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Metharia - Questo È il Tempo
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12/01/2017
( 1608 letture )
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È sempre piuttosto difficile parlare di alternative rock su un sito prettamente metal. Specialmente se si tratta di gruppi che utilizzano testi cantati in italiano. Genere sempre un po’ di confine tra quell’indie che di solito non trova terreno fertile per attecchire nei gusti di ascoltatori dediti a suoni molto più estremi ed il metal vero e proprio, l’alternative cela spesso realtà molto interessanti come i Metharia. Nati nel 1999 e scioltisi inopinatamente nel 2004 alla vigilia dell’incisione del loro primo album, i Metharia sono tornati in pista nel 2007 e, nel lasso di tempo intercorso tra quell’anno ed oggi, hanno messo insieme un EP (Ockulta Informazione) ed una lunga serie di date live che li hanno inseriti nell’orbita dei Litfiba. Le influenze della band di Pelù e Renzulli, del resto, vengono fuori a tratti ed in maniera evidente durante l’ascolto di Questo è il tempo, primo loro lavoro sulla lunga distanza, con Antonio Aiazzi alle tastiere in Echi e frequenze. Gli altri ospiti presenti, per la cronaca, sono Ciccio Merolla alle percussioni in Karma e Massimo D’Ambra ai synth ed alle tastiere in Luce senz’anima. I tre brani citati sono in realtà già editi, ma sono stati riarrangiati per l’occasione.
Al fine di analizzare correttamente il disco è utile stabilire alcuni parametri preliminari. Se è vero che l’ambito generico di appartenenza del gruppo può effettivamente essere fatto risalire al settore alternative, è altrettanto vero che la definizione calza molto stretta ai Metharia. Le ritmiche adottate e determinate soluzioni compositive, unitamente ad alcuni aspetti dell’ottima produzione, infatti, riconducono al metal vero e proprio. L’uso della lingua italiana nei testi, poi, potrebbe indurre alcuni, talvolta per pura pigrizia mentale, ad incasellare tutto nell’alternative tout-court, senza curarsi di prendere atto delle tante sfumature che la lingua di Dante può contenere e che il metal non è affatto inadatto alla bisogna. Richiami alla new wave anni 80 -sempre in un’ottica molto italiana- ed un uso accorto dell’elettronica, rendono Questo è il tempo un prodotto non certo innovativo in senso stretto, ma indubitabilmente molto bilanciato in ogni sua componente, molto professionale in ogni aspetto della sua produzione e godibilissimo all’ascolto. Racconti contemporanei mediati da testi interessanti, ma non “pesanti”, sono supportati da linee melodiche sempre molto chiare, che hanno il pregio di rendere ogni pezzo cantabile senza farlo essere ruffiano. Una qualità, questa, non certo posseduta da tutti, che fa funzionare il disco. Tanta energia (Roghi di idee; Echi e frequenze; Non esiste un motivo), aperture più intimiste (Un’ultima volta) o addirittura quasi mistiche (Nephilim, dai riferimenti ai “caduti dal cielo”, con lo stesso nome della band che è un riferimento ad un pianeta di Alpha Centauri), accanto ad una cover vitaminizzata in direzione hard rock di Impressioni di settembre, mascherano molto bene i passaggi in cui i riferimenti a certi gruppi si fanno troppo evidenti. La proposizione del brano della P.F.M., pur arcinoto e stra-coverizzato, risulta ugualmente piacevole considerando il contesto complessivo del CD.
Questo è il tempo è un disco maturo e ben congegnato, nel quale, però, alcune influenze sia negli arrangiamenti che in certe linee vocali, portano troppo spesso a pensare ai Litfiba e non solo. Tuttavia, tenendo conto del fatto che i Metharia scrivono musica dal 1999 e, quindi, certe soluzioni possono essere da loro adottate a buon diritto senza necessariamente scadere nel citazionismo vero e proprio per ragioni storiche, l’album in questione possiede certamente dei numeri. Al netto delle varie influenze esterne, di alcune ingenuità come ad esempio i cori troppo scolastici in Echi e frequenze e dei ricordati “suggerimenti morali” dei primi Litfiba presenti a macchia di leopardo, Questo è il tempo è un buon prodotto. Forte, variegato -copre dalla new wave elettronica al metal vero e proprio- emotivamente coinvolgente, suonato con gusto e buona tecnica e, dulcis in fundo, cercando sempre di dire qualcosa di sensato al pubblico. Sia parlando di situazioni individuali, che più complessive. Quindici anni per arrivare al primo album completo sono tanti, ma i Metharia li hanno evidentemente spesi bene. Adesso manca loro soltanto la capacità di essere esclusivamente i Metharia; una band che non ha bisogno di guardare fuori dal giardino di casa propria per essere incisiva.
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Ah comunque. Voto 30\100... Confermo. Inascoltabile. *disse il sottoscritto ritornando ad ascoltare i Destrage* Fate poco i bambini e se qualcuno ha un' idea diversa dalla vostra non scaldatevi troppo. La diversità di idee in molti casi unisce. Che il povero Ciro non se la prenda, scherzo. Bella ciroooo! Peró visto che siamo nell'era dei nickname che anche lui se ne inventi uno! |
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Ciro? Ci sei? Uoo arripigliati uaglió... Qua ci sta un tale Manuel Agnelli che ti vuole fracassare di mazzate... Che gli devo dire? |
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Ciro Cirillo ahahah ma che é sta cafonata? 😂 *disse il sottoscritto, ritornando subito ad ascoltare il teatro degli orrori* Cirooooooo! Uaglioooó ca ma fa??? |
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Scherzi a parte nell'era dei nickname degli pseudonimi degli avatar stiamo a scandalizzarci per nomi presunti o reali altrui...mah |
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Sempre meglio che terzo menati... |
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Di solito provo a dare una possibilità ai gruppi rock e metal italiani ma questi sono proprio una causa persa,il paragone con i Litfiba è una bestemmia.E poi un gruppo dove un membro si chiama Ciro Cirillo non meriterebbe neanche di essere preso in considerazione. |
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Hai perfettamente ragione, mi sono fatto prendere la mano io! Buona serata e scusa ancora l'OT. |
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Si, ma mettetevi nei panni dei gruppi interessati da una recensione che si vedono ignorati in favore di discussioni tra utenti sulla bontà dei commenti e, se permettete, anche in quelli di chi ha dedicato del tempo alla scrittura. Capisco che si possa anche trarre qualcosa di interessante da una simile discussione, ma OT. Ripeto: si può aprire un topic nel forum e discutere ad libitum |
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@Raven: io mi fermo qui. Non è mai stato il mio scopo provocare o "attaccar briga (virtuale)", anzi, sto cercando di portare, o meglio sto accompagnando ogni singolo commento dell'utente sottostante verso lidi fruttuosi rispondendo civilmente, pur di estrapolare una discussione interessante e che possa risultare interessante a tutta la community o chi di passaggio. Lo si evince dalle mie risposte, sin dalla primissima. |
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Vi ricordo ancora che questo spazio non è per commentare i commenti, ma i dischi, Per le discussioni private c'è il forum ed in ultima analisi le mail personali, grazie, |
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@Nergal: dal dire che questi non hanno le carte in regola per fare grandi cose, salvo cambiare rotta, ci può anche stare..ma dire che tutto il "made in Italy" è na merda (ti sto solo citando), è leggermente differente, non credi? |
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@lux chaos Tu si che dimostri veramente di essere obiettivo e realistico.A me hanno subito iniziato a darmi del "Troll" non appena ho espresso il mio giudizio libero e democratico...e',giustissimo a mio parere !!! |
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Sentito le due canzoni sul tubo, ma niente, non mi sono piaciuti granchè da volermi far approfondire...solito rock trito e ritrito mille volte a mio parere, un po anacronistici...felice per chi li apprezza, ma secondo me non hanno i numeri per fare di più, non avendo nulla che li distingua in particolare |
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Penso che dipenda più che altro dalle argomentazioni |
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Cmq qui come ho capito io funziona che,se dici di non apprezzare le band rock made in italy o un disco stesso sei un troll.Mah! Misteri della mente uman.... |
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Mi sono andato a fare un blitz sul tubo e devo dire che mi piacciono parecchio, il cantato in italiano poi ci sta bene anche se ahimè poco esportabile. Sembrano molto i lacuna più orecchiabili in alcuni passaggi, comunque un gruppo interessante da approfondire |
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Va bene, siamo completamente OT da tempo, invito quindi tutti a rientrare IT ed a parlare solo dell'album e della band in questione. Possibilmente con cognizione di causa e senza replicare ad eventuali trollate. Grazie. |
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@Giaxomo "Don't Feed The Troll"... ! Va bene? Hihihihihihi salutami tutti quei blocchi in particolare i domine e gli otep(peto al contrario)hahahah |
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"Don't feed the troll" si diceva fino a qualche tempo fa, il problema è che i troll sapevano mettere 3 parole di fila senza cadere nel grottesco / irritante / surreale. |
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@Giaxomo Veramente ascolto molte ciofeche tipo the gathering Lacrimosa ecc ecc ecc ecc hahahhaahahaha puaaaaaaaaaaaaaa |
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E magari ascolti l'ultimo degli In Flames... |
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Ok, da Nergal questo ti aspetti!!! |
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Fortunatamente ognuno ha i propri gusti(guai nn fosse cosi'). |
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Io quando ascoltai la prima volta "Germi" degli Afterhours, compresi che si poteva fare rock ANCHE in lingua italiana. Mi fermo qui altrimenti vado troppo OT. |
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Le band made in Italy nn li ascolti nemmeno... |
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A parte che se non sbaglio Nergal ha gia` fatto tante sparate nei commenti, se fosse come dice Terzo do` parzialmente ragione, perche` l`italiano nell`heavy metal come musicalita` proprio stona. Magari nel rock od alternative in certi contesti va bene, ma nel metal l`ho sempre odiato, ci sono altre lingue, a parte l`inglese, che si adattano meglio al metal. Prendo per sempio gli Insidia: non li digerisco per il cantato in italiano che secondo me sta` malissimo con la musica. Questa band non la conosco, quindi non mi pronuncio su di loro. |
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E allora? Se fosse così, non cambia la situazione. Si può cantare metal o rock anche con l'italiano e può essere bella musica lo stesso. Poi i gusti personali sono altro. |
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Sono curioso di sentire la cover di quel pezzo strepitoso che è impressioni di settembre. Per ciò che riguarda il commento del nergal penso intendesse cantato in italiano, non italiano per carta d'identità |
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"Il metal made in Italy nn si puo' proprio sentire ne concepire a mio avviso.voto 30/100" Seriamente, che caxxo vuol dire? Qual'è il senso? Devo contattare Adam Kadmon? Guarda un po', a giudicare dal nickname (neanche a farlo apposta), alcuni italiani sono talmente esterofili, qualunquisti e populisti da sopravvalutare da schifo proprio il metal polacco (non tutti sono die Vader, dei Batushka o dei Behemoth, per dire) senza rendersi conto di quanto noi italiani abbiamo avuto avuto e tuttora abbiamo e diamo alla storia del genere. Riguardo la recensione non commento perchè non conosco, ma certi commenti davvero, sono la vergogna più assoluta per quanto mi riguarda. Scusate l'introduzione. |
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Ci sono tante band di ogni genere, ognuno quello che vuole. In Italia, musicalmente parlando, non manca nulla. C'è sempre stata questa tendenza (odiosa) a sottovalutare il metal italiano, io da anni me ne sono accorta, e sinceramente non trovo il perché. |
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Dai un ascolto a "Lomo" dei Klimt1918. Dio solo sa se fossero stati statunitensi o svedesi, cosa sarebbe successo! E potrei continuare con altri titoli! |
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@Nergal: prendo due nomi noti a caso del panorama metal / alternative rock italiano: Novembre e Klimt 1918. Mai sentiti? Secondo te, il loro lavoro non lo sanno far bene? |
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@nergal ahahahahahahahahahahaahha già come no! |
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Trovo il commento 2 completamente sconclusionato, smentito dalla storia e spesso dalla contemporaneità. Tra l'altro questo non è un disco metal, quindi siamo proprio fuori dalla realtà. |
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E invece in Italia si può fare il metal, il rock, l'alternative rock, l'alternative metal, l'indie e pure l'hip-hop. Basta solo mettersi un attimo d'impegno a cercare le band giuste, chiaramente. E band metal in Italia ce ne sono sin dai primissimi anni '80, per non parlare di tutto il filone prog-rock, secondo solo a quello inglese, con picchi elevatissimi. |
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Di band interessanti e valide in Italia ci sono eccome. E ci sono sempre state. |
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Il metal made in Italy nn si puo' proprio sentire ne concepire a mio avviso.voto 30/100 |
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