|
19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
|
|
|
23/04/2017
( 766 letture )
|
I Next Bullet, provenienti da Udine, prendono vita nel 2016 dalla collaborazione tra tre componenti delle band Overblood ed i giovani Awake the Secrets, formazioni già attive da alcuni anni nell'underground friulano e dedite rispettivamente a groove e deathcore, per dare sfogo alla loro passione per il thrash metal e l'hardcore punk. Il loro debutto in studio vede così la luce a circa un anno dalla fondazione, partendo da questi presupposti e tenendo comunque ben presente le variegate esperienze maturate nelle band di provenienza.
L'album, nonostante una copertina piuttosto fuorviante munita di un logo che rievoca i Limp Bizkit e raffigurante dei piloni di cemento armato che fanno molto paesaggio urbano tipo Biohazard, ci mette subito in chiaro a cosa stiamo andando incontro dando fuoco alle polveri con l'omonima Next Bullet, dove una chitarra zanzarosa senza fronzoli à la Slayer periodo Divine Intervention incontra un cantato in un growl possente, che ricorda da vicino quello di band groove come Machine Head, che per tutta la breve durata del disco ci sputerà addosso un'inaudita ferocia. Non passa inosservato il lavoro dietro le pelli, che scandisce il ritmo in maniera brutalmente accurata, con un sapiente utilizzo di doppia cassa. Nonostante il ritmo rimanga quasi sempre piuttosto cadenzato, vi sono sparse per tutto il disco accelerazioni prettamente thrash che donano alle composizioni una certa genuinità e dinamismo, come in Not Allow Them o nella successiva Antiparasitic, la quale dopo un inizio marziale sfocia verso la metà in un blast beat. Il lato più strettamente punk, oltre che nell'aggressività dei testi, viene fuori in particolar modo verso la conclusione, dove in The New Hashtag si può assaporare una carica adrenalinica che porta alla memoria echi dei Poison Idea, band hardcore punk di Portland che i più conosceranno grazie alla famosa cover del classico The Badge da parte dei Pantera inclusa nella colonna sonora de Il Corvo. La mazzata conclusiva Remember! non è da meno, rimanendo sempre in territori affini con un maggiore accento su una chitarra lanciata su velocità tipicamente thrash per poi scemare nell'ultima parte scandendo il ritmo.
Tirando le somme, l'album scorre via senza grossi intoppi e si denota sin da subito una certa coesione fra i tre componenti e una certa varietà nelle composizioni, nelle quali ben si amalgamano le diverse influenze. Oltre a ciò, emerge una certa padronanza degli strumenti, dovuta anche alla gavetta fatta nelle band di provenienza, che rende l'ascolto gradevole, regalandoci così un album magari non privo di pecche ma tutto sommato godibile, soprattutto tenendo conto che è il loro primo disco. Sperando che questo sia solo l'inizio.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
1
|
Non sono affatto male, musicalmente parlando. Thrash tipicamente 2.0 e con la suddetta review che fa ben capire a cosa si va incontro. L'unica cosa che non riesco a farmi piacere è la voce in growl perenne che rende il tutto un po troppo monotono. Ma questo è un problema mio e vale per tutti i dischi con tali singer. Musicalmente i ragazzi ci sanno fare e gli auguro di avere successo. |
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
|
|
|
|
|
Tracklist
|
1. Next Bullet 2. All I Have Earned 3. Not Allow Them 4. Antiparasitic 5. Unrelenting Will 6. 2015: Mission Accomplished 7. Born on the Wrong Side 8. The New Hashtag 9. Kill the Maniac Pedophile 10. Remember!
|
|
Line Up
|
Marc1 (Voce) Paske (Chitarra, Basso) Tom KT (Batteria)
|
|
|
|
RECENSIONI |
|
|
|
|
|