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21/03/24
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Mindlane - Unspoken Silence
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01/02/2017
( 1234 letture )
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Si tratta di un progetto piuttosto recente, quello degli svedesi Mindlane. Nati per volere del chitarrista Joonas Niskanen (ex-One Without, Characters) in compagnia del cantante Reine Svensson (ex-Outshine) e del batterista Hannu Makela (ex-Characters) nell’aprile del 2016, i Mindlane hanno già composto e registrato un album di debutto composto da ben undici tracce per un totale di quarantacinque minuti, con la presenza dell’ex Amaranthe, Andreas Solvestrom come guest vocals per quanto riguarda gli scream. La proposta è piuttosto ibrida: si possono udire grosse influenze djent, pur senza disdegnare qualche linea progressive ed heavy metal, soprattutto nelle clean vocals di Reine Svensson, oltre ad una base metal-core. Di sicuro, non ci troviamo di fronte ad un genere troppo scontato, quanto ad un tentativo di dare una rinfrescata ad una scena moderna che, fin troppe volte, rischia di scadere già nell’autocitazionismo spudorato.
La tracklist viene aperta dall’accoppiata Liars Crown / Beyond Today che, probabilmente, è anche quella più rappresentativa delle qualità e dello stile dell’album. Un’alternanza continua di melodie, la voce in pulito di Reine Svensson e lo cream di Andreas Solvestrom, linee di chitarra che che si dipanano dall’arpeggio in pulito, sino al prepotente riff dalla cadenza djent ed un tappeto di batteria vario e mutevole, solido e d’impatto quando necessario. Per quanto la proposta del gruppo svedese non sia innovativa o stravolgente, i pezzi sono molto godibili e ben registrati, con un lavoro di mixing e di mastering abbastanza certosino anche se ci troviamo in un regime di autoproduzione. L’alternanza delle due voci funziona molto bene ed è uno dei punti forti dell’album, come si può notare in Said and Done, mid-tempo con qualche passaggio un po’ più elaborato, soprattutto a livello di arrangiamenti. Un po’ meno particolare il sound della chitarra, che si rifà maggiormente agli stilemi del djent e del -core degli ultimi anni, senza osare più di tanto a livello di suono ma affidandosi alla prepotenza dei pick-up attivi più presenti sul mercato musicale. Con Beloved Screen, invece, andiamo verso lidi un po’ più atipici: il pezzo alterna una ritmica heavy con pesanti sprazzi djent, ad una linea vocale più cadenzata, inasprita solamente dalle strofe cantate da Andreas. In un totale di quarantacinque minuti non mancano alcuni brani un po’ meno riusciti degli altri, come Always the Same Story e We Learn the Hard Way, anche se non ci troviamo mai di fronte ad un filler nudo e crudo, quanto a brani che non hanno la stessa qualità dei succitati, della super-melodica Impatience o della conclusiva Heroes in Denial.
Il disco è fresco, divertente e ben prodotto dalla band. Non ci troviamo di fronte ad un capolavoro innovativo, né ad un genere che è atto a smontare i paradigmi della musica moderna, tuttavia le influenze vengono ben bilanciate e la buona preparazione dei tre ragazzi in fase di songwriting si sente. Unspoken Silence può essere inteso come un modo di dare una svolta, un po’ più particolare ed ibrida, ad una carriera che ha già comunque permesso al fondatore Joonas Niskanen di girare il mondo condividendo il palco con band del calibro di Paradise Lost, Katatonia, Soulfly, Doro e molti altri, quando stazionava nel suo primo progetto, gli One Without. Questa buona qualità compositiva è sicuramente indice dell’esperienza ottenuta in questi anni dal chitarrista svedese, capace di allacciarsi molto bene con i due compagni di band nelle armonie e nel lavoro sui brani proposti, a cui si aggiungono gli ottimi scream di Andreas, un valore aggiunto che allontana un po’ più dall’heavy/prog ed offre quella spruzzata core capace di modernizzare ulteriormente il tutto. In conclusione, Unspoken Silence dei Mindlane è un disco che merita di essere ascoltato da tutta quella frangia di ascoltatori che apprezzano le sonorità moderne; non vi cambierà la vita, ma vi renderà consapevoli di una band che ha appena iniziato il suo percorso e sembra destinata a rivelare un buon potenziale nei prossimi anni. Promossi.
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Devo ascoltarlo meglio ma la prima impressione è che sebbene validissime clean vocals, queste non trovino un equilibrio con gli strumenti |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Liars Crown 2. Beyond Today 3. Weakness Within 4. Said and Done 5. Beloved Screen 6. Accept the Silence 7. Outside Your Blindfold Eyes 8. Always the Same Story 9. Impatience 10. We Learn the Hard Way 11. Heroes in Denial
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Line Up
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Reine Svensson (Voce) Joonas Niskanen (Chitarra) Hannu Makela (Batteria)
MUSICISTI OSPITI Andreas Solvestrom (Voce Scream)
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RECENSIONI |
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