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19/04/24
GOATBURNER + ACROSS THE SWARM
BAHNHOF LIVE, VIA SANT\'ANTONIO ABATE 34 - MONTAGNANA (PD)
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07/05/2017
( 1308 letture )
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Tra il manuale Bignami delle possessioni demoniache ed il memoriale apocrifo di Padre Gabriele Pietro Amorth, tra la guida critica al capolavoro di William Friedkin e la biografia di King Diamond, in un incavo maleodorante dei sotterranei di Bruxelles, tra candelabri, ossari e cartuccere ecco comparire la terza fatica dei Possession, sempre supportata dall'incessante promozione della Invictus Productions e dalla vena old-school dei boss della Iron Bonehead. L'esorcismo è in scena, all'alba del 2017 e all'apogeo del revival di tutto ciò che si diffonde: satanico, old-school e dannatamente Metal. Un'infestazione di suoni affilati, più asciutti e più aspri rispetto a loro numi tutelari come Sarcófago o Masacre; la manifestazione del malvagio in sei brani (oltre a intro) dalla durata mediamente eccessiva; la possessione, che t’immola ciecamente alla causa, senza variazioni sul tema, senza alcuna inclinazione possibile.
Peccato che la resa finale potrebbe lasciare lo spettatore a bocca asciutta: Exorkizein rivela nelle sue prime tracce la fragilità tecnica dei nostri, la ridondanza di un songwriting non pienamente ispirato e l'indifferenza dei fast-tempos di scuola thrash metal minimale: mai troppo bestiali, mai troppo caotici, sempre piuttosto noiosi. La voce di Viriakh raschia bene, risultando scandita e narrante, poco evocativa data la carenza di riverberi. Passano i minuti e, non senza sorpresa, la seconda parte dell'album è caratterizzata da tempi dimezzati, con un uno-due In Vain e Take The Oath e il loro incedere a metà strada tra un black-metal-punk primordiale e il riffing più suggestivo di Hellhammer o Tormentor, senza mai scendere sotto la soglia dei 5 minuti, ma riuscendo nello sventurato compito di risollevare l'attenzione dell'ascoltatore.
Nel giro di 4 anni i Possession si sono ritagliati spazi considerevoli nella scena internazionale: senza mai eccellere, senza strabiliare, ma acclamati nei loro tour e nel corso di festival di rilievo (Destroying Texas e SWR Barroselas su tutti). Proprio in questa fase della loro biografia, un passo falso risuona ancor più inatteso. Inatteso, ma non inspiegabile, e difficilmente esorcizzabile.
E il mio grido giunga a te!
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Intro 2. Sacerdotium 3. Infestation - Manifestation - Possession 4. Beast of Prey 5. In Vain 6. Take the Oath 7. Preacher's Death
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Line Up
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V. Viriakh (Voce) I. Dveikus (Chitarra) S. Iblis (Basso) Pz. Kpfw (Batteria)
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