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19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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Ted Nugent - Double Live Gonzo!
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( 9005 letture )
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Durante gli anni '70 c’è stato, e se è per questo c’è ancora, un chitarrista che ha lasciato la sua impronta nel modo di suonare HR in terra Statunitense: questo signore, già famoso con gli Amboy Dukes, si chiama Ted Nugent. Vi dirò che francamente dal punto di vista umano non è che questo tizio mi piaccia molto, ma un paio di suoi riffs sono tra quelli più popolari della storia dell’HR, tanto da essere poi coverizzato da Motorhead e Pantera, e quindi…
Icona di un certo modo Americano di intendere la vita in senso selvaggio (proprio quello che, almeno per alcuni versi, mi sta più sui marroni), il simpatico elemento oggetto di questa recensione si proponeva come selvaggio e rude uomo dei boschi, amante della caccia senza riserve, del bere, delle Ford Bronco, delle armi, dei Repubblicani, (e quindi ora di Bush), del sesso senza alcun rispetto delle donne, -ma, ad onor del vero, anche attivo contro droga e pedofilia - era ed è insomma tutto quello che di politicamente scorretto nel senso più becero si può immaginare, insomma uno stronzo. Ted Nugent è inoltre da ricordare come uno dei primissimi show man on stage nel senso moderno, capace di suonare ed intrattenere alla grande un pubblico fatto per la maggior parte di ubriaconi e degenerati. Assolutamente egocentrico e per nulla disposto a lasciare spazio ad altri musicisti, famoso per l’uso massiccio e personale dello slide con cui usava avere rapporti molto erotici con la sua Gibson, è comunque autore di uno dei più piacevoli live dei 70’s: Double Live Gonzo! Registrato durante il tour '76/'77 esso contiene per un buon 90% il buon Ted e per il restante 10% gli altri musicisti, per altro di buon livello come ci si può aspettare. L’unico che forse poteva tenergli testa era il vocalist/chitarrista Dereck St. Holmes, che infatti di lì a poco verrà defenestrato. Ad ogni modo , ripeto, Double Live Gonzo! è molto bello dall’inizio alla fine. Si apre con Just What The Doctor Ordered, orgia di feedback (siamo nel 1978, ve lo ricordo), Got me an overdose of Rock’n’ Roll. Poi Yank Me Crank Me, il cui testo non traduco per decenza; Gonzo serve a far vedere quanto è bravo Ted, e poi la cover di Baby, Please Don’t Go - una foto del sottoscritto da piccolo sul lettino a chi scrive per primo l’autore originale – fatta a modo suo. Molto Southern Great White Buffalo , prima di un capolavoro come Hibernation, uno strumentale di oltre sedici minuti che rivela in tutta la sua grandezza il talento brutale di Ted. Preceduta dalla storia della sua chitarra, essa svela le radici della sua educazione musicale, arricchita poi dalle esperienze maturate in carriera e dalla tensione elettrica dell’HR. Le hits più conosciute sono comunque nel disco due: Stormtroopin’ era un pugno nell’occhio per l’epoca, St. Holmes alla voce e Ted a seviziare la chitarra. Uno dei primi veri esempi di HM. Il riff di base degli undici minuti di Strangehold è uno dei più conosciuti dell’epoca, canzone sostenuta dai soli improvvisati di Ted e dalla prova vocale di St. Holmes, grande. Wang Dang Sweet Poontang fu spacciata da Ted come canzone d’amore… Diciamo che conosco parecchie donne che potrebbero colpirgli ripetutamente i marroni con i tacchi a spillo dopo i primi dodici secondi del testo, glissiamo. Cat Scratch Fever è uno dei riffs più famosi dei 70’s, ed in generale della storia del rock, impossibile resistergli: semplice, efficace, radiofonica, da concerto, si pianta in testa e non ti lascia scampo; una specie di Smoke On The Water, solo più Amerikana. A chiudere Motor City Madhouse, che serve solo a terminare in bellezza.
Ted ha avuto anche buon successo nel campo del broadcasting televisivo e nell’editoria, sempre con roba in tema col carattere: è un gran bastardo, ma suona bene e vale la pena di ascoltarlo, questo Double Live Gonzo! può essere un buon Bignami della parte migliore della sua carriera.
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Grandissimo album rock\'n\'roll e azzarderei tra i 20 migliori della storia.
Si certamente Nugent è uno stronzo guerrafondaio ultranazionalista ma almeno a differenza di gran parte degli altri è onesto e ci crede e meglio lui di chi predica bene e razzola malissimo ( Bono in primis...) |
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il rock'n'roll e' sempre stato politicamente scorretto,ma perche' i Rolling Stones secondo te di cosa parlavano del buco dell' ozono ? Pensa che palle se fosse stato Gay o vegano....L'ideologia,brutta bestia |
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Pochi fronzoli e solo rock'n roll con influenze psichedeliche anni 70;davvero un gran bel live,carico ed aggressivo!Nugent ha un sound molto personale ed è incredibile come riesca a sfruttare il feedback della chitarra in modo musicale,cosa che solo Hendrix e pochi altri erano e sono in grado di fare!non avra' una tecnica elevata o molto spettacolare ma sa scrivere buone canzoni di forte impatto,grintose e divertenti. |
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il voto dei lettori e' irrisorio per me, ma va detto che ci sono due live di Ted nello stesso anno, manca nei dischi recensiti intesies in ten city, con i suoi inediti live, long live r'n'r |
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@Fabio Rasta: "you're welcome" come sempre |
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Approfondito dopo quasi 40anni il discorso TED NUGENT e devo dire che mi sbagliavo proprio. Quanti danni può causare il disco sbagliato al momento sbagliato. In effetti State Of Shock non è un granchè, soprattutto se lo si da ad un ragazzetto dei primissimi 80 fissato con AC/DC, MOTÖRHEAD, SAXON... Il presente doppio Live, invece, corona un tris di LP spettacolari uno + bello dell'altro ed è davvero degno di stare sul podio come uno dei doppi live storici dell'epoca pre-ottantiana. Pensare che me lo ero perso. Meglio tardi che mai. A parte un solo frangente (mi pare Hibernation), il Frontman non si lascia andare ad inutili orpelli chitarristici ma va sempre dritto al sodo. Sembrano un po' la risposta East Coast ai MONTROSE, con una generosa iniezione di Southern Rock del + genuino, fattore a me sempre molto gradito. Thanks to Raven and to Rob Fleming. |
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Thanks! La verità è che con TED NUGENT ho sempre avuto paura di imbattermi in pallosissimi assoli di virtuosismo strumentistico, finalizzato all'unico scopo di puntualizzare la bravura del singolo musicista, che se a molti manda in visibilio, a me si è capito come la penso. Posso arrivare a tollerare fino ad un BLACKMORE su On Stage, ad esempio, che mette la sua immensa classe al servizio della canzone, e non il contrario. O posso capire un ANGUS vecchia maniera, che perlomeno immaginandolo ti fa sorridere, ma anche lui l'ultima versione di Let There Be Rock da 20 minuti mollalo! /// Max1, DETROIT ROCK CITY non è a caso. Anche se non sapevo fosse anche lui di Detroit... |
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Questo live fa parte degli imprescindibili! Il pazzo di Detroit scatenato .
In ogni caso il buon Ted ha fatto parecchi album di ottimo Hard Rock |
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Il pregio degli album degli anni '70 è che erano privi di vincoli. All'epoca si concepiva il concerto come un momento di improvvisazione in cui le canzoni venivano trasfigurate (e in alcuni casi addirittura migliorate). Chi aveva i solisti migliori creava perle assolute. Ted Nugent era tra questi campioni (cito in aggiunta alla eccellente lista di @rik bay il primo Live dei Golden Earring o Strangers...degli UFO). Ciao @ Fabio contento per i Magpie (a proposito di canzoni stravolte). State of shock è l'unico che mi manca tra i primi. Mi sono fermato a Scream dream (e ripreso il discorso con i Damn Yankees) |
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Doppio live album (vinile originale) del ted nugent in forma smagliante. Era ( ed è ) ancora uno dei live più entusiasmanti dei seventies. Diciamo, (più correttamente), che fa parte con grande merito di una serie molto lunga e imprescindibile, di live album che con grande merito hanno caratterizzato la decade dei 70's. È in buona compagnia, con nazareth, scorpions, ac/dc, blue oyster cult, deep purple, led zeppelin, i primi che mi vengono in mente. Set list di brani a presa rapida, quasi un best of live. Chitarrista mai troppo nominato e/o preso in considerazione, ma sicuramente un buon 'fabbro' di hard rock. Sebbene la qualità audio dei vinili anni 70 non sia mai stata eccelsa, in questo caso sono riusciti a trasportare su disco tutta la carica dirompente di questa serie di brani estrapolati da varie date sul suolo statunitense. Anche questa è storia (imho) |
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Rob Fleming: invece State Of Shock come lo vedi? ...sempre se hai avuto occasione di sentirlo? Xchè, ripeto, da pivello non mi aveva impressionato, e di lui attualmente, ho solo una compilation. Comunque partirò dal primo come dici te. OT: belli i MAGPIE SALUTE! |
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@Fabio Rasta: il debutto è un capolavoro totale, Cat scratch fever ci va vicino e sino a Weekend Warriors non sbaglia un colpo. Questo Live, poi, è pura elettricità; in tal senso ce ne sono pochi di migliori. Se poi il personaggio è discutibile poco importa. Si è visto e letto di molto peggio. |
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Raven: se ti leggevo nel 2007 la foto la vincevo io, anche se era meglio a 'sto punto il mappamondo di Samuel Lee Jackson. Da buon fanatico degli AC/DC che ne hanno fatto una esplosiva versione, a quella vecchissima di VAN MORRISON (di cui pare BON SCOTT fosse estimatore), nonchè appassionato di Blues da sempre, non mi sarebbe sfuggita. TED NUGENT è stato fra i primi nomi che ho conosciuto con State Of Shock ma da pivello l'ho capito poco. Poi vidi un video, tanti anni fa, credo proprio di questa tournee, comunque massimo primi '80, dove si presentava sul palco cavalcando nientemeno che un enorme bisonte, vistosamente sedato, e da li mi è stato abbastanza sui coglioni anche a me. Però personaggio completamente matto, che devo/dovrò approfondire meglio, partendo proprio da METALLIZED, ormai tappa obbligata. |
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Uno dei migliori live della storia , per qualità di brani, esecuzioni e suono perfetto. Ho avuto la fortuna di vederlo dal vivo nel 1982 a Winthertur in Svizzera dove era andato per vedere i Judas Priest, all'epoca bisognava andare all'estero se volevi vedere dei concerti metal, comunque la cosa per me incredibile è che Ted Nugent era il gruppo di spalla!!!! Concerto memorabile |
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DEVASTANTE! Un chitarrista mai troppo osannato e ricordato o celebrato. 90 |
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Caspita, tempi lunghi per la discussione |
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Ho semplicemente chiesto, infatti. |
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premetto che io non sono Zagor76....a scanso di equivoci e visto che ci siamo dico riferendomi a qui sotto che frank marino e' un'alto gran personaggio...volevo dire chitarrista! cercate i suoi album! diverso da ted anche perche' filo hendrix |
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Perchè usare lo spazio per commentare un disco per chiedere di un altro? C'è un topic nel forum per le richieste. Quel che manca prima o poi comunque verrà. |
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perchè nn è recensito cat scratch fever? |
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Grandissimo Chitarrista(molto sottovalutato).Mi piacciono i Chitarristi aggressivi che continuano a portare avanti la tradizione del buon sano Hard Rock,gente come Nugent,Zack Wylde,Jeff Beck,joe Bonamassa...purtroppo nell'ambiente Metal si tende a idolatrare sempre e solo i soliti:malmsteen,steve vai,Petrucci ecc... |
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Concordo, anche se è passato molto tempo dall'ultima volta che l'ho ascoltato: si tratta di un gran live! |
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Lo considero un caposaldo della mia discografia. Stupendo. |
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Grandissimo album dal vivo... Fantastico!!! |
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E' un grande, come musicista e come uomo! |
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come persona non lo sopporto nemmeno io, ma come musica.... |
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Di ted avevo "intensity in 10 city" un ottimo live. Poi devo ammettere che per ragioni etiche e politiche mi è andato di traverso e non lo ho più sopportato. |
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Perchè non apri un topic apposito nel forum? Vediamo cosa ne pensano tutti |
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un commento a caldo su di lui? |
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Prima o poi sarà anche il suo turno. |
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grande album!!! Segnalo un altro chitarrista dell'epoca che reputo molto valido di cui possiedo alcuni vinili e mi piacerebbe leggere qualche recensione. FRANK MARINO |
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era tra loro due che avevo dubbio e al 50% nella prima risposta si dà sempre la sbagliata XD. menomale che la legge di Mike Bongiorno in questa domanda non valeva! |
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YES, Big Joe Williams, 1945. Complimenti. |
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e allora è di Williams... però non ricordo bene il nome, mi sembra che il nome è Joe Williams o qualcosa di simile. |
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No, anche la sua è una cover. |
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Allora? Nessuno che sappia dirmi di chi era l'originale di "Baby, please don't go"? |
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Grandioso chitarrista! di lui ho apprezzato soprattutto il primo album con i Damn Yankees |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Just What The Doctor Ordered 2. Yank Me, Crank Me 3. Gonzo 4. Baby Please Don't Go (Big Joe Williams cover) 5. Great White Buffalo 6. Hibernation 7. Stormtroopin' 8. Stranglehold 9. Wang Dang Sweet Poontang 10. Cat Scratch Fever 11. Motor City Madhouse
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Line Up
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Ted Nugent Guitar/Vocals Dereck St. Holmes Guitar/Vocals Rob Grange Bass Cliff Davies Drums
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RECENSIONI |
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