|
19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
|
|
|
15/10/2016
( 2859 letture )
|
A volte, ritornano. A ben sedici anni da quel Brujerizmo che ha zittito la band di Juan Brujo per più di tre lustri, i Brujeria annunciano prepotentemente il loro ritorno sul mercato della musica grindcore-death metal. E lo fanno, dapprima con la consueta eleganza espressa in un 45 giri intitolato Viva Presidente Trump!, quindi con il quarto album della loro carriera, intitolato Pocho Aztlán e pubblicato sotto l’egida della Nuclear Blast. L’album promette un ritorno ai fasti del grindcore di quel debut storico, Matando Gueros, mantenendo tuttavia qualche componente della virata più groove dell’ultimo Brujerizmo. Il risultato sono queste dodici tracce originali più la cover dei Dead Kennedys che offre l’ispirazione al titolo dell’album. La formazione, come evidente, è piuttosto estesa in cui ciascuno dei membri si rifà di un nome di battaglia: ecco dunque Jeff Walker rivestire i panni di El Cynico e Shane Embury trovarsi dietro El Hongo. Nomi forti, nomi storici che vanno ad affiancare il mastermind e primo "combattente" di questo fronte messicano Juan Brujo.
La title-track apre l’album con il suo gioco di parole che riprende il termine "pocho", usato dai nativi americani per rivolgersi agli statunitensi e "aztlán" che è la leggendaria terra d’origine degli Aztechi. Il brano, infatti, comincia con un’atmosfera evocativa che rimanda ai tempi passati delle civiltà native americane, ripresa poi dagli strumenti della band in una cavalcata che vede Juan Brujo e Fantasma a farla da padrone con la loro voce minacciosa. Questi tempi più lenti e misurati vengono subito spazzati via dai brani successivi, riportando il tutto sulla belluina natura dei primi Brujeria: No Aceptan Imitaciones, con il suo breakdown da puro headbang che interrompe una colata di riff al fulmicotone e mette in luce il basso maestoso di El Cynico, Profecía del Anticristo con il suo refrain calzante che mette in luce la voce lugubre di Juan Brujo e la prepotente Ángel de la Frontera. Si giunge quindi al primo singolo estratto, Plata O Plomo che viene dedicata a Pablo Escobar e mette in mostra l’accoppiata El Cynico - El Hongo in un risultato terremotate che soddisferà tutti i fan delle band death/grindcore. La seconda parte del disco è più goliardica, se così possiamo definirla: tra Isla de la Fantasía che racconta di spacci di droga andati male, Mexico Campeon che tratta una divertentissima cavalcata del Messico sino alla vittoria dei campionati del mondo di calcio e Culpan La Mujer che rispolvera il machismo messicano con tutta la misoginia del caso. Un altro brano da sottolineare, più per meriti strumentali che lirici, è la conclusiva Debilador che ci consegna una terremotante ritmica in cui Hongo Jr. fa accoppiata con El Cynico costruendo una base compatta su cui la chitarra di El Hongo si diverte a snocciolare riff semplici ma di grande effetto. Menzione anche per la cover di California Über Alles dei Dead Kennedys (qui opportunamente rimaneggiata in California Über Aztlán che chiude Pocho Aztlán, utile soprattutto per sottolineare l’influenza che la band di San Francisco ha avuto in questo progetto.
Il disco, nonostante non abbandoni le sue primordiali caratteristiche grindcore, è più "esteso" di quanto ci si aspetterebbe. I dodici brani, pur non scendendo quasi mai sotto i tre minuti, mantengono quell’aura d’immediatezza caratterizzata da brani "in your face" che allettano sempre la "carogna" nell’ascoltatore. Che si tratti di testi e composizioni caustiche verso la società americana, verso lo stesso Trump e tutto ciò che lui rappresenta, o che ci si spinga verso lidi più ironici e divertenti come il Messico che vince i mondiali di calcio, i Brujeria mantengono una certa classe, soprattutto a livello strumentale. Del resto, con musicisti che provengono da realtà del calibro di Carcass e Napalm Death era difficile aspettarsi qualcosa di diverso. Nonostante tutti questi piccoli pregi, il disco non è esente da difetti, primo tra tutti alcuni momenti di autocitazionismo piuttosto marcato, in cui viene meno il fascino dei dischi storici della band. In ogni caso, malgrado gli impegni ed i progetti principali, Jeff Walker e Shane Embury hanno saputo fornire il loro apporto alla storica creatura di Juan Brujo e di Fantasma, insieme agli altri "signori della droga messicana" presenti in line-up. Visto il livello buono dei brani ed una compattezza di fondo che è ancora in grado di stupire a tratti, non ci resta che auspicare un lungo proseguo di carriera ai Brujeria. E che non ci tocchi aspettarli per altri sedici anni.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
16
|
Stasera 5 agosto '18 potro' vedere i BRUJERIA per la prima volta nella mia vita che a 14 anni rimase scioccato dalla copertina con la testa mozzata del primo disco. Ora non ascolto piu' quelle sonorità bestiali, ma devo rendere maggio ai messicani soprattutto oggi che si presentono con Jeff Walker dei Carcass al basso, alla chitarra il chitarrista dei Napalm Death ed il batterista degli At the Gates. Spero di riconcigliarmi con queste sonorit che a 14 anni all'inizio degli anni 90 gli anni d'oro del genere Death, era invasato dell'universo Death Doom e poco Grind tranne i Carcass. Matando gueros lo comprai in vinile con la copertina uncensored. Ora valeun sacco di soldi per i collezionisti che mi scassano il cazzo per averlo. Si fortino neanche mi ricordavo di averlo, che n quegli anni contemporaneament adorabile il Prog rocko |
|
|
|
|
|
|
15
|
A me piace come album... quel grind grezzo e cattivo a me non dispiace!
|
|
|
|
|
|
|
14
|
Lo ascolto piu che altro quando guido in macchina..alla fine niente di clamoroso..ma cmq piacevole e cazzereccio. Per me va' bene..come poteva andar bene Brujerismo. Quindi un 6,5 - 7 come voto glielo posso assegnare. |
|
|
|
|
|
|
13
|
"Pendejos, esto no es un juego pa'l infierno cabrones, la bendición de tu madre se jodió, ya lo oíste. Ya te jodiste cabrón, no hay remedio... Están chingados!" |
|
|
|
|
|
|
12
|
I primi 2 secondo me erano spettacolari. Li ascolto ancora con grande piacere e divertimento. Furia, sana ignoranza, sorrette da professionismo e competenza tecnica ai massimi livelli. Più un pizzico (un pizzico eh..) di sperimentalismo che non guastava a fatto.Di questo per ora ho sentito solo alcune canzoni che mi sono piaciucchiate, ma mi paiono più sul livello dell'interlocutorio Brujerizmo più che dei primi 2 capolavori. Il brano più divertente era forse quello dedicato a Trump, ma non è stato incluso nel cd.. cmq l'ho ordinato ma sono ancora in attesa, quando mi sarà arrivato e l'avrò ascoltato un po' mi saprò pronunciare... |
|
|
|
|
|
|
11
|
@Fabryz, l'album completo non l'ho ascoltato ancora solo 3 pezzi..Che cmq non mi sono dispiaciuti diciamo...un' altro invece non si poteva sentire!!..Vabbe' quello del contratto e' facile quando ti chiami Walker, Embury e compagnia bella!Di sicuro con tre o 4 birre scende meglio...ahh...poi ti faccio sapere dopo l'ascolto completo! |
|
|
|
|
|
|
10
|
Doomale, visto che sono una valvola di sfogo cazzara beati loro che hanno trovato un deal con la nuclear blast e non se lo sono autoprodotti in garage...comunque si, rimangono sicuramente divertenti mentre ti bevi una corona e rutti con gli amici ma come ho gia' detto i primi 2 e gli asesino sono un'altra cosa..ma poi mi sembra che su questo nuovo cd,tolte forse 3 o 4, manchino proprio le canzoni o sbaglio ? |
|
|
|
|
|
|
9
|
Bravo Fabryz, secondo me pure era cosi. .Ma rimangono cmq piacevoli per scazzare un po'..niente di clamoroso. Diciamo una specie di valvola di sfogo cazzara si questi. Concordo cmq sugli Asesino...gran disco quello, al pari dei primi due brujeria. Gli Asesino pero' avevamo un produzione piu pulita e potente. |
|
|
|
|
|
|
8
|
Tra l'altro, se non l'avete fatto, vi consiglio di ascoltare gli asesino di cazares..la vera anima dei brujeria e' tutta li e secondo me cristo satanico e'un capolavoro di marciume messicano in salsa death/grind |
|
|
|
|
|
|
7
|
Secondo me la mente vera dietro questo progetto era il buon dino cazares insieme al cantante juan brujo,una volta che dino se ne e' andato il gruppo e' diventato un viavai di personaggi noti ma ha perso l'identita' e la cattiveria iniziale..da gruppo spietato e con canzoni che ti crepavano i vetri di casa e che quasi credevi vero nelle loro imprecazioni in messicano riguardante satana,il narcotraffico,machete e assassini vari sono passati ad essere un gruppo che parla delle stesse cose ma sembra il wrestling se capite cosa intendo...tutto falso ma divertente ,insomma molto nuclear blast |
|
|
|
|
|
|
6
|
Divertenti cazzoni, ma dopo il primo fantastico album e il buon "Raza Odiada" si sono un po' persi...anche se la rivisitazione della "Macarena" era assolutamente spettacolare! |
|
|
|
|
|
|
5
|
Rispetto ai precedenti non mi ha lasciato nulla, peccato. A malapena gli do 60, sperando cresca con gli ascolti ma dubito...mi annoia |
|
|
|
|
|
|
4
|
Anche per me band che sguazza da sempre nella mediocrità, disco piú che trascurabile! |
|
|
|
|
|
|
3
|
Per me scarsi, c'è tanto crust / grind/ d-beat di qualità superiore, in giro, anche dischi che quasi nessuno caga, guardate nel forum ,cercate e poi giudicate, qua per me quello che conta è la casa discogra-fica. ahah.... |
|
|
|
|
|
|
2
|
Sentito una canzone,non mi pare che si siano sprecati molto |
|
|
|
|
|
|
1
|
Ho sentito un paio di brani e mi sono davvero piaciuti!! Pero' l'album sono ancora in attesa di prenderlo ed ascoltarlo...Se e' come quei due si va' sul sicuro. Bene, aggiungo ancora alla lista. |
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
|
|
|
|
|
Tracklist
|
1. Pocho Aztlàn 2. No Aceptan Imitaciones 3. Profecia del Anticristo 4. Angel de la Frontera 5. Plata o Plomo 6. Satongo 7. Isla de la Fantasia 8. Bruja 9. Mexico Campeon 10. Culpan la Mujer 11. Codigos 12. Debilador 13. California Über Aztlàn
|
|
Line Up
|
Juan Brujo (Voce) Pititis (Voce) El Sangron (Voce) Fantasma (Voce, Basso) El Hongo (Chitarra) Cuernito (Chitarra) El Cynico (Voce, Basso) Hongo Jr. (Batteria)
|
|
|
|
RECENSIONI |
|
|
|
|
|
|
|
|
|