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Stilla - Skuggflock
14/08/2016
( 1600 letture )
Skuggflock - branco d’ombre: questa è la sigla che gli svedesi Stilla appongono a suggello della loro ultima fatica. Il combo -che aveva già fatto breccia nella scena grazie ai pregevoli predecessori Till Stilla Falla e Ensamhetens Andar, ci propone, quale ultima incarnazione di un sempre personalissimo approccio al black, un sound che qui si ammanta del riferimento costante a quei Goblin dell’epoca della fruttuosa collaborazione con Argento. Pur radicandosi in un solco comune all’esordio, caratterizzato da un lato da una produzione ruvida, volutamente rimembrante la lezione del grande black scandinavo anni novanta, dall’altro dalla ri-funzionalizzazione di tutti gli elementi tipici dello stesso, Skuggflock ha i tratti di un lavoro ambiguo e sfuggente. E se tali coincise considerazioni non fossero sufficienti a descrivere l’amalgama sonoro proposto da Petterson e soci, un ascolto approfondito del platter non potrà che dispiegarne tutte le potenzialità.

La corriva introduzione Irrfärd, costruita interamente su un pattern arpeggiato, ci conduce immediatamente nel vivo delle caleidoscopiche spire del full-length, caratterizzandosi per un andamento piacevolmente ritmato, sul quale si staglia l’inconfondibile timbro corposo e marcio di Petterson. La troncatura irruenta del brano è immediatamente seguita da Vårens Sista Önskan, irrompente con un serrato blast beats, attraversati da fraseggi in synth e punteggiati da efficaci rallentamenti. Questi ultimi offrono il destro ad un raffinato lavorio chitarristico che sorregge ed amplia il leitmotiv della traccia.

Una ulteriore netta interruzione ci trascina nella titletrack, adagiata su intriganti melodie tratteggiate in tremolo cui sono sapientemente intermezzati cambi di tempo, nel corso dei quali ricorrono suggestivi abbellimenti arpeggiati. La sezione conclusiva del brano sorprende invece l’ascoltatore con un coro, dal grande impatto atmosferico, riportante quasi alla memoria la lezione degli Ulver di Bergtatt. Tutto ciò sfuma nella successiva Till Den Som Skall Komma, uno degli episodi più peculiari del platter. La traccia si abbandona difatti in mid tempo, percorso da lead -quasi relegate a diafano sfondo- sulle quali si innesta il synth, incarnato da un organo dal sapore settantiano e vagamente psichedelico. La successiva I Tystnad Vilar Själen spicca indubbiamente per una struttura maggiormente diretta ed incisiva, scandita da cori che ne vivacizzano il tessuto a mo’ di refrain, ed una maggior presenza del basso di Vidhall, osante linee eleganti e brillanti. E se Av Maran Riden si presenta oscura e convulsa, nonché ricca di armonizzazioni echeggianti tendenze contemporanee, la conclusiva Ett Inre Helvete - Ett Yttre Helvete costituisce, senz’ombra di dubbio, il degno epilogo del lavoro. Essa si dipana difatti tra potenti linee vocali salmodianti, putridi intermezzi arpeggiati ed una imponente sezione solenne e marziale. Quest’ultima risulta essere costantemente percorsa da chitarre acustiche dalle tinte maligne, quasi calanti una fitta coltre di nebbia sulla traccia- la stessa che avvolge ed avvince spettralmente gli alberi nell’incantevole artwork.

Sebbene, perlomeno in prima battuta, Skuggflock parrebbe caratterizzato da una maggiore fruibilità ed accessibilità rispetto ai lavori precedenti -in particolar modo Till Stilla Falla- ciò non deve lasciar pensare che esso sia facilmente assimilabile. La natura multiforme e complessa della creatura degli Stilla, difatti, rende necessari numerosi e pazienti ascolti affinché Skuggflock si riveli per ciò che è ovvero uno dei lavori più notevoli ed intensi prodotti in ambito estremo. Non possiamo inoltre che fare un plauso alla Nordvis Produktion per aver accordato fiducia ad un progetto tanto valido ed interessante.



VOTO RECENSORE
78
VOTO LETTORI
85 su 2 voti [ VOTA]
Doomale
Lunedì 29 Agosto 2016, 15.13.57
2
Finalmente l'ho finito di ascoltare. E posso dire che e' stato una bella sorpresa....questo e' un grande album di Black metal come deve suonare oggi. Grezzo si, ma con buone idee e inserti davvero riusciti. Per vale anche un 8,5 e di solito sono tirato coi voti.
lisablack
Venerdì 19 Agosto 2016, 21.26.54
1
band molto interessante, ho ascoltato qualche brano e mi hanno subito catturato. Davvero interessanti, ci farò un pensiero.
INFORMAZIONI
2016
Nordvis Produktion
Black
Tracklist
1. Irrfärd
2. Vårens Sista Önskan
3. Skuggflock
4. Till Den Som Skall Komma
5. I Tystnad Vilar Själen
6. Av Maran Riden
7. Ett Inre Helvete - Ett Yttre Helvete
Line Up
A. Petterson (Voce)
P. Stille (Chitarra, Tastiera, Voce)
A. Vidhall (Basso)
J. Marklund (Batteria)
 
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