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19/04/24
GOATBURNER + ACROSS THE SWARM
BAHNHOF LIVE, VIA SANT\'ANTONIO ABATE 34 - MONTAGNANA (PD)
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08/07/2017
( 1206 letture )
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Inwards, quarta fatica dei tedeschi Dew-Scented, è un disco che potrebbe definirsi senza troppi giri di parole una vera e propria mazzata. Come descrivere diversamente quest'album di poco più di 35 minuti di durata e composto di dieci tracce portatrici sane di headbanging sfrenato? Primo lavoro uscito sotto Nuclear Blast, Inwards rappresenta a tutti gli effetti il biglietto da visita per la band oltre i patrii confini; se fino ad allora i ragazzi erano rimasti "rinchiusi" in Germania, ora la label aveva le possibilità per renderli più visibili, e non a caso i Nostri si impegneranno in un'intensissima attività live che li porterà per la prima volta a calcare anche i palchi statunitensi.
Avere una major simile alle proprie spalle ha i suoi vantaggi, e non solo dal lato strettamente promozionale: infatti la produzione venne affidata a Andy Classen, un peso massimo del mixer che ha saputo dare al full length il sound ottimale per colpire dritto in faccia chiunque si fosse messo all'ascolto del medesimo, calibrando al meglio tutti gli strumenti in un mix che non rinuncia alla modernità pur restando rispettoso di alcuni dettami che hanno fatto la storia dei generi death e thrash. Come detto il disco è un assalto sonoro durissimo e senza vie di mezzo, qui si pesta dall'inizio alla fine senza nemmeno un attimo per riprendere fiato: bando quindi a ballad o mid tempo, il panzer targato Dew-Scented passa inarrestabile sui timpani dell'ascoltatore con il suo carico di death/thrash degno di un plotone d'esecuzione. Le mitragliate sono assicurate da Uwe Werning, che spara con la doppia cassa senza pietà in ogni singolo brano, a volte sconfinando addirittura verso lidi quasi black grazie a passaggi di blast beat impressionanti, vedi Reprisal e ancor più Degeneration, il brano più violento dell'intero lotto. La matrice death metal che percorre il platter è chiaramente caratterizzata dall'apporto di Leffe Jensen, il cui vocalism cavernoso e al tempo stesso abrasivo ben si presta a rendere al meglio i testi rabbiosi da lui stesso composti. Per quanto riguarda la chitarra, Florian Müller dà sfogo al proprio talento sfornando riff serratissimi che non nascondono la sua ammirazione per i Maestri Slayer cui così spesso, a torto o a ragione, i Dew-Scented sono stati accostati agli esordi insieme a The Haunted e At the Gates: la ritmica può ricordare quella che caratterizzava i lavori dei losangelini degli anni 90 (tra l'altro, per riemenere in tema, nel 2010 la Metal Mind editerà una ristampa dell'album in oggetto con l'aggiunta della cover proprio di War Ensemble) ma non mancano neppure assoli di buonissima fattura; del resto la prova dei crucchi, presi uno per uno, è assolutamente impeccabile sia dal punto di vista compositivo che da quello meramente tecnico.
Se c'è un limite nell'album è il fatto che la ricerca di tanta furia ha partorito alcune sonorità che rendono i brani poco vari e talvolta piuttosto ripetitivi, ma ciò non toglie che questo disco sia stato quello che a tutti gli effetti fece fare il cosiddetto salto di qualità alla band; non è necessariamente il miglior lavoro dei Dew-Scented (tale titolo spetta probabilmente al successivo Impact) ma, pur con i suoi difetti, rappresenta uno dei picchi della produzione dei tedeschi e sa regalare una buona mezz'ora di sano, ignorantissimo, incontrollabile scapocciamento: provare per credere.
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Con tutta probabilità il mio preferito, furioso, incazzato, perennemente pestato e con un'ottima prova di Leffe dietro al microfono. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Bitter Conflict 2. Unconditional 3. Life Ending Path 4. Inwards 5. Blueprints of Hate 6. Locked in Motion 7. Degeneration 8. Terminal Mindstrip 9. Feeling Not 10. Reprisal
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Line Up
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Leffe Jensen (Voce) Florian Müller (Chitarra) Patrick Heims (Basso) Uwe Werning (Batteria)
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