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29/03/24
ENUFF Z’NUFF
BORDERLINE CLUB, VIA GIUSEPPE VERNACCINI 7 - PISA
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Obscure Devotion - Ubi Certa Pax Est
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24/02/2017
( 3220 letture )
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Dai tetri bassifondi dell’underground di casa nostra ri-emergono gli Obscure Devotion, formazione lucana attiva sin dal lontano 1996. È passato ormai più un decennio dall’ultima fatica discografica …Of Darkness, Death and Faith e, da allora, ci sono giunte ben poche notizie. Un periodo notevolmente lungo durante il quale i nostri, ritrovata stabilità a livello di formazione dopo diversi tumulti, hanno sviluppato e raffinato il loro black metal mixandolo con sonorità thrash e death secondo criteri più freschi e moderni. I risultati di questa evoluzione sono le dieci tracce di Ubi Certa Pax Est, terzo platter in uscita per la statunitense Dark Horizon Records. È doveroso sottolineare immediatamente che la produzione, effettuata presso il 16th Cellar Studio di Roma, è uno degli elementi di forza di quest’album. Suoni eccezionali, cristallini e potenti che valorizzano esponenzialmente i brani di seguito analizzati.
La minacciosa intro Meet the Sorrow è la classica quiete prima della tempesta che si scatena con la title track: micidiali riff di matrice black metal si dispiegano su una architettura ritmica devastante e precisa, il manifesto dei contenuti dei successivi quarantasette minuti del CD. Il pezzo si scinde a metà durata con un improvviso quanto imprevedibile break armonico, per poi ripartire furiosamente rivelando gli Immortal fra le fonti d’ispirazione del terzetto nostrano. Ottima è anche la prestazione del singer e chitarrista, Cabal Dark Moon, voce che ricorda in certi frangenti il Michael Stanne più cattivo. La violenza sonora non conosce tregua nel dittico Burning Blades of Frozen Tears / Dreaming a Dead Home, dove la dissestante sezione ritmica formata dal drummer Abyss:111 e dal bassista Vox Mortuorum supporta un elaborato guitar work che spazia con disinvoltura fra i diversi sottogeneri del metal più estremo generando uno tsunami sonoro inarrestabile. Nella successiva The Sign of Pain si fanno invece evidenti le influenze della scuola svedese, nonché un approccio al songwriting meno votato all’aggressività e più a dinamiche controllate, sebbene in stralci puntuali i blast beat non manchino. Il bell’arpeggio iniziale di On Butterfly Wings apre a un riffing death che include soluzioni tecniche tanto care ai Carcass di Heartwork, congiungendosi a rasoiate nel tipico modus operandi black/thrash per poi terminare in un suggestivo inserimento atmosferico che fa da sottofondo a un solo di eccellente fattura, chiudendo così uno degli episodi più articolati e convincenti. Il radicato background melodico affiora ancora in Arrivederci Pt. I e Arrivederci Pt. II, due canzoni che si distinguono non soltanto per l’esiguo minutaggio, ma soprattutto per la loro intelaiatura, stavolta volutamente semplice e lineare, in netta contrapposizione con la complessità delle altre composizioni. Nella seguente strumentale Beyond the Flesh sono le chitarre a farla da padrone: prima con un pattern suonato secondo differenti chiavi di lettura, dopo sovrapponendosi e intersecandosi per creare una interessante trama musicale, mentre la malinconica outro Last Embrace è il sigillo conclusivo di un lavoro dall’elevato spessore artistico, ispirato, curato nei dettagli e composto maniera magistrale.
Tutti i brani contenuti in questo Ubi Certa Pax Est si attestano dunque su livelli qualitativamente alti, eseguiti con perizia tecnica e perfettamente prestanti alla dimensione live, peculiarità da non sottovalutare dato il genere proposto. È doveroso, inoltre, un cenno circa la bellissima grafica con cui si presenta la confezione, realizzata sapientemente da Animvs Studio. Particolarmente succulenta è la versione digipack in edizione limitata, una ragione in più per fare vostro questo disco che già si candida a essere uno dei top album del 2017. La scena metal saluta quindi il ritorno in grande stile degli Obscure Devotion, una band rinnovata e finalmente pronta al definitivo salto di qualità per ritagliarsi il posto che merita fra le migliori realtà in ambito nazionale ed internazionale.
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7
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Album stupendo, questi Obscure Devotion sono un'altra band italiana di cui andare fieri! Altro che... |
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6
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Cosa c'entrano i Destruction? E perchè gli OD non meriterebbero rispetto? Per me loro meritano eccome, non solo il rispetto. |
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5
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ma che rispetto, poi insultate i Destruction perché si rifiutano di suonare in una pizzeria! |
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4
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Questo sarà mio, appena possibile..!! |
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3
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Bella recensione, concordo in pieno! Album immenso! |
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2
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Massimo supporto e rispetto! Grandissimo Roberto \m/ |
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1
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Una sola parola...rispetto!! Grandissimo lavoro! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Meet the Sorrow (Intro) 2. Ubi Certa Pax Est 3. Burning Blades of Frozen Tears 4. Dreaming a Dead Home 5. The Sign of Pain 6. On Butterfly Wings 7. Arrivederci Pt. I 8. Arrivederci Pt. II 9. Beyond the Flesh 10. Last Embrace (Outro)
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Line Up
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Cabal Dark Moon (Voce, Chitarra) Vox Mortuorum (Basso) Abyss:111 (Batteria)
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RECENSIONI |
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