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IN.SI.DIA - Denso Inganno
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25/03/2017
( 5144 letture )
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Ci sono casi in cui, per restare nella memoria e scrivere un pezzettino di storia del metal del proprio Paese, non è necessario aver prodotto discografie sterminate. Talvolta bastano infatti un paio di album, per di più cantati in lingua madre, per cogliere ugualmente l'obiettivo di cui sopra. Proprio come nel caso degli IN.SI.DIA. Autori di due lavori che tra il 1993 ed il 1995 li imposero all'attenzione generale, i thrashers bresciani inizialmente sponsorizzati da Omar Pedrini si erano sciolti senza riuscire a produrre il terzo lavoro ufficiale ma, come detto, non sono mai stati dimenticati. Dopo le ristampe del 2012 di Istinto e Rabbia e Guarda Dentro Te firmate dalla Jolly Roger, il ritorno in pista tra il 2013 ed il 2014 e adesso, quando l'hype per il loro nuovo CD è ormai sufficientemente alto, l'attesissimo ritorno ufficiale intitolato Denso Inganno.
Conservati i tre quarti della formazione originale ed aggiunto al bassista Fabio Lorini anche il ruolo di cantante e front-man, gli IN.SI.DIA non mutano le coordinate principali che governano la loro musica. Thrash deciso nel solco della tradizione; testi in italiano che affrontano anche tematiche importanti (non sempre sviluppate compiutamente dal punto di vista metrico) e registrazione in bilico tra le necessità di aderenza ad un genere aggressivo e sfrontato e quelle di veicolare un certo suono in maniera moderna. Registrato, mixato e masterizzato presso il Music Ink Studio di Arona (NO), sotto la guida di Giulio Capone e Nicholas Dagradi, Denso Inganno si compone di undici pezzi che puntano ad essere la naturale continuazione del loro ultimo lavoro in studio, risalente ad oltre vent'anni fa. Dietro l'artwork firmato Paolo Arisi/Fabio Lorini, gli undici pezzi presenti in scaletta mostrano tutti grosso modo gli stessi pregi ed i medesimi difetti. Canzoni che nella maggior parte dei casi colpiscono duro e spesso si stampano subito in mente (Il Mondo Possibile; Mai Perdere Controllo), altre un po' involute nella costruzione (A Causa Tua; A Conti Fatti), oltre a qualche tratto HC sparso a macchia di leopardo (Cosa Resta; La Casa dei Segreti; Sogno Reale) esaltato dall'uso della lingua di Dante, ed anche questo ricadente nella tradizione del genere. Un altro elemento che emerge dall'analisi è quello della resa limitata delle parti vocali, troppo monocorde anche nei frangenti in cui sarebbe necessaria una maggiore varietà interpretativa. E quando il pezzo quasi costringe a provarci, come in Denso Inganno, Il Vero Potere e Non Sei Vinto, il risultato è incerto; almeno nelle parti più lente, ove previste. Godibile, ma non memorabile lo strumentale Sintesi, che racchiude in un singolo brano le sfumature del modo di comporre made in IN.SI.DIA dell'anno di grazia 2017.
Denso Inganno è un disco quadrato, roccioso, poco indulgente e sicuro nel suo incedere, come un gruppo thrash con un certa storia alle spalle è chiamato ad incidere. Accanto a connotazioni tradizionali e riuscite, però, mostra anche dei limiti di varietà di scrittura ed interpretazione vocale che ne contengono la resa. L'album presenta infatti svariati pezzi aggressivi e violenti che dal vivo renderanno certamente di più (e probabilmente sono stati costruiti anche tenendo presente questo fattore); una buona padronanza degli strumenti e dei testi in italiano che, sulla carta, sono sempre un valore aggiunto ed in ogni caso testimoniano la volontà di andare oltre gli stereotipi del thrash. Per quanto riguarda le liriche, però, oltre al fatto che la metrica non sempre risulta scorrevole, la loro efficacia risente inevitabilmente delle limitate possibilità espressive di Lorini. Denso Inganno è un prodotto che a tratti riesce a coinvolgere restando nel solco della memoria dello stile, inserendovi anche qualche segno di evoluzione personale per quanto riguarda la scrittura, ma nel complesso sembra rimanere sempre col colpo in canna, senza esplodere organicamente come album. Alcuni pezzi riusciti, infatti, non sono comunque in grado di trascinare verso un range di eccellenza un lavoro molto atteso dopo così tanti anni di silenzio. Troppo atteso; forse.
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VOTO LETTORI
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58.27 su 111 voti [
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31
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Magari io per questi ragazzi ho una certa simpatia, un po' perche' li ho visti un paio di volte, un po' perche' sono bresciano anch'io, ma per me quest'album non e' male, testi buoni, buona esecuzione musicale, certo c'è più groove rispetto al passato ma mi piace lo stesso, voto 75 |
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30
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Al primo ascolto mi aveva lasciato indifferente, invece nei successivi ascolti ho iniziato ad apprezzarlo. Per me è una buona prova. 80 lo meritano tutto. |
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29
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Pochi cazzi... Album coi controcoglioni!! Intenso, tecnico, moderno, passionale....Grandi IN.SI.DIA.!! 83. |
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28
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Ascoltato ma mi ha annoiato, ovviamente riascolterò meglio ma per me non raggiunge il 60. |
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27
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D'accordo col recensore. Al loro posto avrei cercato un cantante anche giovane per sostituire al meglio Panni, che era un elemento chiave sia dal punto di vista vocale che chitarristico. Nelle parti veloci il cantato va bene, ma nelle parti più lente si sentono i limiti. Probabilmente questo succede quando Lorini è più "studiato" e ragionato, perché dal vivo i limiti si notano meno. Forse dovrebbe andare più d'istinto e puntare maggiormente sulla velocità. Altrimenti meglio cercare uno più completo vocalmente... Inoltre la mancanza della ritmica di Panni si sente, a volte sembra ci sia una sola chitarra... Ma questa forse è una loro scelta, perché volevano fare qualcosa di diverso dai due album precedenti. Detto questo, sono d'accordo con la valutazione. L'album è sufficiente ma manca quel qualcosa che lo porti ad essere ciò che mi aspettavo dopo tanta attesa. |
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26
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al loro concerto non avevano neppure ascoltato l’album e già le canzoni mi prendevano di brutto. Bravi anche a questo giro. Ho dovuto aspettare 22 anni ma ne è valsa la pena. Un album dove mi piacciono molto gli assoli, potenza e cattiveria sono ben dosate e mi sembra un album moderno anche se non inventano nulla. Ovviamente il punto debole è la voce anche se Fabio non se la cava malaccio, pensavo peggio. Sogno reale, il vero potere e la strumentale sono in assoluto le miei preferite. Promossi. voto 85 |
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25
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Ascoltato un paio di volte e devo dire che,nonostante preferivo Riccardo Panni alla voce, dopo averci fatto un pò l'abitudine Fabio Lorini non è così male. Per quanto riguarda il lato musicale a parte un pezzo che non mi ha convinto del tuto ("A Causa Tua"), è davvero un disco godibile e ci sono alcuni momenti davvero esaltanti (cito solo la title track). Insomma, alla fine, ben vengano dischi come questo nell'ultra affollato panorama italico |
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Finalmente l'ho preso e m'ha soddisfatto! Musicalmente validissimo e anche la voce nn è male (meglio il cantante vecchio pero'),x me un bel 80. Avanti tutta ragazzi! |
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Lo trovo un album accattivante e godibile. Bella la triade finale Sintesi - Non Sei Vinto - A Conti Fatti ma in generale tanti pezzi ben riusciti. Per me voto:75 |
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22
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lo farò mio,i loro testi e la loro musica mi è sempre piaciuta....grandi in.si.dia |
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\m/ ...tu non devi pensare, non devi vedere, non devi parlare... \m/..Bel pezzo. |
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Si, ma ora basta con 'sta trollata dell'AAMEN eh... per fortuna il primo aprile è vicino, così la piantate. |
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L'INGANNO DEL MALIGNO. QUESTO SITO è PEGGIO DI QUANTO SEMBRAVA. LE CONSEGUENZE SARANNO OVVIE,. |
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Evitiamo di commentare i commenti, grazie. |
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nergal nemmeno lo avrà ascoltato il cd parla solo per dare aria alle tonsemorroidi! |
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il problema di nergal è che non ha le capacità per creare musica sua e quindi essendo invidioso di chi ci riesce (pur con tutti i difetti del caso) non può fare altro che buttare merda addosso a quella scena di cui vorrebbe far parte ma non può! forza nergal, se ti impegni forse una canzonetta riesci a tirarla fuori pure tu... |
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Lo ascoltero immediatamente,li vedró all'agglutination |
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Esatto,più commenti ci sono e più visibilità ha il disco.Sotto a scrivere!!! |
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Mi raccomando adesso: tutti appresso al troll e centinaia di commenti sui commenti. |
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Altra cagata italiana @Pacino io do 40 |
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Sicuramente un buon disco, sintetizzando il tutto, direi 80 pieno. |
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Con un cantante vero avrebbe reso davvero di più. |
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scusate...mi s'era impallato! |
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ammazza che schifo. 50! |
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ammazza che schifo. 50! |
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6
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ammazza che schifo. 50! |
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Non sono d'accordo,per me è un buon lavoro,quoto veleno 80 pieno |
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Lo prenderò sicuro anche se prevedo una resa vocale non ottimale. Lorini ha i suoi limiti anche live. |
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Ne sono sicuro, ma se aggiungessi giusto due parole per spiegare il perché ne sarei ancora più sicuro  |
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Ho ascoltato l'album e merita almeno un 80 pieno !!! |
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Questo appena lo vedo in giro lo prendo,ricordo Guarda dentro te che è strepitoso (visti anche live ai tempi).Peccato si siano sciolti ai tempi,purtroppo è quando le difficoltà si fanno dure che bisogna perseverare e non mollare..... |
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