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Aeternal Seprium - Doominance
04/05/2017
( 705 letture )
La strada che porta gli Aeternal Seprium a sfornare Doominance è lunga, tortuosa ed attraversa tutte le tappe richieste ad una band metal che si rispetti. Il progetto nasce sulla cresta dei due millenni grazie alle menti di tre quinti dell’attuale line-up, rispettivamente Leonardo Filace alla chitarra, Santino Talarico al basso e Matteo Tommasini alla batteria. Poco dopo fa il suo approdo nella formazione anche il singer Stefano Silvestrini, fedele compagno di viaggio per molti anni a venire, mentre nel 2009 tocca al chitarrista Adriano Colombo completare il quadro. Nel curriculum della band risultano due demo autoprodotti e un full length, pubblicato per conto della Nadir Music, e diverse apparizioni live tra cui quelle di supporto a big della scena, nazionale e non, come White Skull e Tokyo Blade. Insomma, una gavetta corposa per una band che vuole ritagliarsi il giusto spazio nel panorama metallico della penisola e che nel 2013 decide di separarsi definitivamente dallo storico vocalist Stefano Silvestrini a favore dell’innesto dell’ex Bejelit Fabio Privitera, giungendo così alla firma con la DeathStorm Records e di conseguenza al qui presente Doominance.

Dieci tracce tonde tonde di buon heavy metal consumato con godibili accenni a power ed epic nelle composizioni ed innesti di sano thrash per quanto riguarda invece ritmiche e riffing, come già testimonia l’opener I Will Dance on Your Tomb. I brani scorrono via veloci lasciando una bella sensazione di aggressività e nervo riscontrabili ad esempio in episodi come Grieving April o Rock My Name, senza tralasciare gusto e ricercatezza come sottolinea l’intro in pulito di Unawaken e dell’intricata Artemisia. La violenta Fuck the Narcissism, abbellita da un solo estremamente tecnico, anticipa la traccia numero sette che si presenta invece come un gioiellino capace di spezzare a metà le sorti dell’album; gli Aeternal Seprium imbracciano infatti le chitarre acustiche e si calano nelle vesti di antichi menestrelli per comporre Il rifugio, una sorta di The Bard’s Song personale davvero toccante. Il cantato in lingua madre del solito impeccabile Fabio Privitera rende quindi il tutto ancor più romantico e delicato. Il brano perde poi qualcosa per strada con l’arrivo di distorto e batteria che sfumano un po’ la magia appena creatasi forse anche a causa di un mixing non perfetto, ma la proposta resta comunque più che apprezzabile nelle sue intenzioni cavalleresche. I cinque tornano poi a premere sull’acceleratore con Devil Pray, impreziosita tra l’altro da un bell’assolo delle quattro corde di Santino Talarico e cori decisamente epicheggianti, e con la difficile End Is Far... or Else? prima di riproporre la ballata Il rifugio, questa volta però in lingua inglese, che rischia purtroppo di rimanere qualche gradino sotto la versione precedente.

Alla fine di questi cinquanta minuti si traggono dunque conclusioni piuttosto positive dal lavoro partorito dagli Aeternal Seprium, anche se va precisato che Doominance appare più come una bella prova di carattere piuttosto che una vera opera godibile a trecentosessanta gradi; le canzoni suonano infatti cattive ed intense al punto giusto, ma finiscono per somigliarsi un po’ troppo l’una con l’altra lasciando talvolta l’amaro in bocca. Doominance è quindi un buon album di heavy metal che ci presenta una band in forma, che ha sicuramente trovato il giusto tiro oltre ad un ottimo vocalist, ma che evidenzia ancora larghi margini di miglioramento, con particolare riguardo all’aspetto compositivo e tecnico. Per il momento, però, ci possiamo ritenere più che soddisfatti del duro lavoro fatto dagli Aeternal Seprium, che si confermano una valida promessa per il nostro caro metal tricolore.



VOTO RECENSORE
71
VOTO LETTORI
75 su 1 voti [ VOTA]
INFORMAZIONI
2016
DeathStorm Records
Heavy/Power
Tracklist
1. I Will Dance on Your Tombs

2. Grieving April

3. Unawaken

4. Rock My Name

5. Artemisia

6. Fuck the Narcissism

7. Il rifugio

8. Devil Pray

9. End Is Far... or Else?

10. The Refuge (Bonus Track)
Line Up
Fabio Privitera (Voce)

Leonardo Filace (Chitarra)

Adriano Colombo (Chitarra)

Santino Talarico (Basso)

Matteo Tommasini (Batteria)
 
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