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Pendragon - The Window of Life
24/06/2017
( 2439 letture )
Tre anni prima di quello che è considerato il loro capolavoro, ovvero The Masquerade Overture, i Pendragon, gruppo britannico guidato da Nick Barrett e Clive Nolan, danno alle stampe il lavoro intitolato The Window of Life. I sei brani, che portano tutti la firma di Barrett, scorrono per quasi un'ora di durata complessiva, mostrando il gruppo veramente affiatato e in gran forma. Pur non raggiungendo le vette dei pezzi contenuti nel successivo (ad esempio, una Paintbox), il disco mantiene un livello qualitativo decisamente alto, ponendolo appena un gradino sotto.

Il cantante/chitarrista non ha mai fatto mistero della sua ammirazione per David Gilmour e i Pink Floyd, e la traccia di apertura The Walls Of Babylon ne è l'esempio più eclatante: il brano è stato accostato quasi unanimemente a Shine on You Crazy Diamond, grazie soprattutto alla parte di chitarra solista che segue l'intro di organo, e al tappeto di tastiere di Clive Nolan, entrambe caratteristiche che ricordano molto da vicino il brano dei Floyd. Sarebbe improprio parlare di plagio, dal momento che il pezzo è in egual misura ispirato ai Genesis e ai Marillion dell'era Fish, e a questo punto è forse più corretto definirlo un tributo verso tutti quei gruppi che sono stati tra le maggiori influenze, non solo dei Pendragon, ma anche di tutto il rinato movimento neo-progressive degli anni '90. In sostanza, uno dei brani cardine del gruppo, capace di mettere d'accordo tutti gli appassionati di musica prog. Nolan e il suo pianoforte introducono anche il secondo brano, Ghosts, lasciando subito spazio alla chitarra acustica e alla voce di Barrett, dotata di quel singolare timbro nasale che per molti estimatori dei Pendragon è diventato un gusto acquisito. Il brano alterna svariati cambi di tempo, seguendo una struttura non lineare, che ha il grande pregio di mantenere viva l'attenzione dell'ascoltatore, anche senza convincere appieno. Di tutt'altra caratura la successiva Breaking the Spell, capace di incantarci, avvolgendoci in una dimensione da Mille e una Notte, grazie ai virtuosismi di Barrett, chitarrista davvero tra i migliori della scena n-prog, dotato di grande gusto, e raggiungendo sul finale picchi di lirismo assoluto:

Through the wind and the rain and the snow
I'd follow you up mountains, round the moon and the stars and back again
And I'll always be waiting for you
And when we cast that final spell
We'll meet in our dreams, a place that no one else can go
Don't ever let your love die
Don't ever go breaking the spell.


… E chi avrebbe il coraggio di rompere l'incantesimo dopo una tale dichiarazione? La metà del disco viene introdotta da The Last Man on Earth, lunga suite caratterizzata da una linea vocale molto orecchiabile, come da buona tradizione neo-prog; si evolve poi in un brano complesso, contraddistinto dal continuo rincorrersi di soluzioni strumentali e temi musicali. Pur restando un ottimo brano, pecca tuttavia leggermente in solidità, principalmente a causa della volontà del gruppo di mettere troppa carne al fuoco. Nostradamus, personaggio che vediamo campeggiare nell'angolo inferiore sinistro della ricchissima copertina illustrata da Simon Williams, presta il suo nome al titolo del quinto brano. Si tratta però del più debole del lotto, complice anche una prestazione non brillante di Barrett alla voce. Si risolleva leggermente verso la fine grazie al buon ritornello, che in sede live ha una discreta presa e fornisce uno spunto per l'interazione col pubblico. La conclusiva ballad Am I Really Losing You? spicca grazie alle liriche molto malinconiche e al solito ottimo lavoro di chitarra solista di Barrett, ma non fa molto per rimanere in testa. Considerata anche la sua brevità, dà l'impressione di essere un'idea non pienamente sviluppata.

Insomma, piccoli difetti a parte (soprattutto nella parte finale), si tratta di un altro ottimo disco da poter pescare dall'ampia discografia dei Pendragon, grazie a brani di assoluto valore come The Walls of Babylon e Breaking the Spell. Da segnalare che l'edizione remaster del 2012, oltre all'ottimo packaging, presenta anche i quattro brani dell'EP Fallen Dream and Angels, una chicca in più per gli appassionati e per chi volesse approfondire la proposta del gruppo.


VOTO RECENSORE
80
VOTO LETTORI
84.6 su 5 voti [ VOTA]
Aceshigh
Mercoledì 7 Febbraio 2024, 15.14.10
13
Riascoltato oggi. Continuo a preferire i due album successivi, ma questo in un certo senso ne pone le basi e qualitativamente ci va molto vicino. In particolar modo a partire dalla suite The Last Man on Earth fino alla fine siamo a livelli eccelsi. Voto 86
fasanez
Venerdì 27 Dicembre 2019, 22.15.04
12
Vado controcorrente ma per me è il loro capolavoro. Dalla traccia 3 fino al finale imho spaziale non c'è un calo, per me 90 tutto.
ayreon
Martedì 27 Giugno 2017, 7.41.44
11
ci può anche stare,anche gli iq negli anni 8o provarono a virare sul commerciale con paul menel ma senza successo,diciamo che il loro più grande rammarico è non aver piazzato "masquerade......" nelle classifiche,ma si sa ,anche gli inglesi sono sempre stati un po restii a dare il giusto tributo a queste band,eccezion fatta per i marillion ,che però avevano di appoggio una label come la EMI che gli garantiva più promozione ( ricordo che "clutching at strwas" dopo le prime settimane di uscita non riusci' a bissare il successo di "Misplaced....")
Osvaldo
Martedì 27 Giugno 2017, 0.25.53
10
Vero ayreon quell'album mi sfugge sempre... bruttino decisamente
gabriele
Domenica 25 Giugno 2017, 18.20.07
9
per me, uno dei migliori episodi della loro discografia. 90 minimo. la chiusura di "am i really loosing you" dimostra come si può fare prog con "3 note", da brividi, come tutto il resto del disco.
ayreon
Domenica 25 Giugno 2017, 12.26.26
8
beh,a cercare il pelo nell'uovo "kowtow" era abbastanza brutto,troppo commerciale,ricordo anche "9,15 live"
OSVALDO
Domenica 25 Giugno 2017, 10.38.30
7
Grandissima band, vista dal vivo qualche anno fa. i miei preferiti rimangono the masquerade overture e the world, ma tutti i loro album, anche i primissimi e gli ultimi, sono da ascoltare!
ayreon
Domenica 25 Giugno 2017, 10.08.47
6
io ci metto pure "the world",e anche il relativo cambio dii stile con "pure"e "passion",comunque una band troppo sottovalutata,la coppia Barrett-Nolan quando è al meglio non ha rivali,vedi la perfetta "paintbox",e barrett ha uno stile che è l'incrocio di andy latimer,gilmoue e hackett.
JC
Sabato 24 Giugno 2017, 19.56.51
5
Capolavoro insieme con The Masquerade Overture e Not of this world
ayreon
Sabato 24 Giugno 2017, 18.44.58
4
li vidi in questo tour a cusano milanino e l'ep "fallen dreams...." lo comprai li'
duke
Sabato 24 Giugno 2017, 17.07.46
3
disco fantastico .....un autentico capolavoro del new prog !
Hard & heavy
Sabato 24 Giugno 2017, 16.37.59
2
capolavoro del new prog, da avere!
ayreon
Sabato 24 Giugno 2017, 13.06.37
1
questo,the world,not of this world e masquerade ( anche se lo trovo meno bello rispetto agli altri ) signori,questo è il new prog. affascinante,melodico ,con dei guitar solos da togliere il fiato e delle parti di tastiere a dir poco magnifiche,che disco,grazie per averlo riscoperto .
INFORMAZIONI
1993
Toff Records/Snapper music
Prog Rock
Tracklist
1. The Walls of Babylon
2. Ghosts
3. Breaking the Spell
4. The Last Man on Earth
5. Nostradamus (Stargazing)
6. Am I Really Losing You?
Line Up
Nick Barrett (Voce, Chitarra)
Peter Gee (Basso)
Clive Nolan (Tastiera)
Fudge Smith (Batteria)
 
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