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19/04/24
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Porta Daemonium - Serpent of Chaos
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20/02/2017
( 559 letture )
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Giungono dal Cile i Porta Daemonium, terra che gli amanti della musica estrema hanno ormai imparato ad amare. Pur essendo Serpent of Chaos il debutto su larga scala, va detto che parliamo di una band attiva dal 1998 e che in questi hanno ha comunque pubblicato svariati singoli ed una demo.
Il connubio tra death metal e Cile lascia sempre poco spazio all’immaginazione, ed è chiaro da subito che la proposta dei Porta Daemonium si rivolga essenzialmente ai puristi del genere. Innovazione, voglia di stupire e azzardi vari sono fattori totalmente messi da parte, perché l’unica intenzione sonora del gruppo è quella di trascinare l’ascoltatore nel contesto più caotico possibile. Abbiamo quindi un death metal incentrato esclusivamente su tempi molto sostenuti, con ritmiche che non decelerano mai e con una batteria ossessiva che predilige le più classiche scrosciate di blast beat. Sia per approccio musicale (voce compresa) che per stile compositivo, possiamo affermare che i Porta Daemonium siano un gruppo molto vicino ai connazionali Unaussprechlichen Kulten. Si ha quindi a che fare con canzoni corte, dirette e dalle strutture semplicissime e quadrate. E no, non c’è neanche spazio per il classico brano più lento, tanto che i ventisette minuti del disco scorrono via in men che non si dica. L’atmosfera generale del disco è quindi quella tipicamente caotica di uscite di questo tipo, con delle chitarre poco pulite ed una produzione generale ben lontana dal dare al disco un suono cristallino; un male? Non per forza se teniamo conto di cosa si sta parlando, e tutto sommato, dato l’approccio demoniaco dei quattro, è una scelta coerente, apprezzabile e che mette in risalto gli elementi più caratteristici dell’operato: il growl e il caos scaturito dagli strumenti.
Ciò che stupisce, è che Serpent of Chaos non è considerabile come un disco brutto o noioso, ma anzi, grazie alla sua durata si lascia riascoltare con molto piacere. Dischi simili non possono che accontentare i fan più oltranzisti del genere, dato che stiam parlando di un lavoro genuino e sicuramente suonato “da fan per i fan”. Certo, i Porta Daemonium non raggiungono i livelli d’eccellenza dei connazionali Unaussprechlichen Kulten e Totten Korps (limitandoci ad uscite più recenti), ma in fin dei conti, perché preoccuparsene?
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Zazas Zazas Nasatanada Zazas 2. Via Sinistra 3. The Blood of the Dark Madness 4. To the Left of God 5. A las primordiales serpientes del caos 6. The Apep's Chaotic Dreams 7. Porta Daemonium 8. Under the Sigils of the Fallen Angels
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Line Up
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Avitchi (Voce) Ignigarak (Chitarra) Necroterror (Basso) Ocultavio (Batteria)
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RECENSIONI |
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