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Domine - Dragonlord - Tales of the Noble Steel
25/02/2017
( 3118 letture )
I Domine e i loro esordi, per chi mastica metallo italiano di qualità, rappresentano da sempre qualcosa di personale, qualcosa di molto prezioso da custodire gelosamente in una di quelle cassaforti lasciate in soffitta, magari un po' impolverata, consumata, ma decisamente solida e pressoché inespugnabile. Ma che cosa di preciso? In primis una band con doti tecniche non indifferenti, con menzione particolare per l'ugola implacabile del singer Adolfo Morviducci, o più comunemente Morby, che, in quanto ad estensione vocale, ha davvero pochi rivali nella penisola. In secondo luogo, i fratelli Paoli simboleggiano forse più di tutti l'altra faccia della medaglia di quel tanto amato "power melodic chi più ne ha più ne metal" disteso su di un letto di certe tematiche fantasy praticamente incontrollabili nel foltissimo arco dei '90. Sì, perchè chiunque abbia sviluppato nel tempo una progressiva seppur lieve forma di allergia o semplice diffidenza nei confronti della talvolta eccessiva magniloquenza del suddetto genere, e necessiti quindi di risalire il torrente verso la sorgente in cerca di acque decisamente meno contaminate, potrebbe seriamente trovare nei lavori dei Domine, quelle dell'eterna giovinezza.

Il folgorante esordio Champion Eternal risale all'ormai lontano 1997 e raffigura una vera e propria gemma incastonata nella lunga collana dell'heavy metal tricolore. Due anni dopo ecco arrivare puntuale sempre sotto l'ala protettrice della Dragonheart Records, fedele compagna di viaggio lungo tutta la carriera della compagine toscana, il secondo album ufficiale Dragonlord, che va grosso modo a ricalcare quanto di buono già proposto con il suo predecessore. Con l'intro Anthem i Domine vanno a ricalcare le orme dell'opener Unfinished Allegro dei brasiliani Angra e del loro inarrivabile esordio Angels Cry, un omaggio a sua volta alla maestosa Sinfonia n. 8 del compositore austriaco Franz Schubert. Thunderstorm è come suggerisce il nome un fulmine a ciel sereno: asce sporchissime e pelli della batteria di un grande Mimmo Palmiotta che tengono le redini di un pezzo arrogante ed elegante al tempo stesso, azzeccatissimo in apertura e tra i migliori del disco. Morby poi gioca una partita a sé stante, insomma, un minuto di silenzio durante l'intro per uno come lui è già troppo, di conseguenza, faro al centro del palcoscenico e comincia lo spettacolo.

Con Last of the Dragonlord viene fuori il lato più oscuro della band che presenta una marcia maligna e selvaggia che si lascia poi lentamente andare in un refrain decisamente più digeribile. Blood Brother's Fight è invece un pezzo di difficile assimilazione, con diverse mutazioni ritmiche e sezioni strumentali insistite che faticano a trovare un filo conduttore e che ci consegnano nelle mani di un gran elogio all'heavy metal che porta il nome di Defenders. Un brano questo melodico, almeno nelle intenzioni, che la natura grezza e primitiva dei suoi compositori trasforma in un affascinante caleidoscopio impreziosito anche da un assolo davvero splendido della chitarra di Enrico Paoli. Va detto che gli ultrasuoni di Morby sul finale risultano invero quantomeno discutibili. Al di là del breve intermezzo narrativo Mars, Bringer of War troviamo ad aspettarci la title track Dragonlord, canzone un po' anonima se non fosse per il ritornello semplicemente fantastico che causa un effetto simile a quello delle montagne russe una volta raggiunta l'altezza massima e quindi l'emozione per l'imminente discesa. Uriel, the Flame of God è un altro episodio piuttosto tenebroso, per nulla immediato e forse nemmeno il più riscito tra i dieci ma che ci consente comunque di apprezzare il pregevole lavoro di tastiere eseguito da Riccardo Iacono oltre ad un lungo ed ambizioso solo della sei corde di Enrico Paoli. Un bell'arpeggio in pulito è la linea guida della seguente The Ship of the Lost Souls ed è l'ultima chicca riservataci dai Domine prima della suite finale The Battle for the Great Silver Sword. Narrazione cinematografica, arpeggi limpidi e riff cadenzati a supporto delle folli linee vocali del solito straripante Morby per tredici minuti che scorrono via veloci lasciando il forte desiderio di tornare indietro per riascoltare tutto quanto.

Due costanti presenti anche nei restanti lavori della band toscana, ovvero le liriche ispirate agli scritti di Michael Moorcock ed una produzione graffiante quanto basta, confezionano il secondo full length ufficiale Dragonlord. Un disco di caratura indubbiamente elevata che pur perdendo un po' l'effetto sorpresa dell'esordio mostra carattere, nervo ed un livello di ispirazione invidiabile. Il sound si avvicina in alcuni frangenti ai più classici lidi del power metal teutonico ma senza perdere la sua natura fortemente ruvida ed epichegiante dando vita ad un mix che non può proprio lasciare indifferente un qualsivoglia ascoltatore in cerca di qualcosa di forte, emozionante e difficilmente dimenticabile.



VOTO RECENSORE
83
VOTO LETTORI
59.65 su 55 voti [ VOTA]
Quiet Riot 78
Venerdì 1 Luglio 2022, 9.02.14
13
hahahahahhahaha
Quiet Riot 78
Venerdì 1 Luglio 2022, 9.01.25
12
Comprato all'uscito a busta chiusa (allora non esisteva Youtube ecc),vi dico che x me e ' stata una delusione pazzesca...una vera cagata.Poi odio il metal made in Italy,il metal x me e ' internazionale e non si discute.Purtroppo ho questo pregiudizio e nessuno me lo cancella....e' piu' forte di me.Ma nessun problema : lo inseri' subito in uno scambio con un polletto AIA (Pappagallo81),dove gli rifilai 12 "Blocchi" di cemento armato (CD pietosi) - compreso questo in cambio di 4 ottimi cd.
Aceshigh
Giovedì 30 Giugno 2022, 20.44.31
11
Grandi Domine! Era un po’ che non me li ascoltavo… Preso all’epoca e consumato. Per me un passo in avanti rispetto al già apprezzato debut. Il mio preferito rimane comunque l’album successivo, ma anche qui grandi pezzi dall’inizio alla fine. Thunderstorm opener da paura, uno dei loro pezzi che più adoro. Voto 88
Korgull
Martedì 10 Agosto 2021, 6.40.33
10
Disco a dir poco meraviglioso, i Domine sono degli eroi del metal nostrano. Quest'album, oltre a portarmi un mare di nostalgia, ė invecchiato benissimo con un Morby che trasuda epicità ad ogni coro
InvictuSteele
Giovedì 2 Marzo 2017, 12.12.52
9
Ottimo disco e ottima band, all'epoca poi ascoltavo tantissimo power a tematiche fantasy. Erano grandi tempi per il metal italiano.
naoto
Mercoledì 1 Marzo 2017, 16.51.59
8
Tantissima roba. Voto 80
Cristiano Elros
Martedì 28 Febbraio 2017, 23.36.56
7
Gran bell'album, più Power del precedente e meno Epic. Ci sono dei pezzi davvero bellissimi come Thunderstorm, Dragonlord (altro che canzone anonima) e Defenders, in cui gli ultrasuoni di Morby mi piacciono da morire!
Poss
Lunedì 27 Febbraio 2017, 13.55.12
6
Bellissimo! Qualcuno ha news su un ipotetico nuovo album? Sono anni che aspettiamo (spero e credo in tanti)
Le Marquis de Fremont
Lunedì 27 Febbraio 2017, 12.16.35
5
Avevo già scritto in un mio precedente post che tutta la produzione dei Domine è su alti livelli. Sia come songwriting che come esecuzioni di indubbi bravissimi musicisti. A volte la voce di Morby è un po' fastidiosa ma qui siamo su un'altro grandissimo disco. Sarà anche noioso, ma come più volte citato da altri commenti: che fine hanno fatto? Faranno ancora altri album?. Arcano non indifferente. Au revoir.
Radamanthis
Domenica 26 Febbraio 2017, 10.46.17
4
Ricordo il disco quando uscì! Ne rimasi folgorato come del precedente. Ottime annate per il metal tricolore! Voto 85
lux chaos
Sabato 25 Febbraio 2017, 19.18.14
3
Eheheh concordo, li ho visti 4/5 volte dal vivo in vari festival e una sera al Palavobis di Milano insieme ai Vision Divine in occasione di qualche festa dell'unità se non ricordo male (eravamo quattro gatti), e hanno sempre spaccato tutto!
Hermann 60
Sabato 25 Febbraio 2017, 16.43.21
2
sono un fanatico di Speed & Thrash ma con i Domine è stato amore al primo ascolto . Un album più bello dell'altro, a proposito qualcuno sa di una eventuale uscita ? Sono anni che non incidono. ''Giullare'' dice che Morby ha pochi rivali nella penisola, per me ha pochi rivali in senso assoluto, soprattutto dal vivo, una belva. Grandi Domine e speriamo in un nuovo album.
lux chaos
Sabato 25 Febbraio 2017, 11.55.02
1
Amore totale, come per tutti i successivi e il precedente...ricordi straordinari, preso in diretta ai tempi della sua uscita come tutti i loro album, una netta progressione rispetto al bellissimo ma ancora acerbo esordio, Morby straordinario, songwriting di prima scelta, come dice la rece per me i Domine sono "qualcosa di molto prezioso da custodire gelosamente"...grandi, spero sempre in un loro ritorno
INFORMAZIONI
1999
Dragonheart Records
Heavy/Power
Tracklist
1. Anthem (a Declaration of War)
2. Thunderstorm
3. Last of the Dragonlord (Lord Elric's Imperial March)
4. Blood Brother's Fight
5. Defenders
6. Mars, the Bringer of War
7. Dragonlord (the Grandmaster of the Mightiest Beasts)
8. Uriel, the Flame of God
9. The Ship of the lost souls
10. The Battle for the Great Silver Sword
Line Up
Morby (Voce)
Enrico Paoli (Chitarra)
Riccardo Iacono (Tastiera)
Riccardo Paoli (Basso)
Mimmo Palmiotta (Batteria)
 
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