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Impaled Nazarene - All that You Fear
01/10/2016
( 2144 letture )
La carriera dei finlandesi Impaled Nazarene (chissà cosa direbbe riguardo al loro monicker il buon Dave Mustaine!) può ragionevolmente essere divisa in due fasi: una prima, corrispondente a grandi linee agli album pubblicati negli anni 90, è inquadrabile come genere nel black metal, con ritmiche sferzanti e velocissime e doppia cassa come se piovesse; una seconda, viceversa, ha visto il gruppo implementare nel proprio sound influenze hardcore e thrash, permettendo loro di creare un ibrido piuttosto interessante, che ha fatto guadagnare loro nuovi fan, anche se alcuni della prima ora hanno storto il naso. A prescindere dai sacrosanti gusti personali, è innegabile che il gruppo abbia saputo reinventarsi piuttosto bene, evolvendosi senza snaturare eccessivamente le proprie radici; se a questo si unisce una produzione che negli ultimi lavori è andata migliorando, si capisce come la qualità, nella seconda fase della carriera degli Impaled Nazarene, non manchi davvero.

Quest'oggi ci occupiamo proprio di uno dei migliori album prodotti in questa seconda fase: All That You Fear, risalente al 2003, è infatti un interessantissimo coacervo di black metal e thrash, con una sezione ritmica in forma smagliante (il basso in particolare) e ritmiche assassine, che ben sorreggono la consueta, micidiale voce del frontman Mika Luttinen. E' tranquillamente plausibile indicare All That You Fear, il successivo Pro Patria Finlandia ed il più recente Road to the Octagon come i migliori album prodotti dal 2000 in poi da Luttinen e soci. All That You Fear è inaugurato dalla spettacolare, ancorché piuttosto ardua da pronunciare Kohta Ei Naura Enaa Jeesuskaan: si tratta di una sfuriata black/hardcore che entusiasmerà non poco tanto i fan della prima ora (di Ugra Karma e compagnia, per intenderci), quanto di quelli degli anni 2000, grazie ad una parte musicale velocissima, ma perfettamente intellegibile ed alle consuete melodie vocali al vetriolo del buon Luttinen; in rapida successione abbiamo invece un brano più tipicamente thrash, con una parte di basso notevole e che è diventato uno dei highlights della carriera del gruppo: parliamo naturalmente di Armageddon Death Squad, immancabile in ogni show dal vivo che si rispetti e che, fra le altre cose, cita nel proprio testo uno dei presunti significati del nome degli Slayer (ebbene sì, proprio Satan Laughs As You Eternally Rot!); una piccola chicca per gli appassionati di metal! Un'altra canzone che non rientra negli stilemi black, quanto più propriamente in quelli thrash è The Endless War, che presenta una parte insolitamente melodica per gli standard abituali degli Impaled Nazarene, accompagnata da un altro notevolissimo lavoro della sezione ritmica. Si ritorna a sonorità più vicine al black (anche se non del tutto, stante alcuni rallentamenti nel corso del brano) con The Maggot Crusher, uno dei pezzi migliori di All That You Fear, beneficato fra le altre cose da uno splendido assolo del buon Tuomio Louhio, degno sostituto del compianto Teemu Raimoranta, alla cui memoria l'intero album è dedicato. Curse of the Dead Medusa ci offre un duo di chitarristi più in forma che mai, in particolare nella ritmica sferzante e nuovamente vicina al black, mentre paradossalmente risultano quasi “deboli”, per una volta, le vocals del buon Luttinen, che sicuramente convince di più su altri brani dell'album. Proprio dopo questa traccia non ai livelli di quelle che la precedono, curiosamente, abbiamo anche quella che è probabilmente la canzone meno valida di tutto il platter, vale a dire Suffer in Silence, un brano tutto sommato lento e quasi da heavy classico, che convince poco. Fortunatamente la band si riprende in fretta e ci colpisce direttamente in faccia con la micidiale Halo of Flies, probabilmente il brano più violento di All That You Fear, che ci riporta agli anni 90 ed al cupo black metal degli esordi. La doppietta Recreate Thru Hate/Goat Seeds of Doom (immancabile una canzone dedicata alle capre!) ci riporta ancora una volta su lidi più classici e vicini al thrash, soprattutto la seconda, che costituisce uno dei brani migliori dell'album, grazie alla solita, splendida prestazione collettiva del gruppo, in particolare del bassista Mikael Arnkil, noto seguace di due numi tutelari dello strumento quali Lemmy Kilmister e Cliff Burton. Innegabile peraltro, in alcuni brani di questo bell'album, l'influenza proprio del compianto Lemmy e della sua imprescindibile band. Even More Pain continua sul solco thrash, pur risultando meno brillante di altre canzoni, mentre Tribulation Hell è un efficace miscuglio di generi, dove, per non farsi mancare nulla, il gruppo finlandese inserisce una palese citazione di Ride the Sky degli Helloween. Divertitevi a riconoscerla! Per chiudere le danze di questo ottimo lavoro, gli Impaled Nazarene ci sferzano un'ultima volta con la veloce Urge Need to Kill, per poi congedarsi da noi con la title-track, più lenta e groovy nella prima parte, ma dotata di un coro solenne quasi in stile Satyricon e di una conclusione brutale nella seconda.

All That You Fear, in sostanza, è un lavoro davvero ben riuscito: non raggiunge i livelli dei capolavori storici della band a causa a qualche episodio un po' sottotono, ma rimane comunque subito al di sotto dei succitati masterpieces e, come detto, forma un trittico notevolissimo con Pro Patria Finlandia e Road to the Octagon. Fatelo vostro e vedrete che il miscuglio di black, thrash, hardcore ed una spruzzata di Motorhead vi conquisterà, facendovi diventare fan di questo gruppo di folli dal monicker così deliziosamente scorretto.



VOTO RECENSORE
80
VOTO LETTORI
85.16 su 6 voti [ VOTA]
lisablack
Sabato 2 Febbraio 2019, 12.41.57
13
L'ho ricomprato oggi a buon prezzo, mi mancava nella collezione..ottimo disco, 75
Aceshigh
Domenica 18 Febbraio 2018, 19.48.40
12
Uno dei migliori album della band, con una produzione potentissima tra l'altro che rende il tutto ancora più devastante! Gruppo totalmente fuori di melone... la citazione del bridge di Ride the Sky poteva venire in mente solo a loro. Geniali! Voto 85
Theo
Venerdì 7 Ottobre 2016, 12.44.08
11
Band fantastica, vero anche che non hanno mai fatto un disco brutto, ma qui 80 a mio avviso è fuori dal mondo. Anche solo un Pro Patria Finlandia (per non andare sui loro classiconi) in confronto dovrebbe prendersi un 100 (e non ci siamo proprio). Rimane un disco discreto, ma 80 lo riserverei (e anche un po' di più chiaramente) alle loro perle, non ai loro dischi minori.
galilee
Domenica 2 Ottobre 2016, 21.50.41
10
Ti rispondo io anche se magari la domanda non era rivolta a me. Il mio disco preferito è latex cult. Poi è parimerito i primi 3 questo e Pro patria Finlandia. Nihil è particolare, più melodico però molto bello. Forse l'unico che ho avuto delle difficoltà ad assimilare è Rapture.
luca
Domenica 2 Ottobre 2016, 20.48.49
9
@Barry
luca
Domenica 2 Ottobre 2016, 20.48.35
8
cosa ne pensi invece degli altri album degli Impaled Nazarene(Latex Cult,Rapture,Nihil,AOWDNMP e Manifest) e naturalmente dell'ultimo album uscito(Vigorous and Liberating Death) e quanto gli daresti?
Zess
Sabato 1 Ottobre 2016, 15.14.13
7
Bah, qui già da un pezzo non erano più loro.
enry
Sabato 1 Ottobre 2016, 14.19.03
6
Bel disco, concordo con rece e voto anche se per me i primi tre restano il loro meglio. Band quasi infallibile comunque.
LAMBRUSCORE
Sabato 1 Ottobre 2016, 14.05.34
5
Volevo dire dei grandi.
LAMBRUSCORE
Sabato 1 Ottobre 2016, 14.04.47
4
@Pacino, mi hai fatto venire in mente che ho gli spiedini sul fuooocooo.....,a parte questo, loro sono die grandi, questo disco mi era piaciuto, adesso lo riascolto, poi dico....ocio gli spiediniiii...
galilee
Sabato 1 Ottobre 2016, 13.55.28
3
Uno dei migliori dischi degli impaled e uno di migliori dischi di metal estremo che abbia mai sentito... capolavoro capolavoro capolavoro. Questo è il metal che piace a me. Top!
Doomale
Sabato 1 Ottobre 2016, 13.54.53
2
Buonissimo album, come tutti i loro post Suomi Finland Perkele (e' gia perche' i primi tre sono sul podio!). Non l'ho ascoltato moltissimo al pari degli altri...ma loro per me album brutti non ne hanno mai fatti, in un modo o nell'altro. Armageddon Death squad un classico. Per me tra il 7,5 e l'8.
Pacino
Sabato 1 Ottobre 2016, 11.18.18
1
la copertina mi ha sempre fatto scompisciare con quelle specie di salsicce, ma la musica é discreta, buon black come sempre contaminato da thrash(molto in questo disco) e hardcore! voto 72
INFORMAZIONI
2003
Osmose Production/The End Records
Black
Tracklist
1. Kohta Ei Naura Enaa Jeesuskaan
2. Armageddon Death Squad
3. The Endless War
4. The Maggot Crusher
5. Curse Of The Dead Medusa
6. Suffer In Silence
7. Halo Of Flies
8. Recreate Thru Hate
9. Goat Seeds Of Doom
10. Even More Pain
11. Tribulation Hell
12. Urgent Need To Kill
13. All That You Fear
Line Up
Mika Luttinen (Voce)
Tuomio Louhio (Chitarra)
Jarno Anttila (Chitarra)
Mikael Arnkil (Basso)
Reima Kellokoski (Batteria)
 
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