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29/03/24
ENUFF Z’NUFF
BORDERLINE CLUB, VIA GIUSEPPE VERNACCINI 7 - PISA
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Cry of Dawn - Cry of Dawn
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18/09/2016
( 2186 letture )
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Ma chi si rivede, e si risente. Eccolo tornato. Di chi parlo? Beh dello storico Göran Edman che ritorna in circolazione con questo nuovo progetto marchiato Frontiers. Proprio lui, conosciuto a livello mondiale, e ritenuto dalla critica e dagli addetti ai lavori, come uno dei migliori vocalist spuntati fuori dal ambito scandinavo negli ultimi trent’anni: mica vorrete il curriculum completo del nostro? Non sia mai…vabbè oggi siamo magnanimi e vi ricordiamo i prodigi vocali prestati nelle decadi a nomi rilevanti quali John Norum, Yngwie Malmsteen, Brazen Abbot, Glory, possono bastare direi. Bando alle ciance, Göran Edman è dotato, da sempre, di un feeling riconoscibilissimo, timbrica assai efficace, ottima estensione e corde vocali eclettiche improntate al hard and heavy ovviamente comprensive di purpuree sfumature AOR. Il frontman svedese, nel corso della sua lunghissima carriera, è stato protagonista di oltre 50 dischi e parecchi tour in giro per il globo, un animale da palco e da studio assai prolifico e con molte richieste di collaborazione, una sorta di prezzemolino di altissima stoffa qualitativa.
Il qui presente progetto Cry Of Dawn, prodotto da Daniel Flores, ha visto impegnati al songwriting calibri quali Michael Palace, Steve Newman, Alessandro Del Vecchio Sören Kronkvist, Daniel Palmqvist e Robert Säll. Credo abbiate intuito che la miscela di 11 pezzi ivi presenti si specchia voracemente nel AOR puro, enfatizzato da vari rivoli di nerboruto hard rock riscontrabili lungo quasi tutte le tracce. Copertina acchiappante, poi si parte subito con lo snocciolare i pezzi presenti, Chance apre le mosse e lascia il segno in virtù di freschezza compositiva e ritmi aurei incalzanti, coralità, cantante allo zenith e keyboard che fanno la voce grossa su Listen To Me, dove nervature hard dettano le coordinate: ci troviamo similarità con qualcosa del passato dei Glory, band che ricordiamo con piacere. Ottimo il solo della sei corde, a cascata, ma con tonicità cazzutissima. Wher Right Is Wrong è puro AOR di matrice nordica dove svettano le corde vocali di Edman sostenute da un reticolato strumentale di indubbio pregio, mentre in Tell It To My Heart i tasti d’avorio tappezzano una song dotata di un inciso che spacca e cattura sin da subito per bellezza e melodie: anche qui gran bell'assolo della chitarra di Michael Palace. Elettronica in avvio per Light A Light che diviene uno spaccato a stelle e strisce nel prosieguo, con la vocalità di Edman a domare gli attacchi delle varie parti strumentali, ennesima perla, così come la vellutata Can’t Go On che gode di arrangiamenti, cori e scansioni melodiche da empireo immediato. Pezzo numero sette, Building Towers ripesca la tradizione del genere e richiama alla mente Starship e affini, inutile citare la cifra tecnica e strumentale che appare davvero di supremo lignaggio, e quei cori in falsetto che si attaccano ai jeans ovunque voi siate, sono da manuale del perfetto amante del Adult Oriented Rock, non ci sono parafrasi. Hands Around My Heart visita le arie dei Toto con un tono duro e un Edman in forma magica, poi si va verso l’epilogo con Life After Love saltellante di tastiere e aperture blu cobalto dove si respira aria rarefatta grazie alle key in eterno movimento, Yearn è solida, guarnita da un chorus emozionante, poi Tell Me chiude in scioltezza il CD, mostrando brillantezze e perizia tecnica abbinate a un cantato evocativo e di grande spessore, poteva essere diversamente? Ovviamente no.
Una release adatta a chi naviga e sguazza nel genere, qui troverete felpati ondeggiamenti che incarnano alla perfezione la natura di questa tipologia di musica. Non un passo falso, magari poca varietà rispetto alle coordinate classiche, ma gli interpreti sono tutti di ottimo livello con Göran Edman principe indiscusso del trono platinato, con la sua ugola duttile, potente, avvincente. Chi ama gruppi quali Night Ranger, Journey, Bad English, Survivor può tranquillamente affrettarsi al ascolto, troverà pietre preziose da custodire gelosamente nella propria discografia, per gli altri…ciccia!
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2
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Goran top player dietro al microfono; Questo Cry Of Dawn è una gemma di puro AOR anno 2016. Can't Go On e Building Towers mi fanno tornare negli anni d'oro del genere. Sublime esordio targato COD! |
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1
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Ho dato un mezzo ascolto su Spotify. Che dire, Goran Edman é sempre lui (sentitevi anche i Karmakanic!). A chi piacesse la sua timbrica, consiglio l'esordio dei Palace. Il cantante, Palace, che nei Cry of Dawn suona la chitarra e ha scritto qualche pezzo, ha una voce molto molto simile! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Chance 2. Listen To Me 3. Wher Right Is Wrong 4. Tell It To My Heart 5. Light A Light 6. Can’t Go On 7. Building Towers 8. Hands Around My Heart 9. Life After Love 10. Yearn 11. Tell Me
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Line Up
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Göran Edman (Voce) Michael Palace (Chitarra, Basso) Sören Kronqvist (Tastiere) Daniel Flores (Tastiere, Batteria)
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RECENSIONI |
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