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21/03/24
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Memoriam - For The Fallen
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29/03/2017
( 2600 letture )
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Nati in omaggio al batterista Martin "Kiddie" Kearns dei Bolt Thrower deceduto nel 2015, i Memoriam sono l’unione di musicisti che hanno per un motivo o per l’altro, ma soprattutto per la grande amicizia che li univa, avuto a che fare con il giovane batterista. Parliamo di nomi storici del death metal inglese, personalità che hanno militato o militano in gruppi quali Bolt Thrower, Benediction e Sacrilege.
L’aver precisato il legame d’amicizia che legava i musicisti è fondamentale per comprendere la natura ed il significato di For the Fallen. Essendo un album dedicato ad un amico scomparso, i nostri non avrebbero potuto scegliere titolo e copertina (Dan Seagrave signori) più adatti, perché oltre ad essere un omaggio in pieno stile death metal, è anche l’unione di immaginari e figure molto care a Benediction e Bolt Thrower. Ma per quanto possa sembrare scontata la direzione musicale intrapresa, ben presto ci si accorge che il disco offre spunti interessanti e diversi da quel che ci si aspetta. Se di base si ha a che fare con un death metal figlio dei gruppi principali dei membri, con quindi una valanga di mid tempo rocciosi e soprattutto un approccio puramente death metal vecchia scuola (neanche un blast beat!), ben presto ci si imbatte in un’atmosfera piuttosto nostalgica, sentita, ed è proprio questo l’elemento che maggiormente caratterizza For the Fallen. Si tratta sempre di un album aggressivo e puramente death metal, sia chiaro, ma la splendida Reduced to Zero, una traccia dalle tinte prettamente doom, evidenzia la caratteristica citata poc'anzi. Destreggiandosi anche tra brani piuttosto lunghi e vari che si aggirano sui sei/otto minuti, è però evidente come i nostri convincano un po’ di più nei momenti più aggressivi come Corrupted System, brano dal taglio punk, War Rages on o Flatline. Si tratta comunque di piccolezze, e siamo sicuri che chiunque abbia apprezzato la carriera dei musicisti coinvolti non avrà alcun problema ad affrontare i quarantaquattro minuti di For the Fallen.
Superfluo dilungarsi ulteriormente, dato che i Memoriam si presentano e descrivono con la sola formazione. Non un capolavoro, ma un disco che nella sua genuinità e nel suo voler essere un omaggio ad un amico, riesce a convincere e mettere la certezza che si tratti di un progetto serio e intenzionato a pubblicare altro materiale.
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9
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È un progetto che va capito, ha una vocazione particolare. Nasce come tributo ad un amico perduto e come ideale continuazione dei Bolt Thrower. Ma vorrei consigliare di non appocciarsi alla discografia della band - molto omogenea ma di qualità - con superficialità.
Allora si apprezzeranno i testi in odio alla guerra (molto ben scritti) e una certa attitudine punk e doom che è più che apprezzabile.
Un punto forte sono poi gli artwork molto curati. A me il death non entusiasma ma in loro ho trovato una grande band. 80. |
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8
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I dischi bisogna ascoltarli, no buttarli dalla finestra dopo 2 canzoni, questo memoriam non è assolutamente da sottovalutare e sembra proprio il saluto sentito ad un' amico scomparso da poco.
70/100 certo, quando ci sono certe schifezze piene di effettacci inutili in giro, questo è death metal!!! |
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7
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riascoltato oggi dopo un po' di tempo: per me 70 ci sta |
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6
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Moscio e prolisso. Non va. |
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5
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In effetti me lo gusto volentieri solo perché sono estinti i bolt thrower e mi manca un loro disco nuovo...
Apprezzo più che altro i primi 2 brani, ma in generale il sound non è molto "formato", e le citazioni dai thrower sono eccessive in alcuni inizi brano.
Per me 65 |
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4
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Adatto solo ai fan dei Bolt Thrower. Il disco a mio avviso stenta a decollare, pecca in tutta la sua durata (esclusa la convincente Surrounded (By Death)) di carenza di idee. Dire che mi ha sfilacciato lo scroto forse è troppo severo, ma oggettivamente a me è sembrato abbastanza anonimo. Sotto la sufficienza: 55 |
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3
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Disamina giusta, anche stavolta stretto di voto, lo fai apposta? XD... Comunque io avrei fatto cambio con quello dei Morbid Flesh, quello mi è sembrato un album più da 70 rispetto a questo, ovviamente suono e tipologia differente e comprendo anche il fatto che siano due persone altrettanto differenti ad averli recensiti. Willets continua a essere uno dei miei idoli. |
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2
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Bel disco mi e' piaciuto...classico nel vecchio stile Death albionico alla Bolt thrower. Io per ora mi pongo a meta' tra il voto in calce e quello di Enry, quindi un 7,5..ma ho la sensazione che possa crescere. Avrei magari desiderato solo una maggior presenza di sezione solista che si nota solo negli ultimi due pezzi. Comunque un album autentico e genuino. Lunga vita a questo tipo di Death |
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1
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Voto striminzito, per me ci stava un 80. Disco genuino, ispirato, una lezione di death vecchia scuola con dei suoni perfetti per il genere lontani dal marchio Nuke. Capolavoro no, gran disco sì. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Memoriam 2. War Rages On 3. Reduced to Zero 4. Corrupted System 5. Flatline 6. Surrounded (By Death) 7. Resistance 8. Last Words
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Line Up
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Karl Willetts (Voce) Scott Fairfax (Chitarra) Frank Healy (Basso) Andrew Whale (Batteria)
Musicisti ospiti
Lynda "Tam" Simpson (Voce nella traccia 8)
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RECENSIONI |
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