclusione, quindi, possiamo dire che nonostante sembri più un disco di fine anni Ottanta, che non uno di metà anni Novanta, All the Witches Dance è un esordio di ottima fattura, che ha fatto scuola e ispirato moltissime realtà italiane quali i Mystical Fullmoon e i Malvento, e che è in grado, ad ogni ascolto, di ammaliare e coinvolgere con un'aura mistica ed oscura. Un pezzo di musica estrema made in Italy da riscoprire e custodire.
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13
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Per me la band più elitaria e talentuosa mai partorita dal black metal italico resteranno sempre i Brisen,veri e qualitativi depositari del sound scandinavo più purista.Questi hanno saputo vendersi meglio,su questo non ci piove. |
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12
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Si parla semplicemente di un capolavoro totale, e storia del black metal italiano (e mondiale). Insieme al debut dei Necromass (dello stesso anno) sono il simbolo del metallo nero tricolore, un masterpiece occulto da possedere e consumare dagli ascolti. Un black metal dannatamente atmosferico, profano, macabro e ritualistico, con le vocals demoniache di Wildness Perversion a recitare salmi occulti e mortuari su un tappeto di riffs di matrice thrash/death di fine ottanta (le loro influenze sono lì!!) che ti si stampano in testa, e con ottimi assoli a condire il tutto. Stupende anche le linee di basso, minimali me che danno quella marcia di sottofondo e perfettamente udibili come in ogni loro disco. Qui parliamo di perle nere storiche come "Primordial", "Astral Bewitchment", "Funeral Chant", "Medium Mortem", "Occult Abyss"... che pezzi favolosi... ma tutto l'album è pura perfezione, compreso l'intro salmodiante che ti fa entrare subito nel mood. Opera magna assoluta!!! |
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11
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“All the Witches Dance” è l’apoteosi del Black Metal made in Italy. Questo assieme a MMZ dei Necromass è stato di estrema importanza. La credenza che il vero Black Metal degli anni ‘90 sia stato concepito solo in Norvegia e che noi non fossimo capaci a creare un qualcosa di nostro è stata schiacciata da questo capolavoro assoluto. Con questa formazione la band ha realizzato i migliori lavori della loro discografia a mio modo di vedere. Immortali. Maestri. |
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10
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un grandissimo esordio grande uso di chitarra e feeling lugubre da vendere entrano di diritto nell'olimpo oscuro del metal estremo e non solo in Italia poi il resto album mai deludenti !! |
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8
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Beati Voi che siete li su! Ho letto che stanno organizzando un bel evento con ospiti "illustri"...Per me e' lontano...ma nn si sa' mai...mi piacerebbe non poco. |
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7
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Semplicemente imprescindibile!!!! PS: il 12 novembre per il concertone del 30esimo anniversario, presentissimo!!!! |
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Quella copertina e quell' album puzzano di putridume marcio e occulto. |
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Vorrei aggiungere solo che l'intro My soul, recitato in latino da Cadaveria e' qualcosa di veramente spettrale e occulto.Solo lei poteva dargli quel tocco....spettacolo. |
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4
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Storia. Con questo disco ci sono cresciuto. Quoto Doomale. Sul podio del Black Metal Made in italy non ci possono che stare quei tre dischi. Insuperabili. Soprattutto MMZ dei Necromass. |
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3
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@Enry, hai tirato fuori un altro discone😉! Non so perche' ma quando penso al Black metal italiano e' come se mi immagino un podio con questo dei Mortuary Drape, Mmz dei Necromass e The call of the Wood dei primi Opera IX. Metto sopra tutti i MD piu che altro perché sono stati i primi a fare sto tipo di Black che puzza davvero di occulto e di vecchia vecchia scuola...ps. Nn c'entra nulla, ma proprio l'altro giorno al live degli Slayer parlavo con un amico di loro...si discuteva di un loro vecchio concertone coi Necromass a Roma di cui girava un VHS mitico. Saranno stati i primi '90. Per farla breve lui mi risponde che l'ultima volta che li aveva visti era a Tivoli qualche anno fa ad un piccolo festival Black e c'erano 19 persone di numero a vederli😂. Come cambiano i tempi. Fortunatamente per loro in Finlandia e Sud America fanno il pieno. Insomma nuove leve fatelo vostro e studiatelo! |
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2
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Concordo con Doomale, anche se forse il debut dei Necromass mi piace un filo di più. Gusti a parte disco bellissimo e notevole importanza storica. |
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Il capolavoro dei Mortuary Drape e del Black metal italiano. Ad oggi secondo me rimane ancora imbattuto e fonte di ispirazione per moltissimi gruppi che si cimentano in queste sonorità. Da brivido. Il voto sostanzialmente penso sia giusto, ma io gli so' un 90 per il valore storico. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. My Soul / Primordial 2. Astral Bewitchment 3. Funeral Chant 4. Larve 5. Tregenda (Dance In Shroud) 6. Intro (Chain) 7. Medium Mortem 8. Occult Abyss
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Line Up
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Wildness Perversion (Voce, Batteria) Maniac of Sacrifice (Chitarra) Old Necromancer (Chitarra) Diabolic Obsession (Basso)
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