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29/03/24
ENUFF Z’NUFF
BORDERLINE CLUB, VIA GIUSEPPE VERNACCINI 7 - PISA
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Municipal Waste - Slime and Punishment
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27/06/2017
( 3474 letture )
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I Municipal Waste sono oggi una realtà affermata. La band statunitense, formatasi nell’ormai lontano 2001, gode di un diffuso seguito, concretizzato attorno ad un’offerta musicale consolidata ed ampiamente rodata. I ragazzi di Richmond sono una di quelle classiche band – pensate a Sodom o Agnostic Front ad esempio – il cui giudizio oscilla tra due estremi: chi ne loda la coerenza da un lato e chi le accusa di piattezza musicale e compositiva dall’altro. Onde evitare la spinosa questione, basti dire che l’album qui recensito va inserito in un contesto preciso, quello appunto dei Municipal Waste. L’ascolto di Slime and Punishment non riserva infatti grandi sorprese stilistiche. La qualità del lavoro è beninteso tutt’altra faccenda.
L’album in questione, il primo che vede il nuovo chitarrista Nick Poulos al fianco di Ryan Waste, succede a The Fatal Feast, uscito ben cinque anni fa. Un periodo lungo, considerando la frequenza media mantenuta della band in passato. Se conoscete un minimo i Municipal Waste, non vi sarà difficile intuire il contenuto dell’ultimo nato: thrashcore, tiratissimo ed agguerrito. Slime and Punishment – titolo d’improbabile dostoevskijana memoria – è composto da una quindicina di assalti sonori, cui nessuno supera la soglia dei tre minuti di durata. Pur così brevi, i brani si presentano strutturalmente articolati e ricchi di cambi di tempo. Generalmente molto veloci, le canzoni sono spesso e volentieri spezzate da momenti cadenzati e tritaossa. L’impostazione massicciamente thrash metal dei brani, riscontrabile soprattutto nei riff e nella tecnica utilizzata, è largamente contaminata dall’hardcore punk: ne sono prova la diffusa presenza di cori e gang vocals, ma anche la durata esigua delle canzoni e la loro velocità ed immediatezza. Il suono generale è irruento e – come il genere vuole – volutamente becero, benché inframezzato qua e là da finezze tecniche e musicali. Ne è un esempio la sorprendente Under the Waste Command, breve perla strumentale dove emergono, oltre alle solite influenze thrash e HC, anche delle reminiscenze heavy metal – in certi passaggi sembra addirittura di sentire i primi Iron Maiden. La prova dei musicisti è maiuscola, specialmente per quello che riguarda la sezione ritmica. La voce del singer Tony Foresta è sguaiata e declamata, prossima in certi punti a quella di Tom Araya. La produzione dinamizza e dopa il suono dell’album, nel quale ogni strumento è valorizzato e trova il giusto spazio. L’ottima resa sonora contribuisce a fare di Slime and Punishment un lavoro compatto e – possibilmente – ancora più violento dei predecessori. La compattezza dell’album, combinata con la sua esigua durata, lo rende un prodotto da assimilare per intero. Risulta per questo difficile indicare dei brani specifici, anche perché il livello si mantiene generalmente omogeneo. Particolarmente riuscite, a causa della perfetta unione tra thrash e HC, sono Excessive Celebration ed Enjoy the Night.
Slime and Punishment si colloca quindi comodamente nella traiettoria discografica dei cinque di Richmond, con forse la sola differenza che l’ultimo nato si scosta leggermente dalle tematiche gore e demenziali dei precedenti capitoli discografici. Per concludere, si tratta di un lavoro nel quale il consolidato thrashcore targato Municipal Waste è particolarmente ben riuscito e brilla per irruenza ed aggressività. Senza inventare nulla, la band riesce a rendere fresco un genere ad alto rischio di stagnazione. Questo è quanto di meglio i Municipal Waste hanno da offrire: chi li conosce e li apprezza non rimarrà deluso, per tutti gli altri si tratta comunque di un discreto pugno sui denti.
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7
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Noia totale,non c'è un pezzo che si ricordi e faccia venire voglia di rimetterlo a fine ascolto. Non basta tupa-tupa e riff stoppati,senza canzoni valide serve a nulla tutto ciò (vale x il 99% delle band "nei thrash"). |
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6
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Mi piace molto, mi è arrivato oggi finalmente, album molto immediato, veloce, forse solo 28 minuti son pochi..ma non importa, thrash come è sempre piaciuto a me..ehi Rik te lo consiglio! |
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5
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@jeffwaters Io invece ci esco matto per Massive! Penso sia il mio preferito loro giusto sotto i primi demo, Waste 'em All e Hazardous! |
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4
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Gran album, lo reputo inferiore solo a the art of partying, che tra l'altro non è nemmeno recensito, e ne prende anche molti spunti...grandi MW e grande Tony Foresta...mitico...p.s io reputo un bel disco anche Fatal Feast, il meno entusiasmante del lotto, per me, è Massive Aggressive |
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3
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Finalmente un disco con gli attributi, di molto superiore allo scialbo 'Fatal Feast'. Ovviamente è un mio parere Sembra un ritorno alle origini! |
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2
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Ottimo disco... hanno recuperato l'immediatezza degli esordi, soprattutto di hazardous mutation, miscelandola con l'impatto thrash dei cd successivi...grande ritorno x il crossover thrash...ora aspetto con curiosita' le nuove uscite di 2 gruppi della new school che mi esaltano: i dr. living dead e i siberian meat grinder..se si riconfermeranno alla grande, insieme a quest'ultimo dei municipal, il 2017 si prospetta una grande annata x il crossover thrash |
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1
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Purtroppo non mi è ancora arrivato..comunque avendo letto la recensione, penso che mi piacerà senz'altro! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Breathe Grease 2. Enjoy the Night 3. Dingy Situations 4. Shrednecks 5. Poison the Preacher 6. Bourbon Discipline 7. Parole Violators 8. Slime and Punishment 9. Amateur Sketch 10. Excessive Celebration 11. Low Tolerance 12. Under the Waste Command 13. Death Proof 14. Think Fast
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Line Up
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Tony Foresta (Voce) Ryan Waste (Chitarra) Nick Poulos (Chitarra) Land Phil (Basso) Dave Witte (Batteria)
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