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Ensiferum - Two Paths
17/09/2017
( 3352 letture )
Alzi la mano chi fra amanti del folk/viking -e non solo- strepitava non poco durante l’attesa dell’ultima opera marchiata Ensiferum! Dai, diciamolo senza troppi giri di parole, i nostri cinque guerrieri finlandesi nel corso degli anni sono riusciti a ritagliarsi una vastissima fetta di pubblico, accontentando un po’ tutti, grazie alla loro capacità di aver conciliato alla perfezione diversi stili musicali al tal punto che troviamo chi li cataloga come una formazione folk, chi li considera puramente viking e chi sostiene che suonino un melo-death dalle sfumature nordiche. Poco importa sinceramente di tutte queste precisazioni, gli Ensiferum hanno sempre suonato ottima musica e sono -bene o male- sempre piaciuti. La curiosità, assieme alle aspettative, è alta, soprattutto dopo che i nostri hanno annunciato la piena partecipazione all’album da parte di Netta Skog, ex Turisas, dopo essere stata ospite nel precedente One Man Army, in seguito all’abbandono della band da parte della storica Emmi Silvennoinen, facendo sì che ci si domandi subito come cambierà il sound del gruppo dopo questo importantissimo cambio di line-up. Sarà lo stesso Sami Hinkka a darci informazioni riguardo alle registrazioni di questo disco, avvenute negli Astia-Studio nel marzo 2017 con queste parole:

For this album, we wanted to catch our live energy on a totally new level with the best possible sound. So every song was played together while recording drums. Most of the bass lines were also taken from those live takes to guarantee the maximum groove. There are songs on the album we recorded without a click so get ready for some serious rocking, people!
Since Anssi Kippo is such a studio wizard, he has synced his legendary Otari MTR-90mk2 2" 24 -tape recording machine with his computer, so we will record drums, bass, rhythm guitars and lead vocals on tape, and the rest that can't fit on the tape, we'll record on computer. Also the mixing will be done the analogue way on tape to make sure that the sound will remain as raw, punchy and as unprocessed as possible.


Insomma, i nostri vogliono creare un sound più energico, rabbioso e genuino che mai, registrando tutto su nastro e tutto contemporaneamente. La scelta di cambiare metodo di registrazione può essere approvata o meno, ma al di là di tutto la formazione, con ciò, ha dimostrato di volersi continuare a mettere in gioco, anche a distanza di due decadi dalla loro prima demo.

Dopo che abbiamo presentato i motivi per cui l’hype è sicuramente alto, veniamo ai pezzii. La prima cosa che salta all’occhio è il minutaggio di appena tre quarti d’ora, comprese intro ed outro, e la totale assenza di una canzone che spicchi per la sua lunga durata, tant’è che i brani risultano tutti da quattro o cinque minuti, facendo pensare che la formazione finlandese abbia optato per composizioni più immediate e meno complesse, sarà vero?

Dopo l’evocativa battagliera intro, l’ascoltatore viene investito dal riff di For Those About To Fight For Metal, primo singolo presentato dalla band, che riesce a farci sorridere dandoci l’impressione che il quintetto ne abbia tirato fuori un altro dei loro e che ci abbiano azzeccato ancora una volta, ma ovviamente è presto per dare alcun giudizio. Il brano prosegue piacevole, energico e martellante mantenendosi sempre sui classici canoni ensiferumniani, nonostante le sei corde un po’ monotone comunque in grado di regalarci un grande assolo quasi a chiusura della traccia, che lascia poi spazio a Way Of The Warrior, secondo singolo presentato, dal quale è stato tratto anche un simpatico videoclip, che si rivela un ottimo pezzo soprattutto grazie ad un assolo heavy-oriented accompagnato dalla fisarmonica di Netta Skog che dà al pezzo quel pizzico folk che ci piace tanto. Segue la title-track, la quale si distacca molto da tutto quello che i nostri ci hanno sinora presentato. In essa troviamo infatti la voce pulita, allegra e spensierata di Markus Toivonen la quale però lascia sicuramente stupiti e turbati da una scelta sicuramente coraggiosa ma a cui sicuramente ci si dovrà fare l’orecchio, dal momento che non sarà un caso isolato durante l’ascolto di questa nuova fatica dei finnici. Si potrebbe dire di tutto su questa canzone, ma l’ultima cosa che viene in mente è che sia stata partorita dalla formazione di Helsinki e che nonostante un veloce assolo e una fine lenta e delicata, delude abbastanza chi ascolta, così come Don't You Say, dove troviamo gli stessi parametri ancor più netti, che rendono la canzone quasi più vicina al pop che ad altro. Direi che è ora di aprire gli occhi e mostrare i fantasmi che quest’ultima fatica di casa Ensiferum presenta. Al di là dei brani di cui abbiamo appena parlato, dai quali bene o male è possibile salvare qualcosa, i restanti risultano molto simili fra loro, senza nulla di peculiare che li distingua particolarmente, facendo sì che quelle aspettative che si avevano all’inizio dell’ascolto vadano via via perse in riff triti e ritriti, simili e mai di spicco, cori simpatici e tutti da cantare in sede live ma che alla lunga stancano, e una componente folk un po’ messa da parte, salvo per Feast With Valkyries. La strumentale Unettomaan Aikaan chiude questo ful-length, pubblicato anche in questa occasione dalla Metal Blade Records, lasciandoci un po’ con l’amaro in bocca e sicuramente delusi da un nome così grande nel mondo del metal.

Tirando le somme, ci troviamo davanti ad un album per certi versi anonimo, che non dice nulla di unico e che rischia di finire nel dimenticatoio nel giro di qualche mese, soprattutto se si fanno paragoni considerando la notevole discografia della band in questione, dalla quale questo platter si distacca in maniera chiara e ha poco da spartire, anche dal più vicino One Man Army. Credo che chi avrà sempre apprezzato gli Ensiferum in tutto e per tutto, non mancherà di apprezzare anche quest’ultima release, ma da un punto di vista oggettivo non si può negare l’inferiorità di quest’ultimo di fronte alle produzioni precedenti.
Two Paths rappresenta, come da titolo e da artwork di copertina (a cura di Gyula Havancsák), un bivio tra due sentieri: indubbiamente, i nostri “portatori di spada” hanno purtroppo imboccato quello che non promette nulla di buono.



VOTO RECENSORE
71
VOTO LETTORI
76.43 su 16 voti [ VOTA]
Yribal
Venerdì 8 Gennaio 2021, 16.44.35
18
...e non è quello che stai facendo tu!
Altar of Sacrifice
Venerdì 8 Gennaio 2021, 16.15.06
17
Certo dev'essere veramente triste non avere di meglio da fare nella vita che rompere le palle altrui tutti i giorni.
Yribal
Venerdì 8 Gennaio 2021, 16.05.40
16
Altroché! Questi perdono il tempo a fare le recensioni ai Portishead al posto di occuparsi della loro materia. Gli Ayreon lo hanno pubblicato a settembre e loro la fanno adesso...
M0RPHE01978
Venerdì 8 Gennaio 2021, 12.25.50
15
No ma seriamente....Thalassic è uscito 6 mesi fa!!! ma veramente fate?
guerriero viking
Domenica 4 Ottobre 2020, 0.52.24
14
Vogliamo la recensione di Thalassic!!!!!!!
M0RPHE01978
Venerdì 25 Settembre 2020, 10.00.52
13
Ma veramente ancora non è stato recensito l'ultimo?? Questo sito sta scadendo nella mediocrità, peccato.
maxslayer
Mercoledì 20 Maggio 2020, 1.38.59
12
Magnifico " . "
guerriero viking
Mercoledì 22 Gennaio 2020, 1.11.22
11
Antonino x favore ...la mammina ti ha preparato il letto ..va a dormire va...che cosi eviti di postare boiate.grazie. Voto al disco 80.
Antonino
Mercoledì 18 Aprile 2018, 18.53.11
10
Dopo from afar, il nulla
Todbringer83
Sabato 25 Novembre 2017, 0.36.52
9
A me è sembrato la fotocopia del precedente. Con pochi spunti interessanti ed un paio di pezzi sopra la media. Non lascerà il segno e finirà nel dimenticatoio a breve. Appena sufficiente. 61
guerriero nordico
Venerdì 22 Settembre 2017, 3.06.46
8
Sempre belli i loro album.
Doom
Mercoledì 20 Settembre 2017, 9.15.48
7
D'accordo con il commento 1 di Cristian Elros. Ormai sti qua fanno album a stampino. Poi ci si lamenta di altri...mah. Poi sicuramente saranno piacevoli e tutto ma per me l'ultimo album davvero ottimo e' stato From Afar. Voto 6,5 perche' mi sono simpatici.
vikingo
Mercoledì 20 Settembre 2017, 1.37.20
6
Devo ancora assimilarlo e loro sono una delle mie band preferite ..cmq a me Don't You Say piace un sacco e certamente non e' pop anzi !!(anche se alli'inizio del pezzo si sentono le chitarre in primo piano con l'andare avanti del brano rimangono un po sottofondo..io le avrei lasciate in primo piano x tutto il pezzo!!) cmq sempre un grandissimo gruppo il loro e tra i migliori in assoluto del viking/folk!
andreastark
Martedì 19 Settembre 2017, 19.01.28
5
Da fan di lunga data non ho nessun problema con questo disco....e anche la vituperata Don't You Say mi piace e mi ricorda un po' gli Skyclad(altro che pop!)....pezzi belli e coinvolgenti....ottimi testi... e grande attitudine...non sarà Ensiferum o Iron o From Afar ma rimane un signor disco!
Thrash Till Death
Martedì 19 Settembre 2017, 15.20.32
4
Seguo gli Ensiferum dal 2005 e, pur rimanendo un fan sfegatato dei primi due dischi con Jari Mäenpää, ho continuato a trovare sempre piacevole e divertente la proposta musicale dei finlandesi, dotati di una precisa identità musicale pur miscelando varie influenze e diversi generi. La loro attitudine la sento ancora oggi, in questo nuovo disco. Non lo sto amando e non lo amerò come i suddetti Ensiferum e Iron, e nemmeno come il bellissimo Victory Songs, ma ci sono bei brani, melodie piacevolissime e, nella sua interezza, risulta un ascolto godibile. Way Of The Warrior, King Of Storms (che sembra uscito dal succitato Victory Songs), Feast Of Valkyries e God Is Dead le migliori del lotto.
Metal Shock
Martedì 19 Settembre 2017, 12.57.07
3
Oramai gli Ensiferum sono una band power con elementi folk, ma a me il disco piace. For those....un inno, Way of the warrior, bellissima, poteva stare nell`ultimo degli Amon Amarth, molto buone King of storms, Feast..., God...e Hail... L`unica nota stonata e` il cantato pulito che cozza col resto: infatti Don`t you say, che pop non e`...., nell`edizione limitata e` cantata in harsh vocal ed e` tutt`altra cosa! Per me un bel 80!
Cristiano Elros
Lunedì 18 Settembre 2017, 22.18.23
2
Diciamocelo dai, gli Ensiferum arrancano da "Unsung Heroes" secondo me. Questo qui purtroppo non ho neanche la voglia di ascoltarlo, i singoli mi hanno abbastanza deluso, e la recensione conferma le mie paure
Cristiano Elros
Lunedì 18 Settembre 2017, 22.16.12
1
Diciamocelo dai, gli Ensiferum arrancano da "Unsung Heroes" secondo me. Questo qui purtroppo non ho neanche la voglia di ascoltarlo, i singoli mi hanno abbastanza deluso, e la recensione conferma le mie paure
INFORMAZIONI
2017
Metal Blade Records
Folk Metal
Tracklist
1. Ajattomasta Unesta
2. For Those About To Fight For Metal
3. Way Of The Warrior
4. Two Paths
5. King Of Storms
6. Feast With Valkyries
7. Don't You Say
8. I Will Never Kneel
9. God Is Dead
10. Hail To The Victor
11. Unettomaan Aikaan
Line Up
Petri Lindroos (Voce, Chitarra)
Markus Toivonen (Chitarra, Voce)
Netta Skog (Fisarmonica, Voce)
Sami Hinkka (Basso, Voce)
Janne Parviainen (Batteria)
 
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