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The Dread Crew Of Oddwood - Lawful Evil
19/09/2016
( 1343 letture )
Ad oggi ancora poco sviluppato, ma sempre più in maggiore diffusione, quello che viene definito “pirate metal” è un connubio di melodie folk allegre e goliardiche -fra tinte classiche ed estreme- con tematiche riguardanti il mondo dei pirati, fra cui non possono mancare del buon whiskey, sirene, navi, saccheggi e così via. Certamente tra le band più conosciute non è possibile non citare gli scozzesi Alestorm, i quali ci regalano canzoni simpatiche e divertenti da più di un decennio e ora militanti sotto la Napalm Records. Indipendenti e provenienti dalla West Coast americana sono invece i The Dread Crew Of Oddwood, nati nel 2008. La formazione si prende a carico la narrazione delle tematiche tipiche dei pirati attraverso l‘utilizzo di soli strumenti acustici, con uno stile dunque non completamente ‘heavy’, fatta sola eccezione per basso e batteria, battezzando questo novello genere con il nome di “heavy mahogany”, andando a ripescare nella musica popolare celtica. Dopo otto anni di militanza, la ciurma di San Diego giunge al loro quarto lavoro che prende il nome di Lawful Evil. Registrato e mixato verso la fine del 2015, rispettivamente da Svante Forsbäck e da Aksu Hanttu (entrambi celebri per aver lavorato a fianco dei finlandesi Korpiklaani, band dalla quale i nostri traggono ispirazione per la loro musica), questo ultimo album made in California presenta ben quattordici tracce tutte dalla durata di circa tre minuti e che non si distacca molto dai precedenti lavori della band, nonostante i diversi cambi di line-up subiti nel corso degli anni.

Il lotto si apre con Join The Ranks, titolo a dir poco adatto per l’inizio di un album dalle citate tematiche, che risulta un simpatico brano che rispecchia alla perfezione i canoni proposti dal combo statunitense. Tuttavia, già da un primo ascolto appare chiaro come tali caratteristiche non muteranno più di tanto col passare delle canzoni, facendo dopo un po’ precipitare il platter in un’atmosfera un po’ ridondante e noisa, in quanto tutte le quattordici composizioni appaiono bene o male simili tra loro, escluso qualche caso più caratteristico fra cui la spensierata Heavy Mahogany, l’evocativa, se così si può affermare, Siren’s Song e la goliardica Raise Your Pints, brano dal titolo molto esplicativo e che strizza l’occhio ai colleghi finlandesi già citati in predecendeza. Immancabile inoltre anche un brano strumentale, Humours Of Oddwood Isle, che in poco più di un minuto racchiude una grande ondata danzereccia e spensierata. A chiudere troviamo Dead Man’s Medley, brano ispirato al celebre romanzo del 1883 scritto da Robert Louis Stevenson che prende il nome di L’ Isola Del Tesoro.

Se si dovesse osservare e valutare questo album da un punto di vista strumentale e compositivo, ultilizzando questi due fattori come unico metro di giudizio, questo Lawful Evil sicuramente peccherebbe abbastanza e rischierebbe un rapido oblio. Tuttavia, se si volessero prendere questi quaranta minuti abbondanti di musica folk metal come semplice ma calzante sottofondo per una serata all’insegna di bevute, allegria e risate, questa release è quanto di più adatto si possa trovare per svolgere questo sporco lavoro.



VOTO RECENSORE
65
VOTO LETTORI
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INFORMAZIONI
2016
Autoprodotto
Folk Metal
Tracklist
1. Join The Ranks
2. Side Quest
3. Heavy Mahogany
4. Sulfur
5. Siren’s Song
6. Expedition On Heavy Submarine
7. Humours Of Oddwood Isle
8. Raise Your Pints
9. Sand Lobster
10. Whalin’ Rumbo
11. Trollwhack
12. The Gleeman
13. Storm Riders
14. Dead Man’s Medley
Line Up
Wolfbeard O'Brady (Voce, Flauti, Fisarmonica)
Riven Rahl (Voce, Piano)
Stark Cordwain (Voce, Flauti, Bouzouki irlandese)
Deckard Cordwain (Voce, Mandolino, Ukulele)
Smithy Crow (Voce, Basso, Orchestrazioni)
T-Bone (Batteria)
 
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