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[IN MUTE] - Gea
25/04/2017
( 854 letture )
Passa sempre un po’ di tempo tra le varie uscite discografiche degli [IN MUTE]: al 2009 risale il debutto Aeternum, al 2013 invece l’EP One in a Million; gli ci sono voluti altri quattro anni per sfornare il secondo full length, Gea, che prosegue l’intenzione (già mostrata nell’EP appena citato) di rendere più complesso il sound senza però perdere le radici melodeath che li caratterizzano. Infatti, l’etichetta prog deriva dal fatto che non ci siano praticamente mai strutture definite all’interno delle canzoni del quintetto valenciano; grazie a un lavoro in fase di composizione chiaramente impuntato verso una maggiore imprevedibilità, non si sa mai con certezza dove i pezzi andranno a parare. In parte, poi, deriva anche dal tasso tecnico della band, altro elemento che nel songwriting ha avuto sicuramente molta importanza, nonostante i nostri siano riusciti a non essere mai eccessivamente cervellotici, ma sempre misurati. E’ forte la voglia di prendere la lezione degli At the Gates e dei Carcass di Heartwork e di evolverla verso qualcosa di nuovo.

Questo le premesse di Gea, che parte con un bellissimo intro strumentale come nella migliore tradizione del death melodico, tra chitarre acustiche e violini; ma sarà uno dei pochissimi momenti in cui gli [IN MUTE] toglieranno il piede dall’acceleratore per rilassarsi con melodie più lente e riflessive. Passano così pochissimi istanti di silenzio prima che esploda Gea’s Defence, una traccia suddivisa in tre parti che chiarisce subito gli intenti evidenziati all’inizio della recensione; imprevedibilità, classe, tecnica. Ciò che non è ancora stato detto è ciò che forse più colpisce dell’opera, e del gruppo stesso: la voce della singer Steffi. Potente, versatile, molto presente –non sono tante le digressioni strumentali all’interno dell’album- e capace di dare quel tocco in più alla già ottima base musicale. Questi quasi 17 minuti, nonostante qualche difetto, sono di buonissimo livello, sempre giocati su riff tecnici ma orecchiabili, scanditi regolarmente dalle urla magnifiche della cantante. La terza parte in particolare, As We Are, possiede tanti piccoli tocchi di bellezza che la rendono, forse, la miglior traccia del lotto. Il singolo The Human Obsolescence è un altro pezzo notevole, in cui la batteria gioca un ruolo fondamentale nel gestire le dinamiche in continuo mutamento delle chitarre e del basso, qui forse impegnati nella prova più tecnica del disco. Ciascuna delle tracce è comunque valida e ricca di idee; non è nemmeno facile trovarne qualcuna che spicchi, tanto sono poche le cadute di tono nei 50 minuti di durata. I cinque amalgamano in maniera impeccabile technical, melodic, prog e death, lasciando stupefatti per le capacità e il talento dimostrati. Chiude il disco una cover di Damage, Inc. su cui non serve soffermarsi granchè; ben eseguita (come tutta l’opera) ma forse un po’ superflua.

L’album è suonato alla grande, prodotto ottimamente, e sicuramente rappresenta un piacevole ascolto per chiunque ama o anche solo apprezza il genere. Questa band è una realtà da tenere veramente d’occhio: la loro musica è fresca, ogni traccia è riuscita e studiata al millimetro. Forse non lascia quanto dovrebbe, quanto potrebbe, ma la sensazione è che ci sia un ben chiaro spiraglio di potenzialità per il gruppo, pronto a spiccare il volo e a far uscire il proprio nome dal calderone del mondo metal; per quanto sia difficile al giorno d’oggi emergere, gli [IN MUTE] con Gea ci riescono, e un secondo album di questo livello lascia speranze per il futuro più che legittime.



VOTO RECENSORE
75
VOTO LETTORI
0 su 0 voti [ VOTA]
d.r.i.
Mercoledì 26 Aprile 2017, 8.34.31
2
Beh un gruppo che vende su bandcamp l'intimo femminile con il logo merita rispetto. Ascolterò il full, l'ep precedente non mi ha dato nulla di più di altri mille gruppi del genere.
Doom
Martedì 25 Aprile 2017, 22.28.33
1
Allora era questo....Io mi aspettavo il nome col botto! Scherzi a parte, ammetto comunque di non conoscerli, rimedierò l'ascolto e poi ripasso!
INFORMAZIONI
2017
Art Gates Records
Prog Death
Tracklist
1. We Die Together
2. Gea’s Defence: Disease
3. Gea’s Defence: Alquemy
4. Gea’s Defence: As We Are
5. Barefoot
6. The Eternal Return
7. Human Obsolescence
8. Dance of Destruction
9. Your Bane
10. Damage, Inc. (Metallica Cover)
Line Up
Steffi (Voce)
Pejota (Chitarra)
Cristóbal Galán (Chitarra)
Pedro Saz (Basso)
Adrián Perales (Batteria)

MUSICISTI OSPITI
David G. Álvarez (Chitarra)
 
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