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Arch Enemy - Will to Power
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04/09/2017
( 8288 letture )
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Recensione molto difficile, quella di oggi. Gli Arch Enemy, tornano a tre anni di distanza dallo scialbo War Eternal, disco che aveva visto debuttare la canadese Alissa White- Gluz, in sostituzione ad Angela Gossow e la momentanea quanto superflua presenza di Nick Cordle alla seconda chitarra. Come ben sappiamo il precedente platter, anche a causa dei cambi di formazione e soprattutto di una salute compositiva ai minimi storici è stato, come ci si poteva attendere, uno dei punti più bassi della carriera di Amott e compagni. A tre anni di distanza perciò cosa è cambiato? Per prima cosa, bisogna segnalare l’arrivo in formazione del mostruoso Jeff Loomis (ex-Nevermore) e in seguito, qualche lieve modifica in ambito di songwriting. Certo, l’impianto di base è sempre quel death metal di scuola svedese iper melodico che ha reso gli Arch Enemy celebri, ma vi sono alcuni piccoli dettagli, che hanno reso il lavoro un po’ più vario rispetto alle scorse e tutt’altro che memorabili prove in studio.
Questo nuovo Will to Power conta dodici pezzi inediti, di cui due brevi strumentali (rispettivamente l’iniziale Set The Flame to the Night e Saturnine) e altri dieci pezzi dalla qualità altalenante, con canzoni che vanno dal buono al discreto, passando per lo scontato e il banale. In altre parole, un album fatto di luci ed ombre. Tra i pezzi migliori del platter citerei senza dubbio le due schegge iniziali, The Race e Blood in the Water, l’atipica Reason to Believe, First Day in Hell e Dreams of Retribution. La terza traccia di questo elenco, quasi totalmente cantata in pulito da Alissa tranne che per il ritornello, la vede protagonista di una piacevole (anche se molto standard) semi ballad, con tanto di chitarre pulite e fini orchestrazioni appena accennate, poste in sottofondo. Le restanti canzoni invece sono più canoniche e seguono il canovaccio che ha reso celebri i nostri. Troverete perciò un pugno di brani aggressivi (soprattutto le prime due tracce), senza fronzoli, sparate a gran velocità dove il growl della giovane Alissa e il gusto melodico degli assoli di Amott e Loomis fan da padroni. Piuttosto buone sono anche le già citate First Day in Hell e Dreams of Retribution, che sebbene a tratti abbondino con la melodia, tuttavia mantengono una certa aggressività e freschezza di fondo, anche grazie ad accenni di tastiera e buone armonizzazioni delle chitarre nei ritornelli. Già, le armonizzazioni di chitarra, croce e delizia di questa band. Fino ad adesso vi ho parlato degli episodi migliori, in cui questo espediente è risultato più una spezia capace di dare qualcosa di più al brano, enfatizzando le qualità delle canzoni in più passaggi. Il problema lo si riscontra quando quasi tutte le canzoni, anche le meno riuscite ne contengono a iosa. E sempre nei ritornelli o negli assoli – piazzati guarda caso a metà canzone e sul finale di ogni brano per enfatizzare ancora di più la coda della canzone, ove si ripete il ritornello alla stregua della sopportazione. Difatti brani come The World is Yours e la pessima -nei suoi riff portanti scontatissimi- The Eagle Flies Alone (entrambe sono stati estratti come singoli di lancio del disco) soffrono di questa arma a doppio taglio: le armonie stratificate di chitarra. Banali, stucchevoli e incapaci di rendere epici i refrain, affossano quanto di buono detto fino ad ora. Esclusi questi due episodi appena citati, le restanti canzoni (My Shadow And I, A Fight I Must Win, Murder Scene) completano il quadro finale del disco, piazzandosi a metà tra il discreto e lo stereotipato, dando l’impressione che non sempre i nostri cinque svedesi abbiano le idee chiare sulla direzione da intraprendere. Sono canzoni con buoni spunti, ma dove quanto di buono viene detto, magari per dei buoni riff o spunti vocali potenti e trascinanti, subito si butta via tutto con melodie francamente evitabili. Insomma, un’occasione persa per tirare fuori qualcosa di davvero memorabile.
Ricapitolando: Will to Power ci mostra una band più compatta, capace di tirare fuori almeno per metà album canzoni convincenti e di gran gusto, che faranno sfaceli nei futuri live, ma dall’altra faccia della medaglia le restanti canzoni mettono in luce una band ancora bloccata alle solite melodie, ai soliti assoli centrali armonizzati, ai ritornelli stucchevoli e certi riff al limite del presentabile. Certamente è un album migliore rispetto quanto fatto nel precedente War Eternal, che era davvero bruttino e anonimo sotto ogni punto di vista. Credo che rispetto allo scorso platter, i nostri si siano impegnati di più sotto ogni aspetto e soprattutto negli episodi migliori il buon lavoro della White–Gluz e la classe di Amott e Loomis abbiano fatto la differenza, con risultati apprezzabilissimi. Un ritorno tra luci ed ombre, che però fa ben sperare per il futuro prossimo, che fino a qualche anno fa era tutt’altro che roseo.
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Ops.... scusate... era la risposta al commento sotto la news e ho sbagliato. Cancellate pure |
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Ma sì dai... diciamo stupidaggini a caso... neanche fossero in giro da 25 anni con almeno una decina di anni sulle spalle... non è questione di gusti ragazzi, ognuno ha i suoi. È business e non parliamo degli Slipknot che chiudevano il Gods dopo gli Heaven and Hell, su.... |
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Una all-star-band produce un gran bel disco. Dal vivo sono grandiosi. Godetevi la musica, senza troppi pregiudizi! |
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@David D;sono d'accordo in parte con te,ma anche con Angela hanno sfornato qualche brano degno di nota,anche se-ovviamente-non a livello di Stigmata e Burning bridges... |
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Band che ormai si regge sulla bellezza, e letteralmente SOLO SU QUELLA, della cantante. Riff privi di mordente, testi al livello del ridicolo, pezzi che possono fare presa solo su 15enni alle prime armi col metal, e una produzione che più plasticosa non si può. Sarò troppo critico, ma gli Arch Enemy che ho amato, e amo ancora, finiscono quel capolavoro di Burning Bridges, aridateme Liiva. |
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Sono un ottima band dal vivo,almeno vedendo qualche video su YouTube;per quanto riguarda il disco,siamo alle solite..qualche brano sopra la media ma oramai è da i tempi di wage of sin(album non privo di pecche..)che hanno perso lo smalto..si lasciano ascoltare e mille volte meglio una band come questa,rispetto a molto altro che cè a giro ma ai livelli dei primi 4 album non ci sono piu' tornati.. |
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E dal vivo spaccano di brutto!!! E Alisssa è una Forza della Natura! |
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a me questi fanno divertire , musica ben suonata e di semplice ascolto : album piacevole |
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ma ascoltatevi proponent for sentience degli allegaeon invece che ascoltare sto polpettone di riff swedish mediocri, gli fanno il culo a strisce agli arch enemy. |
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Visti ieri a Milano.....perfetti, bravissimi, una goduria dal vivo......ed io ero andato per curiosità e per i Wintersun....DAL VIVO NON SI DISCUTONO, ALISSA FORZA DELLA NATURA !.....Insime ad Erik gronwall degli H.E.A.T. una dei migliori cantanti delle "giovani leve" ed i loro 2 gruppi forse non sono neppure nella TOP 20 dei miei gruppi preferiti..... |
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Ma io mi chiedo come fate a seguire un gruppo di froci . |
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Ma nessuno ha notato il plagio di dreaming in red Dei dismember Nell'intro di the Eagle flies alone? |
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Appena ho sentito i passaggi di tastiere in Dreams of retribution mi son detto “ma questo sembra Jens Johansson!” ed infatti è proprio lui, un grandissimo, mi è tornata in mente la favolosa Black diamond degli Stratovarius. A parte questo per me il disco è più che discreto, a me piacciono questi AE anche se devo dire che i due singoli sono due canzoni banali e che si dimenticano velocemente mentre Reason to believe è un esperimento riuscito a metà, personalmente è meglio che Alissa canti in growl e basta. Seconda parte del disco decisamente superiore alla prima. Per me in definitiva un 75 se lo merita. |
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@Punto Omega, io sono completamente d'accordo. Alissa è sicuramente una delle migliori performer in circolazione (maschi compresi) , anzi da quello che vedo in giro ultimamente è forse LA MIGLIORE , Amott uno dei migliori chitarrristi (per me un DIO) , e il resto della "banda" non è assolutamente da meno. Dal vivo sono dei MACIGNI, e se anche sono "statici" a livello compositivo (cosa vera solo in parte), sfornano sempre ottimi riff, ottime melodie e canzoni sempre "azzeccate". Avercene di band di questo calibro! Come dici tu, anche secondo me ci sono "prese di posizione, figlie di pregiudizi". |
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Mah, io non capisco l'astio verso questa band. Fanno canzoni che rimangono impresse e sono facilmente riconoscibili, tecnicamente sono dei mostri, hanno inserti neoclassici di livello, infine dal vivo sono superprofessionali e non sbagliano una nota neanche a volerlo. E' vero che da Wages of sin in poi riciclano, più o meno, la stessa formula, ma lo fanno bene. Capisco che non possa piacere il genere, ma nelle critiche nei loro confronti non vedo un minimo di obiettività. Per lo più si assiste a prese di posizioni, figlie di pregiudizi notevoli, come se fosse bello criticarli a priori... Veramente, non comprendo. |
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I Desultory sono un gruppo death metal svedese, abbastanza melodici, anche se decisamente meno noti degli Arch Enemy. Per quel che ne so hanno pubblicato tre o quattro album tra gli anni novanta e il duemiladieci. Buon ascolto |
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ASCOLTATE ULTIMO DESULTORY INVECE DI PERDERE TEMPO CON QUESTE CAZZATE................ |
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Papi, ovviamente i Manuel qui sono due. Trovo che ridicolizzare come fai tu i recensori sia di cattivo gusto. Ti auguro una buona carriera. |
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Ecco infatti, quoto Lizard. Mi sembra di non aver messo in dubbio nè la tecnica, né tantomeno la caratura dei musicisti.Semmai il problema sta propio nel songwriting, che è ancora da rivedere, anche se è migliorato rispetto a soli tre anni fa. |
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Io passaggi nei quali si mette in dubbio la preparazione tecnica e la produzione non ne ho letti, al contrario. Il dito è giustamente puntato sul songwriting del quale peraltro si mette in luce anche una crescita e una maggior varietà. Il dubbio è che la recensione non sia stata letta con la dovuta attenzione e si guardi molto il numeretto. |
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Ne ho approfittato in questi 2 giorni di pioggia per seguire il dibattito e mi sono intromesso, solitamente guardo il tutto con più distacco e solo per avere info sulle uscite, sui concerti e perché no, per avere qualche spunto per gli acquisti..... Vi lascio alle vostre convinzioni, questo rimane comunque un buon lavoro da 80 pieno |
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Vedi io ascolto metal dagli anni 70!!!!!!!!!!!!!!!! ho iniziato con i Black Sabbath che ho visto dal vivo a Londra nel 78........ quei dischi di cui parli li ho divorati non ascoltati...... io nn mi sono strappato i capelli negli anni 80 con gli Iron, nn mi sono strappato i capelli negli anni 90 con i Teather , i Judas i Metallica o i queensryche, nn mi sono strappato i capelli negli anni 2000 con i vari Soilwork, Lost e via discorrendo e nn mi strappo i capelli per gli Enemy e posso dirti che a 59 anni ne ho ancora tanti. ma mettere in dubbio la tecnica e la produzione di questo disco mi sembra per lo meno azzardato....... |
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Danonenero: curiosità personale, mai ascoltato Black Earth, Stigmata e Burning Bridges? Che Amott sia un grande musicista lo si sa dai primi anni 90 eh... Non è che lo scopriamo oggi per cui c'è bisogno di ribadirlo e strapparsi i capelli. Qua mancano le canzoni, è quello il problema. Se poi piacciono meglio eh... Ma gli Arch Enemy erano un gran gruppo e sentirli conciati così, come un gruppetto per 15enni a caccia di finte emozioni forti fa male al cuore. Poi ripeto... meglio per chi apprezza sta roba. |
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Meglio, sulla minestra riscaldata prego vedere commento 41, e comunque resto in attesa di qualche fantasmagorico nome in ambito metal tutto, da te suggerito |
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Chiariamo subito. Non sto dicendo che non siano musicisti di livello, ci mancherebbe altro. Dico solo che da musicisti di questo livello e soprattutto da musicisti di questa caratura mi aspetto cose migliori e non una minestra riscaldata, come buona parte del disco. E qua chiudo, buona giornata |
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Io ho parlato di un buon prodotto, nn di un grande prodotto, è diverso.....se poi questi non sono musicisti sopra la media, prego mi dai qualche nome tu? Pendo dalle tue labbra Grazie |
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Puahahahahahaha! La cosa più esilarante che ho letto oggi Danonero, complimenti! Se questo è un gran prodotto, suonato da musicisti sopra la media, figurati quelli scarsi allora... |
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Se ancor prima di ascoltare vogliamo etichettare allora il rischio è' di dire un sacco di fregnacce come PAPI il recensore ..interessa a qualcuno se il disco è' piu' death o meno se e' piu' power o meno e via discorrendo, credo che l'unica cosa che conti e' che sia buono ... Voto del presentatore scialbo ingurdabile e voto lettiori ignobile e musicalmente ignorante Lavoro di grande ritmo, prodotto è suonato come pochi sanno fare al mondo! |
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Concordo con gli ultimi due commenti... |
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@Punto Omega, esatto! E' così che si fa! Possibile che solo i Motorhead o gli AC/DC possano permettersi di aver fatto le stesse cose per quarant' anni e più , fregiandosi sempre e comunque di "medaglie d' oro" attribuite "ad honorem"? |
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Sono contento che Alissa canti solo in growl e che Amott persista con quest'idea. A parte rarissime eccezioni la voce pulita nel melodeath - o presunto tale non la sopporto. Comunque apprezzo il disco, me lo sto godendo e, alla fine dei conti, è quello che importa. |
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Leggere certi voti e che questo album è considerato uno dei migliori della loro carriera mi fa pensare di non capire un cazzo di musica.... Questo disco non ha nulla di death metal, forse solo la voce di Alissa... Per me è un disco power - speed metal con voce growl, ed oltretutto è parecchio noioso e banale. Quindi per me voto 50 solo per il livello tecnico che rimane comunque abbastanza buono |
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Pompati un po' troppo dagli addetti ai lavori. Io non li ho mai potuti soffrire quindi il mio giudizio è fazioso ma, concordo con Luca che è una vecchia firma di quando si scriveva su carta (Flash, MetalShock) non è la musica degli arch enemy a vendere, soltanto il nome: anche io penso che gli Spiritual Beggars abbiano fatto ottima roba che però non si caga nessuno... ps: lay down your soul... |
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A parte che magari non è lo stesso Manuel e comunque un recensore che si permette di rispondere ad un suo lettore "mettiti d'accordo con te stesso" lo trovo veramente offensivo |
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Manuel non avevi scritto pochi post più sotto che era un disco imbarazzante? Mettiti d'accordo con te stesso. |
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Album bellissimo, recensore fazioso. abdate a leggervi le recensioni internazionali.. |
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@ Alessio sono andato a vedere per curiosità i voti del precedente "war eternal": Metallus voto 8.5, Metalitalia voto 7.5, Truemetal voto 6.5 Mi sa che a quelli di Metallized gli Arch Enemy stanno antipatici |
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massimo rispetto per il recensore ma non è solo la testata x. Sono la testata x, la y e pure la z ad aver giudicato diversamente quest'album. Per me è solo una questione di gusti personali ed è normale che sia così. Ad alcuni recensori è piaciuto , ad altri no. Se tutte le testate avessero giudicato questa uscita mediocre avrei pensato che mediamente (dato che io non sono un esperto del settore) l'album in questione fosse effettivamente niente di speciale. Ma ora sono confuso e mi chiedo chi ha ragione |
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Siamo alle solite.La testata x attribuisce al disco y un voto più alto rispetto a quella in questione e subito si pensa che uno si sia fatto prendere dai gusti personali. Direi di no, non è assolutamente così. Anzi, se vogliamo essere sinceri a me gli Arch Enemy sono sempre piaciuti. Però non si può tenere conto dei flop inanellati uno dietro l'altro e in secondo luogo, quando hai a disposizione due chitarristi sopra la media e una cantante decisamente dotata è lecito aspettarsi qualcosa di più. |
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chi si occupa di recensioni non dovrebbe secondo me farsi guidare dai gusti personali. In generale quest'album è stato giudicato come uno dei più belli della carriera di questo gruppo |
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Il mondo è bello perchè è vario: Metallized: voto 6.5 MetalItalia: voto 8.0 Metallus: voto 8.5 Heavyworlds voto 8.5 Siete stati i più severi in Italia contro gli Arch Enemy ! |
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A me questo album non è affatto dispiaciuto, per me le critiche mosse sono eccessive, già rispetto a War Eternal è un bel passo in avanti. Sono d'accordo su Loomis un po' sprecato, magari la sua presenza si sentirà davvero nel prossimo album in termini di songwriting. Alissa ci sta, anche nella parte pulita di Reason to believe, album da 70 pieno |
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A tal proposito, è Dreams of Retribution: nella recensione c'è un errore di battitura. Mi suonava strana la cosa... |
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A Fight I Must Win, non Day of Retribution. Sorry, momento di confusione. |
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Ok, dopo il primo ascolto, promuovo Day of Retribution, The Race e First Day in Hell, mentre il resto lo cestinerei in toto. Piccolo appunto su Reason to Believe: bene l'iniziare a sfruttare anche la voce pulita di Alissa, male il farlo con un brano del genere. Nel complesso, per me quest'album è insufficiente. Peccato... Time is Black e Avalanche, inserite nell'album precedente, lasciavano sperare in una svolta. |
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che tristezza due chitarristi del genere che fanno un lavoro di una banalità scorcentante. Voto 48 |
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Ah è ufficiale, Loomis ha contribuito solo negli assoli, non in altre fasi del songwriting. E infatti il suo tocco si sente eccome. |
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Ci tengo a precisare che il "Manuel" che ha firmato il commento subito sotto a questo, non sono io. Ripeto, per me questo disco è imbarazzante. |
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album stupendo.. qui si critica a priori.. |
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@Metal Shock xchè gli Spititual Beggars non vendono un cazzo e gli Arch Enemy - anche se ora fanno vomitare - invece si ! |
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lo sapevo che hai buoni gusti metal shock... |
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Tino: Amber Galactic è il mio disco dell'anno per adesso!!!!!!!!!!!!!!!! |
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Perché gli spiritual beggars non piacciono mentre questo genere spopola fra i giovani. Metal shock ascoltati sharlee d’angelo con i night flight orchestra (se ti piacciono kiss e soprattutto toto) che è dieci volte meglio di sta roba ma nessuno se n’è accorto |
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Imbarazzante. Rimetto su Burning Bridges per far riprendere le mie orecchie. Fossi in Loomis, mi vergognerei di suonare sta roba... |
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Ma perche` Amott non fa` piu` dischi con gli Spititual Beggars invece di proporre le solite cose ritrite da anni????(ovvio perche` di piu` questa band inutile!!!). Poi pure le donne che cantano in growl......che palleeee!! Meno male che ci sono tante brave cantanti che fanno faville con la loro voce ed i loro gruppi. |
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nooo, ma siete pazzi ?? Io solo per la PRESENZA FISICA di Alissa darei sempre 80 agli Arch Enemy !!! |
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Solo growl ed esclusivamente growl... odio I'm mixato, fatto eccezione Per up symphonic |
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Infatti era quello che dicevo, grovlando e' come una macchina da corsa che va fino in terza, almeno per me, il bello della female voice sta anche nel cantato in pulito, almeno quando questa si propone con il growling. Da questo punto di vista una leonessa come Tatiana Shmayluk risulta sicuramente più interessante |
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...e il 50 di War Eternal? |
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@tino negli Agonist variava eccome e infatti i risultati erano buonissimi, ottimi nel caso di Prisoners: negli AE Amott fa tutto lui, è lui tonto a farla cantare solo in growl |
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Che molti continuino a snobbare le voci femminili e le band female fronted per motivazioni che sanno solo loro in parte è vero, però il fatto che le critiche agli AE siano solo per sessismo è totalmente errato, e concordo coi due commenti sotto |
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Il problema della glutz klostr non è il fatto che sia donna ma il fatto che grovla e basta, se giocasse su l'alternanza delle voci come fanno ad esempio i jinjer sarebbe una proposta più interessante. |
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klostridiumtetani, non è un po' vittimistico ridurre qualsiasi critica a una questione di misoginia? Tra l'altro io ascolto tantissimo metal con voci femminili, eppure del penultimo album degli Arch Enemy apprezzo giusto 2/3 brani (l'ultimo devo ancora ascoltarlo, ma i singoli non mi sono piaciuti affatto. Il recensore, inoltre, ha criticato il songwriting, che è quasi interamente opera di Amott: dovremmo quindi accusarlo di misandria? Sarebbe insensato, così come è insensato liquidare ogni critica a donne come colpa del maschilismo. Anzi, ironicamente quest'ultimo atteggiamento va a danno delle donne stesse, perché si continua a vederle come eterne vittime, nonché come appartenenti alla categoria "donne" prima ancora di quella di "persone". Ebbene no, le donne sono persone come tutte le altre, quindi possono sbagliare e venire criticate per questo esattamente come si fa con gli uomini. Quando un commentatore tirerà fuori qualche battuta misogina, cosa purtroppo molta probabile, allora potrai attaccarlo dicendo che è prevenuto; fino ad allora, però, sarebbe bene evitare generalizzazioni. |
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Attribuire la maggioranza delle critiche agli Arch Enemy al sessismo è ridicolo. Ricevono critiche perlopiù perché sono una band che da moltissimo tempo si rifugia in una banale mediocrità che assicura loro vendite. Gli Epica son pure più famosi degli Arch Enemy come band "female fronted" e non mi sembra che vengano altrettanto criticati. In campo estremo, nessuno dà merda agli Abnormality perché la loro cantante è una donna, e il motivo è che sono una band valida. Questa del presunto sessismo è una scusa bella e buona dietro cui nascondersi per coprire quelle che sono gravi mancanze di ispirazione e qualità della band. |
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E Allissa è una che da merda a tanti maschietti. Che piaccia o no. Fine. (sempre IMHO per carità, altrimenti...) |
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A me piace. Ma io sono un fanatico degli Arch, e Amott è uno dei miei (tanti) "idoli". Continuo comunque a credere che molte critiche siano solo delle prese di posizione nei confronti di una female front woman. Secondo me siamo in una società che a parole si ritiene "progressista" e all'avanguardia, ma in cui, nella realtà dei fatti è ancora valida la citazione di Charlotte Whitton : "Le donne devono fare qualunque cosa due volte meglio degli uomini, per essere giudicate brave la metà". Per quanto mi riguarda W le DONNE sempre e comunque! |
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Ripeto, non ho scritto che hanno partecipato al songwriting, solo che hanno lavorato bene a tratti e in altri decisamente bene, a prescindere da chi abbia scritto i brani |
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mah..... dischetto davvero noioso, per me decisamente peggio di War Eternal. La White-Gluz e sopratutto Loomis non sono pervenuti (e NON hanno partecipato alla stesura dei pezzi). Per me le quattro canzoni citate dal recensore sono forse tra le più brutte del disco. First Day in Hell mi pare una brutta copia di My Apocalypse e Reason to Believe non mi pare riuscitissima. Al contrario i due singoli, nella loro banalità disarmante, hanno comunque una melodia trascinante e penso abbiano fatto bene a presentarli come tali. Salvo invece Murder Scene, mentre The Race e Blood in the Water mi annoiano da morire. Vedremo se crescerà con gli ascolti. |
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Infatti si parla di Amott e Loomis, non del singolo. Era sotto inteso che Loomis non ha partecipato, però a tratti si sente il suo tocco, ascolta bene. |
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Ehm... Piccolo dettaglio x quanto rigurada la citata classe di loomis che ha fatto la differenza, NON HA PARTECIPATO AL SONGWRITING, quindi di suo non c'è un cazzo di niente |
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