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29/03/24
500 HORSE POWER + GAIN OVER
BORN TO BE WILD MC PADOVA, VIA GUIDO NATTA 14 - RUBANO (PD)
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27/07/2017
( 1634 letture )
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Dal remoto nord arrivano le grafiche minimaliste e le tonalità fredde dei Nicumo, giovane band finlandese, più che gradevole scoperta nell'ambito del metal melodico. Il richiamo alle proprie origini è ciò che più si sente scorrendo un full-length essenziale, tagliente, ma diretto e d'impatto immediato come questo Storms Arise, che non si risparmia riferimenti naturalistici e spirituali e che, rispetto al precedente The End Of Silence (2013), affina una tecnica che già era buona, emergendo come un lavoro senza dubbio impattante.
L'opening track The Dawn è un pezzo strumentale molto rilassato, che arieggia e riverbera, con la discrezione della musica d'ambiente verso una sostanza che diventa via via più pesante. Tocca a Old World Burning presentare in tutta la sua estensione la materia metal dei Nicumo, che è tanta ma ben calibrata. L'abile dosaggio di parti pesanti e leggere ricorda infatti alla lontana i Five Finger Death Punch, con cui la band condivide la scelta di un groove energico, un bagaglio melodico catchy e una voce versatile. Quest'ultima, controllata magistralmente da Hannu Karppinen, è un mix di diverse tecniche che danno personalità e profondità a ogni brano. Il cantante crea difatti combinazioni tra growl e suoni ariosi o profondi appartenenti al timbro naturale, in un assemblamento di figure che piacciono. L'accompagnamento strumentale non è da meno. Le chitarre sviluppano per lo più riff svelti e arpeggi taglienti, con qualche breve assolo e ampio uso del riverbero ad ampliare ulteriormente l'esperienza sonora nelle parti leggere. La sezione ritmica diventa ovviamente armatura di tutto: precisa tra scariche di doppio pedale, passaggi veloci e ritmi calcati. Unholy War ne è un esempio: il pezzo apre con un crescendo di volume e di batteria che si appropria gradualmente della scena. Un turbinio di percussioni, riff pesanti e growl, si trasforma poi in un più arioso momento di suoni sospesi, allungati, ed effetti sintetizzati. Pezzi quali la terza traccia Beyond Horizon, dalla quale viene tratto anche uno dei due video pubblicati dalla Inverse Records, si configurano invece come quei passaggi nei quali la componente contemplativa dei Nicumo supera quella irruente sopra descritta, svelando palesemente quell'elemento "nordico" che il gruppo finlandese cita come costante della propria ispirazione. Si tratta di un mood spirituale, accompagnato da un sound più leggero e diradato, con testi d'invocazione a forze ed entità della natura. Si ascoltino Death, Let Go e Sirens, dove le atmosfere si tendono e rilassano senza superare quella sottile linea contemplativa.
Storms Arise è un album completo e godibile, senza eccessi né lacune, che intrattiene dall'inizio alla fine, presentando carattere e creatività sia nei pezzi più heavy che in quelli più ariosi. Le melodie inappuntabili, e le felici armonie si intrecciano in un lavoro che va ben oltre la buona qualità esecutiva, dà emozioni e tanta energia.
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...e il "post metal"??? Ne vogliamo parlare? A questo voglio leggere anche recensioni di dischi "ante metal"! |
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Sinceramente, non so cosa sia l'alternative metal. Dalla recensione mi sembrano più MDM o black atmosferico. Non ho mai ascoltato i Five Finger Death Punch (forse per il nome ridicolo...) e quindi non ho paragoni. Ma mi sembra un album interessante. Poi, a quando il conformist metal e il metal on the other way? Au revoir. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. The Dawn 2. Old World Burning 3. Beyond Horizon 4. Unholy War 5. Death, Let Go 6. Guilt 7. Poltergeist 8. If This Is Your Good, I Don't Need One 9. Sirens 10. Aiolos 11. Dream Too Real
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Line Up
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Hannu Karppinen (Voce) Tapio Anttiroiko (Chitarra, Voce) Atte Jääskelä (Chitarra) Sami Kotila (Basso) Aki Pusa (Batteria)
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RECENSIONI |
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