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21/03/24
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Cradle of Filth - Cryptoriana - The Seductiveness of Decay
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18/09/2017
( 8629 letture )
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Non è certo mai compito dei più agevoli, analizzare un lavoro di casa Cradle of Filth. La storica e peculiare formazione del Suffolk, infatti, non sembra mai aver saputo negli anni riscuotere consensi unanimi, sia per le proprie uscite in studio, che durante le numerose esibizioni dal vivo, complice anche un inizio carriera con il botto, durante il quale Dani Filth e soci riuscirono ad inanellare uno dietro l’altro dischi ancor oggi storici, release come The Principle Of Evil Made Flesh o Cruelty And The Beast che ancora oggi sanno emozionare e trasmettere lo stesso carico di oscura malignità di oltre vent’anni fa, ed un successivo seguito di full-length dalla qualità obbiettivamente altalenante, lontana dai fasti passati, che li ha letteralmente dati in pasto alle fauci di una fanbase e una critica sempre più esigente e dai giudizi sempre più implacabili. A fare il resto, le tormentate vicende interne alla band, con una line-up più porto di mare che altro (tanto da meritarsi una pagina a sé sulla Wikipedia d’oltremanica), in questa sede fortunosamente coincidente con quella della precedente fatica del combo, quel Hammer of the Witches, acclamato due anni fa da pubblico e stampa in quanto contenente quella boccata d’aria fresca e di qualità che in tanti attendevano addirittura dalla fine degli anni Novanta. Una resurrezione quasi inaspettata. È facile dunque comprendere quale sia il carico di aspettative che grava su questo ultimo platter dei Cradle of Filth, intitolato Cryptoriana - The Seductiveness of Decay.
Partiamo con ordine. Artwork: siamo di nuovo di fronte ad un’opera di Artūrs Bērziņš, artista postmodernista lettone che già avevamo visto impegnato con la copertina di Hammer of the Witches e che in molti avranno recentemente notato essersi spostato anche dietro la cinepresa in occasione del videoclip del singolo Heartbreak and Seance, di cui ha curato regia e, una volta in più, artwork. Non sfugge ai più che sia la cover del disco che quella di quest’ultimo singolo ripropongano, in chiave gotico/vittoriana, due classici capolavori dell’arte italiana, rispettivamente il dipinto Nascita di Venere di Sandro Botticelli e il gruppo scultoreo Amore e Psiche di Antonio Canova. Sfugge tuttavia ai più il senso di questo malcelato collegamento tra queste due iconiche opere e un concept musical-testuale che invece è incentrato sull’età vittoriana, il soprannaturale e il gothic/horror. Interpellato in merito, persino Dani Filth si è dimostrato quanto mai evasivo, lasciando dunque carta bianca alla libera interpretazione del fruitore. Tracklist: solo otto tracce nella versione base dell’album, come non si vedeva dai tempi di Dusk… and Her Embace, che salgono a dieci solamente nella versione digipack, anche grazie all’inattesa cover di uno dei cavalli di battaglia degli Annihilator, Alison Hell. Gli otto brani, pur tendendo ad una durata singola importante, di oltre 6 minuti ciascuno, non permettono a Cryptoriana di eccellere nemmeno nel minutaggio complessivo, che si attesta sulla falsariga dei tre più brevi full-length dei britannici, il già citato Dusk… and Her Embace, The Principle of Evil Made Flesh e The Manticore and Other Horrors. Concept: pur non essendo classificabile formalmente come un concept album, Cryptoriana - The Seductiveness of Decay racchiude in maniera evidente in sé tutte quelle particolarità da sempre parte dello stile a marchio Cradle, che tuttavia sinora non erano ancora state compiutamente e deliberatamente approfondite a parte. Il titolo stesso, gioco di parole tra la parola “cripta” e “vittoriana”, e l’esplicativo sottotitolo, il fascino del decadimento, ci introducono a quello che sarà il tema portante di quest’opera, attorno al quale tutto ruoterà, ovvero quella stretta connessione tra l’età vittoriana e il suo interesse per il soprannaturale, il macabro, la morte, il mistero, l’orrore, le ambientazioni quanto mai peculiari, il revival di epoche passate, presente nella letteratura dell’epoca e non solo, in quest’uscita ben condensate nei testi di un Dani Filth quasi romanziere, ispiratosi alle opere di, tra gli altri, Algernon Blackwood, Arthur Conan Doyle e E. F. Benson. Certamente una sfida, dato che più d’uno potrebbe chiedersi dove stia la novità nel vedere un loro disco trattare di simili argomenti intrisi di horror, mistero ed occulto, eppure il risultato sembra più che convincente, ascoltare per credere.
Con queste premesse, che prodotto è dunque Cryptoriana - The Seductiveness of Decay? I Cradle of Filth sembrano nuovamente ripercorrere quel solco che, già con Hammer of the Witches, li aveva riportati a recuperare il ‘linguaggio’ del passato, in particolare quelle formule vincenti che avevano loro garantito fama e fortuna agli esordi, e al contempo proseguendo con un’interpretazione fresca di tali elementi, onde evitare di scivolare lungo quel pericoloso e inarrestabile pendio che lentamente porta al terribile abisso dell’autoplagio, consapevole o meno. Tuttavia, a due anni da quella release, il metodo utilizzato sceglie di non essere esattamente il medesimo, con alterna fortuna. I pezzi (singolarmente -come già anticipato- più lunghi, salvo la fulminea intro Exquisite Torments Await) permettono alla proposta della band di serpeggiare partendo da quanto recentemente proposto fino a divagare verso sonorità più melodiche e passaggi NWOBHM, scrollandosi di dosso i più tradizionali lunghi passaggi orchestrali o le distintive intro/outro di tastiera (con questo non si creda che il contributo di Lindsay Schoolcraft sia del tutto sparito, anzi: esso, pur riequilibrato, si mantiene cruciale sia nello strumentale che, soprattutto, nel vocale) mantenendo l’atmosfera soprannaturale richiesta dai testi grazie all’inserimento preciso di cori con particolare enfasi sul soprano. Per contro, chiude il lotto una traccia granitica e pesante, come difficilmente Dani e soci avevano saputo proporre negli anni passati, che si distacca dal resto con un’anima quasi a sé: con i suoi quasi 9 minuti, la cadenzata e massiccia Death and the Maiden si snoda insidiosa ed inquietante tra riffing solidi, tastiere sinistre e improvvisi cambi di ritmo con interventi acustici e fulminei blast beat accompagnati dalle immancabili urla di Filth, pur rischiando a tratti di venire seppellita dal suo stesso peso, tanto da richiedere ben più di un paio di ascolti per essere pienamente assimilata. Dal punto di vista vocalico, se quando supportato (che sia da cori, da Lindsay Schoolcraft o dall’angelico clean di Liv Kristine nella sola Vengeful Spirit) lo storico frontman appare bilanciarsi in maniera appropriata, la sua prestazione generale lascia in parte l’ascoltatore un po’ perplesso: nonostante gli evidenti passi indietro rispetto alle urla malvagie e tirate onnipresenti in passato, riassestate e smussate qua e là a riprova che qualche difficoltà di fondo è evidente anche agli stessi addetti ai lavori, nonché dei testi ruvidamente da interpretare (Wester Vespertine) comunque gradevoli, eleganti e dai contenuti non banali, Dani appare a tratti quasi in difficoltà, ridondante, annaspante tra i cliché, come se la complessiva rinfrescata in atto nei Cradle of Filth si fosse dimenticata di prenderlo pienamente in considerazione. Eppure, il frontman non perde comunque occasione per smentire e smentirsi pienamente, come in quella che appare una delle migliori composizioni del lotto, You Will Know the Lion by His Claw. La produzione, infine, affidata nuovamente in toto a Scott Atkins, nonostante l’indubbia qualità tende a peccare, seguendo un trend non inusuale di questi tempi, ad essere sin troppo potente e roboante, schiacciando tra di loro quegli elementi che proprio per la loro varietà costituiscono la ricchezza di questa release.
Tirando le somme, Cryptoriana - The Seductiveness of Decay è sicuramente un album che dimostra come i Cradle of Filth stiano gradualmente recuperando la forma perduta, proponendo per altro delle tematiche che, pur avendo fatto parte della loro storia sinora, mai erano state approfondite e messe così finemente nero su bianco dal gruppo, che da questo punto di vista sembra aver fatto davvero un ottimo lavoro. Dal punto di vista prettamente musicale, siamo di fronte ad un proseguo di Hammer of the Witches che, pur seguendo un approccio fresco e in parte differente, e pur andando vero la giusta direzione, non riesce a saltare all’occhio tanto quanto fece il suo predecessore, rinvigorendo subitaneamente un ascoltatore/supporter ormai sopito e quasi rassegnato da anni di mediocrità. Un’opera senza dubbio promettente, che fa ben sperare per altri anni di buone produzioni da parte degli inglesi, ma che richiede la massima attenzione e numerosi ascolti, per poter essere apprezzata interamente.
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Concordo quanto sotto. |
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Album pazzesco. Ennesimo centro per una band che ha sbagliato davvero poco (trovo nymphetamine cmq un buon disco anche se non di altissimo livello e tornography è l'unico vero passo falso fatto dai vampiri) e che disco dopo disco sta tornando a livelli altissimi. Ancora non so se preferisco questo o HoTW. Per me un album da 90 |
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Dopo un ri-ascolto attento confermo la mia impressione iniziale... E' un bell'album che conferma i Cradle in grande forma dopo Hammer of the Witches. Rispetto a questo, se vogliamo ha il difetto secondo me di essere un album un po' troppo pomposo e magniloquente. Forse in questo confezionare i pezzi di troppe tastiere, troppi effetti e troppi elementi gotico-sinfonici hanno un po' esagerato. Ma ciò non toglie che si tratta di un gran bel lavoro. D'accordo con il voto del recensore. Evviva! |
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A me è piaciuto moltissimo e lo ascolto frequentemente. Le parti vocali non mi dispiacciono affatto, la musica è grandiosa. Il risultato complessivo è solenne, gotico, oscuro |
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dopo due anni circa ancora non ho capito se mi piace o no, tendo a ritenere di anche se HotW e nettamente superiore. Nel dubbio l'ho comprato! |
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Sarò di parte ma io non ho i paraocchi! Non ho perso nemmeno uuna release dei COF. Li ho comprati tutti. Non ho mai avuto una vera delusione. Mi piace anche thornography! Certo meglio goodspeeed (per me un capolavoro) cmq questo come il precendente bellissimo. La voce di Dani è normale non possa essere più come gli anni 90 ! È umano anche lui! Onestamente mi chiedo come faccia a cantare ancora così. È da applaudire non da criticare. COF forever. |
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Album rovinato da un pessimo Dani Filth, che ormai non ci prova nemmeno più, la sua prestazione è infatti talmente scarsa (a tratti davvero fastidiosa) da intaccare tutto il buono che il resto del gruppo ha sfornato.
Inutile tentare di evocare un certo tipo di atmosfere lugubri quando la tua voce suona come quella di un dodicenne fumatore precoce che tenta di fare la voce grossa.
Ho sempre adorato lo stile di Dani in album come "Cruelty And The Beast" and "Dusk And her Embrace" ma qui non mi sento proprio di difenderlo in quanto la sua prestazione sembra essere voluta e non causa "dell' età" come molti sostengono, un vero peccato, perchè i chitarristi hanno svolto un lavoro eccellente e Marthus alla batteria è sempre una garanzia, anche se Schoolcraft, tastierista appena mediocre, continua ad essere più un peso che un valore aggiunto.
Quando l'unico membro originale rimasto in un gruppo è quello che rovina il lavoro svolto dagli altri vuol dire solo una cosa, forse è tempo che Dani si concentri sui suoi "Devilment" e lasci finalmente il cadavere dei Cradle of Filth a riposare in pace. |
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Davvero un gran lavoro, a tratti troppo pomposo, ma nonostante questo notevole... Voto: 85 |
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Molto bello, ma neanche lontanamente un capolavoro. Spero ancora in un loro ritorno a sonorità più black e meno thrash
Nel complesso davvero un bell'album, ma le uniche canzoni che mi siano rimaste davvero impresse sono Vengeful Spirit, You will know the lion by his claw e Death and the Maiden. Personalmente 75, nulla di più, nulla di meno |
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Molto bello, ma neanche lontanamente un capolavoro. Spero ancora in un loro ritorno a sonorità più black e meno thrash
Nel complesso davvero un bell'album, ma le uniche canzoni che mi siano rimaste davvero impresse sono Vengeful Spirit, You will know the lion by his claw e Death and the Maiden. Personalmente 75, nulla di più, nulla di meno |
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Redazione!!! Ma il live report delle date italiane??? Grazieee, un saluto!👍 |
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Salvo, concordo con il tuo voto per questo album davvero ottimo.
Visti live 5 giorni fa a Trezzo...sono stati strepitosi! |
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L'ho acquistato in digipack in colpevole ritardo. Per me é un lavoro di ottimo livello. Adesso qualcuno mi crocifigge, ma siccome delle vecchie produzioni apprezzavo le basi ma la voce, se avessi potuto toglierla, l'avrei tolta, dei nuovi Filth apprezzo anche la voce e per me é dunque superiore. 90. |
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Dopo ripetuti ascolti dalla sua uscita ( circa una quindicina ) devo riconoscere che questo disco è qualitativamente ancora meglio del precedente " Hammer of the Witches ". I brani sono maggiormenti strutturati e arrangiati e la performance dei singoli è al massimo delle rispettive capacità. Voto 85/100. Ps. Ora resto in trepidante attesa dell'uscita della versione rimasterizzata del capolavoro " Cruelty and the Beast " ( " Cryptoriana " richiama non poco le sonorità di quest'ultimo ). |
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Secondo me, superata la crisi di metà anni 00, da "Godspeed" in poi, i Cradle Of Filth hanno sfornato tutti dischi validi. L'unico di valore propriamente eccellente è, sempre secondo il mio modesto parere, "Hammer Of The Witches", ma comunque gli altri sono tutti molto buoni, compreso quest'ultimo |
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@Pink christ, bella ma pochissimo reinterpretata, a tratti sembrava l'originale... |
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Il Io sono ancora sconcertato ascoltando da the principle of e il Made flash e cruelty....a dove siamo arrivati...cmq piacevole a differenza degli ultimi predecessori....qui qualche riff che ricorda gli anni 90 lo si sente |
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Ah : La cover di Alison Hell è una meraviglia |
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Arrivato,ascoltato e riascoltato. La produzione come sempre è possente, bellissime melodie, che forse avrei messo piu in evidenza in certi pezzi e riff mozzafiato, come solo i cradle sanno fare. Io continuo a preferire darkly,darkly, il mio preferito del dopo Midian, ma ciò non toglie che anche questo cryptoriana sia un altro lavoro ben riuscito e che si fa ascoltare moolto volentieri. 80 ci sta tutto. Grandissimi Cradle |
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sicuramente è un disco buono, anche se per me i cradle sono tornati già da un pò eh, vedere godspeed o darkly darkly... sinceramente gli ultimi due dischi con la nuova formazione, seppur belli, alle mie orecchie suonano troppo nwbhm e troppo poco cativelli....se togliete dani e mettete un cantante che canta in clean...esce fuori un heavy metal estremo e poco più...pensiero mio da fan...la puzza di zolfo non si sente più |
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Finalmente mi è arrivato il disco nello scorso weekend e l'ho potuto ascoltare. Confermo quanto più o meno detto da tutti. Il gruppo confeziona un' altra ottima prova (più o meno in linea con la precedente uscita). Voto per me un 75. L'unico problema che ho con questa rinascita dei cradle è che semplicemente la loro proposta non mi sorprende più come ai bei tempi. Non credo sia un problema di qualità, ma un po' lo stesso discorso che molti hanno fatto per gli accept (anche se in altri contesti). Grande carica, ritorno dopo un lungo periodo di "buio", ma in fondo ripropongono sempre la stessa roba. Amo sia gli accept che i cradle, ma questa è una critica con cui temo debbano fare i conti. (poi in generale amo poche band di black quindi un appassionato può cmq dare un 80/85 ad un disco di questo tipo immagino) |
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Hai ragione, paragone indovinato..la Bathory Aria poi è favolosa.aah che ricordi! |
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Lisa e Stagger Lee: grazie ragazzi! Lisa, credo proprio che rispolvererò qualcosa, la suite Bathory Aria mi è piaciuta, mi ha ricordato un po' i Theatres des Vampires del periodo di Vampirisme, quindi credo che approfondirò |
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Lisa@ condivido in tutto.... |
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Ti auguro di ringiovanire..ma noi siamo "Forever Young" dico bene?? La musica ci tiene in forma..comunque anche Midian è da prendere per conoscere i Cradle, dopo alti e bassi..per almeno una quindicina d'anni. |
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Lisa@ mi avete convinto anche a me con questa recenzione e con i vostri commenti positivi. anch'io li ho seguiti e apprezzati tanto fino a midian di cui ho visto anche il live a milano al palvobis.... fino a cruelty tutti capolavori.... mi sa che prendendo questo disco ringiovanisco anch'io di 20 anni |
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Pure io condivido..se Beta vuole approfondire la conoscenza dei Cradle, fino a Cruelty vanno presi tutti perché sono capolavori e basta. |
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Cosa aggiungere al commento di Beta? Per me niente!! Condivido tutto, |
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E' il primo album dei CoF che ascolto (per il resto ho ascoltato solo un paio di brani del primo periodo), quindi non ho una panoramica della band in precedenza; indi per cui, mi limito a dare un guidizio molto naive ed istintivo. Ho davvero apprezzato tantissimo questo disco, sia da un punto di vista musicale che testuale (anche se devo ancora approfondire bene i testi). Le tematiche trattate sono indubbiamente il mio pane e trovo che la musica, violenta ma con importanti venature gotiche, sia perfetta per quello che deve comunicare. Usando l'osservazione di Akaah sull'artwork come trampolino di lancio, mi sbilancio nel dire che ho interpretato la loro rivisitazione delle opere di Botticelli e Canova come un supporto al titolo: il decadimento, l'horror, il gotico, il macabro, sono affascinanti e bellissimi, come le opere d'arte prese come ispirazione. Peraltro hanno rivisitato anche un'altra opera, visto che nell'intro citano la versione inglese di "Lasciate ogni speranza o voi ch'entrate" Darei un 80, trovo che sia veramente un bel disco. Chiudo con la lode per Liv: bellissima scelta, lei ha una voce che su queste atmosfere gotiche sta benissimo, credo che dovrebbe fare qualcosa di simile e al diavolo i Leaves' Eyes, che erano pure diventati una band symphonic di maniera e fatta di cliché. |
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In linea con il (più che buono) lavoro precedente con questa nuova fresca vena nwbhm e cavalcate di riff iron maiden che trovo maledettamente coinvolgenti (wester vespertine è un gioiello).Non mi dispiace neppure l'inusuale mid- tempo dell'ultimo pezzo (credo sia la Prima volta che sento un inserto di chitarra acustica in un loro brano).Mi sembrano virare verso un' epicita sinfonica più che gotica (al di là dei testi sempre intriganti, mi sembri manchi l'inquietudine sinistra dei primi tre album), ma a me va più che bene così.Bentornati definitivament a casa. Voto 80, vae victis, Ferro Ps anoressia nervosa bene, ma sostanzialmente hanno fatto un solo album degno di rilievo (redemption process) |
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Bello, si attesta in linea con il precedente. Bravi! |
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@Ieechaolan mi trovi d accordo ma non sono d accordo sul fatto che tappa la bocca ,tutto il resto che dici ecc.Alla fine pero' sei realista e ti esprimibile con voto finale 78 meno male che lo sei.Ti posso dire che i Dimmi Borgir sono due virgolette superiori...by |
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Stagger..si mi piacciono entrambe le band specie gli Anorexia Nervosa, mi pare che i Cradle hanno superato il loro periodo di alti e bassi..se continuano su questa strada, c'è da essere contenti sia i fan nuovi e vecchi come me. |
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Concordo con il commento n.20. Hai ragione Leechaolan 75! già l'album precedente era ottimo. E ora li aspetto al Live club di Trezzo a Febbraio!!! |
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Erano già "TORNATI" con il penultimo album, con quest'ultimo: schiaffo morale ai criticoni e pseudo-esperti della cappella. Piccole variazioni dinamiche rispetto ad Hammer of the Witches, non si sono sbilanciati troppo, ma si respira gotico in ogni singola nota, le atmosfere create sono inconfondibili, un chiaro segnale di volontà di ritorno seppur vaga ai vecchi capolavori, è un album Cradle of Filth al 100%, quello che serviva e quanto basta a un vero fan. Il mio sesto senso mi dice che sarà l'ultimo concept che incarni lo spirito dei Cradle. In ogni caso cuffie nelle orecchie e loop continuo per un tempo imprecisato. Cradle of Filth tutta la vita! Quando si tratta di Cradle sono un pò di parte, ma se devo essere obiettivo voto 78/100 |
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Grazie Lisa! già sentito e apprezzato👍.Sulla scia dell'entusiasmo sto riasoltando anche altri gruppi della stessa area tipo Darkend e Anorexia Nervosa...ti piacciono? |
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Stagger Lee, te lo consiglio...! |
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Brava Lisa! Qualche tempo fa te lo avevo detto che ne valeva la pena!😉 |
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Bel disco davvero. Mi sto riappassionando ai Cradle dopo tanto tempo..mi sembra di essere ringiovanita( magari) di 20 anni e più.quando ogni giorno nel mio stereo girava "Vempire". Be' certo non siamo al livello di quei dischi, comunque stanno avendo una seconda giovinezza. La voce di Dany è un po' cambiata d'altronde gli anni passano per tutti..però dai, bel ritorno un 75 /80 ci sta tutto. |
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Promossi ! Non siamo ai livelli dei capolavori degli anni '90 ma con questo e con il precedente album i Cradle confermano di essere tornati decisamente sulla retta via! Voto: almeno 80. |
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oh miei gombagni di colore nero vedo i cradle of filth amici negretti extracomunitari di africa come noi migranti! |
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ah, dimenticavo di sottolineare la buona riuscita in chiave CoF della cover "Alison Hell" degli Annihilator!! |
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centro pieno! a me i Cradle così vanno più che bene visto che prima del precedente disco non è che viaggiassero su livelli eccelsi...qui invece sono loro al 100%, vi si trova tutto ciò che li ha contraddistinti sin dagli esordi; certo, il sound è mutato e sicuramente con una produzione più vicina al black sinfonico tradizionale e meno al thrash\death sarebbe stato ancora meglio per valorizzare l'atmosfera, ma il taglio moderno che punta ad enfatizzare la ritmica non penalizza comunque la resa delle canzoni. Un 8,5 se lo meritano!! |
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Recensione un po' meh. Non capisco l'attacco all'artwork? Perche' mai non si possono reimmaginare in stile vittoriano le due opere menzionate? Mi sembra piu' che altro una limitazione del recensore (recensrice, whatever). Il disco per me e' da 80-85. Metallized is the new Ondarock maybe? |
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La buona recensione mi invoglia all'ascolto. Cosa che invece non aveva fatto il singolo in anteprima...Si effettivamente da qualche album sembrano tornati in buona forma ( tranne le screms di Dany che trovo deboluccie), ma poi devo dire che alla lunga non mi tornava mai la voglia di riascoltare questi ultimi lavori. Vedremo con questo, che a quanto leggo non dovrebbe esser male. |
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Ottimo, non vedo l'ora che mi arrivi!!!!!!! |
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8
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buon disco che conferma il loro buon momento, ma non arriva all'ottimo precedente che per me è il migliore da Midian. Voto 75 |
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Disco da 80. Meglio delle ultime cose fatte che già si attestavano su livelli buoni. Belli i riff, ottima la prova di Dani e atmosfere di tutto rispetto. Album nel complesso riuscito. |
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Stagger Lee..si senz'altro, lo metto in ordine..devo aspettare un po', ma fa niente. Le anteprime mi avevano convinto gia'. |
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io vorrei fare una domanda: se la recensitrice nel dare il voto ha tenuto conto di tutti gli altri album della band oppure se l'ha dato indipendentemente da essi... perché nella prima ipotesi allora questo "cryptoriana..." si attesterebbe sui livelli di un "godspeed...", quindi buono ma non granché entusiasmante, e quindi anche un "darkly, darkly..." gli sarebbe superiore... dalle anteprime io sinceramente pensavo che sarebbe stato persino superiore ad "hammer..."... grazie in anticipo per la risposta. |
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4
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Ciao Lisa, secondo me ne vale la pena. |
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Molto, molto bene! Letta la recensione, ma già mi immaginavo che sarebbe andata così.. E adesso mano al portafoglio..e comprare!! Rimango al verde..aihme!! |
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E' da un po' che ascolto l'album (anche io come le Marquis adesso me lo compro)e mi sento di confermare le stesse impressioni. Veramente un bell'album. Credo si meriti una manciata di punti in più...per me un 80 almeno. |
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E' da un po' che ho i file (poi lo acquisto sicuramente su iTunes, non preoccupatevi...) ma lo ho ascoltato poco (secondo me, hanno un sound "invernale"). Però ho avuto la stessa ottima impressione del precedente Hammer of the Witches. In questa formazione, dove hanno più spazio le chitarre, di sicuro, Mr. Filth ha trovato di nuovo quella freschezza e inventiva dei primi album, anche se ci sono, ovviamente, delle differenze. Avrò tempo di approfondirlo ma lo considero tra le migliori uscite dell'anno. Molto bene che i Cradle of Filth siano ritornati in forma. Au revoir. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Exquisite Torments Await 2. Heartbreak and Seance 3. Achingly Beautiful 4. Wester Vespertine 5. The Seductiveness of Decay 6. Vengeful Spirit 7. You Will Know the Lion by His Claw 8. Death and the Maiden
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Line Up
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Dani Filth (Voce) Rich Shaw (Chitarra) Ashok (Chitarra Lindsay Schoolcraft (Tastiera, Voce) Daniel Firth (Basso) Marthus (Batteria)
Musicisti Ospiti Liv Kristine (Voce in traccia 6)
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RECENSIONI |
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ARTICOLI |
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