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White Pale Silence - Season Of Decadence
( 2129 letture )
Non so se la musica sia in possesso di un linguaggio espressivo talmente forte da travalicare qualsiasi confine geografico o se come cantava il buon Zazzo (dei Negazione, per i profani) sono tutti pazzi, fattostà che la globalizzazione musicale ha portato alla nascita di tanti nuovi strani fenomeni. In particolare è curioso osservare come un qualsiasi genere o sottogenere al giorno d'oggi possa svilupparsi in zone geograficamente, ideologicamente e culturalmente molto distanti dal suo luogo di nascita, fattore che anni addietro sembrava indispensabile per l'ispirazione di certi tipi di musica. Ci ritroviamo così a veder attecchire il gelido e nichilista black metal nella soleggiata Grecia o il polveroso e desertico stoner rock trovare terra fertile tra le nevi della Scandinavia... La lista potrebbe andare avanti ancora per molto ma l'esempio su cui mi voglio soffermare oggi è il triste e crepuscolare gothic-suicide metal trapiantato nella terra del sole, l'Italia del sud. Per la precisione ad Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari. A dare i natali a questo progetto sono i White Pale Silence, che con Season of Decadence arrivano al traguardo della prima uscita discografica. Come avrete capito il sound dei nostri è fortemente debitore ad un certo tipo di rock-metal tipicamente finlandese che fa capo a gruppi quali Sentenced, primissimi Him (quelli di "Greatest Lovesongs Vol. 666", tanto per intenderci), Poisonblack e Charon, in cui la potenza delle chitarre e la solidità delle ritmiche si mescola a melodie dalle tinte fosche ed atmosfere languide e decadenti. Tuttavia ciò che delinea una leggera distinzione tra i White Pale Silence e i gruppi sopracitati con la loro miriade di cloni nati in questi anni è un approccio decisamente muscolare e metallico laddove in molti casi oggi si predilige la melodia facile e la confortante commercialità. Un primo indizio lo si scorge dando un'occhiata alla line-up del gruppo, comprensiva di ben tre chitarristi: scelta inusuale per questo genere, che dona alla band un sound forse un pò sbilanciato sulle parti ritmiche, ma sicuramente accattivante e vigoroso, valorizzato dall'ottima produzione ottenuta presso i Golem Dungeon Studios di Bari. Le tre asce si alternano tra fraseggi, armonizzazioni alla Sentenced e assoli con una sufficiente varietà, ma forse leggermente costrette da un songwriting che non è ancora maturo al punto giusto per emanciparsi dai classici schemi delle band di riferimento. Un limite ma al tempo stesso una sfida interessante in quanto il gruppo lascia intravedere ottime pontenzialità e ampi margini di miglioramento: i quattro pezzi che compongono il demo sono infatti interessanti, ben strutturati, ben suonati, semplicemente belli. In particolare convincono appieno Tears Lost e la cadenzata Cold to Hold, graziata da un incedere deciso e perfettamente bilanciato nelle sue melodie oscure. Molto bene anche la malinconica Alone e l'iniziale Whispered Words, forte di un bel riffing moderno e di un ottimo assolo di chitarra. Purtroppo la qualità dei brani viene destabilizzata dalla non brillante performance del singer Nico: il giovane cantante possiede una timbrica molto calda e profonda, ma risulta spesso impreciso e fuori intonazione nel suo tentativo di emulare Ville Laihiala, vocalist dei Sentenced. Ciò si riflette nella derività di fondo della proposta del combo di Bari, ma un biglietto da visita costituito da un pugno di buonissime canzoni e dalla molteplicità di scenari sonori che si potrebbero schiudere grazie all'adozione delle tre chitarre mi sembra abbastanza confortante. Promossi.
CONTATTI
www.whitepalesilence.com
www.myspace.com/whitepalesilenceita



VOTO RECENSORE
70
VOTO LETTORI
21.42 su 21 voti [ VOTA]
INFORMAZIONI
2007
Autoprodotto
Gothic
Tracklist
1. Whispered Words
2. Tears Lost
3. Alone
4. Cold To Hold
Line Up
Nico - Vocals
Anto - Guitar
Leo - Guitar
Gianni - Guitar
Polly - Bass
Donato - Drums
 
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